Casalmaggiore, la cittadina poco oltre il Po in terra Lombarda ma che ha la deroga di appartenere per la Fidal all’Emilia, ha ospitato quest’anno la finale nazionale delle regioni che organizzano un Gran Prix di marcia. Diventa, con i migliori rappresentanti di 13 regioni, il terzo campionato nazionale nello spazio di un mese. Scenario della gara la bella piazza Garibaldi, centro cittadino molto frequentato e sempre chiuso al traffico ma che ha l’inconveniente per i marciatori di essere lastricato a cubetti di porfido, non certo il plus ultra per i piedi dei giovani marciatori. Perfetta comunque l’organizzazione della Interflumina. Della rappresentativa toscana hanno fatto parte tre giovani appartenenti alle categorie del settore promozionale. Assente Lucrezia Di Caro, la miglior rappresentante del settore che deve dividere il suo tempo tra l’appartenere ad una importante orchestra cittadina dove suona l’oboe e la specialità del tacco e punta, l’attenzione era posta sugli altri giovani convocati nella rappresentativa toscana. Buon protagonista il tredicenne Nicola Palomba, appartenente alla categoria ragazzi, sempre nelle posizioni di testa che, nel giro finale quando decideva di attaccare il trentino Aldo Andrei per la terza piazza, si doveva fermare con lo stomaco sottosopra per una digestione non completata e ripartire una decina di
secondi dopo essersi alleggerito ma quando ormai i contendenti erano fuggiti al traguardo. Settimo posto per lui ed una salutare esperienza. Da valutare come una prova positiva anche l’ottavo posto della cadetta Sara Perullo. Ci ha messo un paio di giri a districarsi dalle 46 partenti ed a raggiungere il gruppetto di testa rimanendo a lungo a ridosso delle prime, pagando lo sforzo sul finale dove non riusciva a rispondere all’attacco della friulana Laura Silli e della fiorentina Francesca Pini che le toglievano la gioia di finire sul podio. Poche speranze di affermazione per il cadetto Fabio Barattini, da troppo poco tempo entrato a far parte della famiglia dei marciatori ma, se si va a vedere il poco distacco con il colligiano Lorenzo Grossi, da gennaio nuovo acquisto bianco verde, e con l’altro toscano di Sesto Matteo Atticciati, si capisce che il suo 27esimo posto è un progresso di non poco conto.