Una bella riunione d’atletica allo Stadio Zatopek di Campi Bisenzio ha confermato che la 4×100 femminile è ancora la migliore toscana per la gioia di coach Pucini e di tutto l’ambiente. In una giornata non certo limpida, con nubi nere e basse e qualche
spruzzatina di pioggia, le gare sono filate lisce ma i nostri obiettivi erano le due staffette veloci. Le femmine, pur con formazione leggermente mutata rispetto a quella che aveva vinto il titolo nel 2020, si è facilmente imposta con 47”36 che è un tempo che piace essendo già la terza staffetta diversa che lo fa (vedi titoli del 2013 e del lontano 1992). Margherita Guarducci, Greta Morreale, Marta Giaele Giovannini e Chandra Bottino sono le campionesse del 2021.
Il colpo non è riuscito ai maschi. Rinunciare contemporaneamente a Mori e Boninti è troppo, ma la formazione giovanile messa in campo, anziché dominare la seconda serie, fosse stata nella prima, dimostratasi più competitiva, avrebbe potuto dare filo da torcere alla Toscana Atletica Futura vincitrice con
42”57 su Pistoiatletica con 42”61 mentre i nostri Daniele Colombo, Federico Garofoli, Marco Orsellini e Davide Giusti facevano 42”91 con oltre due secondi di vantaggio sull’Atletica Alta Toscana.
Cinque ore ininterrotte di gare iniziate alle 15 con il salto in lungo femminile e l’asta maschile. Due le nostre nel lungo: Giulia Favoriti e Federica D’Agostino uscite un po’ imbronciate per una serie di salti non memorabile: m. 4,47 per Giulia e m. 4,43 per Federica. Un po’ meglio
nell’asta dove Jacopo Naele Fiorini ha dimostrato di essere cresciuto nelle considerazioni di Giusti conquistando il secondo posto con 3,85, stessa misura di Federico Di Napoli che ha però un nullo in più. Si è rivisto anche Federico Cavallini che entrato a 3,70 superato alla seconda prova ha tentato subito i 4,05 purtroppo senza successo.
Ostacoli un po’ disertati; la sola Dalia Carcea che, con il suo 17,51 dimostra di non essere nel miglior momento di forma. Si va subito ai 100 con un nugolo di 7 bianco verdi schierate nelle varie serie. Positiva la gara di Margherita Guarducci, quarta in 12”41 a soli 5 centesimi dal suo recente primato personale. Si apprezzano nella quarta serie i progressi della sedicenne Emma Canessa scesa in un botto da 13”34 a 13”06 e che ha lottato per il successo con la compagna Margherita Del Corona che ha finito in 13”20 a un centesimo dal suo primato. Si apprezza il 13”17 corso in calzamaglia da Benedetta Quarratesi, la lotta in famiglia tra Virginia Del Corona (14”28) e Alessia Magrini (14,30) e la tenacia di Matilde Baldanzi (15”42)
Due soli i maschi nei 100: si fa notare il mini sprinter Daniele Colombo prima per i suoi pantaloncini fosforescenti e poi per aver portato il suo personale sulla distanza da 11”36 all’attuale 11”29 con vento nella norma e poi anche l’ostacolista Nicolas Ugati vincitore di una serie minore in 11”58.
Si passa poi ai 400 con Chanda Bottino che rimane protagonista per tre quarti di gara e, pur conquistando un terzo posto in 57”13 rimane con un po’ di amaro in bocca per essersi spenta nel rettilineo finale. Alessia Milani, partita in settima corsia, con pochi o punti riferimenti, non riesce a lottare fino in fondo finendo in 1’04”07 che non la soddisfa. Stessa sorte per i due maschi: Giacomo Bianchini era abituato ad essere paziente nei primi 300 metri ma quando il cervello gli dice di iniziare a cambiare ritmo, le gambe non rispondono ed è una situazione frustrante per il viareggino di Benvenuti, stessa sorte di Federico Garofoli che ha perso la brillantezza di quest’inverno nelle indoor. 50”14 il tempo di Giacomo (terzo assoluto) e 51”57 quello di Federico.
Un successo annunciato quello di Mauro Giuliano. Il giovane, allenato da Alberto Di Petrillo, esordiente in pista dopo l’intensa partecipazione alle indoor nazionali, è stato in testa dal primo all’ultimo metro con un ritmo non esagerato, 64” ai 400, 2’11” agli 800, 2’46” ai 1000, 3’17” ai 1200 ed una volatina finale per guardarsi le spalle dal rientrante lucchese Saverio Messina. Ritornato in buone condizioni Gabriele Spadoni, quarto con 4’05”66, tempo che lo riporta a quanto faceva tre anni fa. Ha sfiorato il personale Andrea Neri con 4’13”79, il più giovane del gruppo, che non ha avuto la forza di rimanere attaccato al cecinese El Hajimi che lo stava portando in carrozza al record. Finisce in fondo al gruppetto Leonardo Bonucci, ma i suoi miglioramenti in questa stagione sono continui in tutte le distanze e ora nei 1500 è sceso sotto i 4’20” con 4’19”34 in attesa di altri progressi.
Ci sono voluti i fari per poter far svolgere in sicurezza le siepi e Augusto Casella ha riscattato l’opaca gara di Livorno. Nessun problema fisico questa volta, ma ancora una certa mancanza di brillantezza e di tenuta alla distanza. Non è molto alto di statura Augusto e man mano che i metri passano le barriere sembrano diventare sempre più alte. E’ però coraggioso e ha buoni piedi, non è lo stesso del finire della scorsa stagione ma il progresso fatto (9’54”02) è sensibile e merita un elogio.
B.G.