Nella prima giornata dei Campionati Toscani Indoor al Pala Mandela Forum di Firenze si è rivisto un Andrea Lemmi rivitalizzato. Ha incominciato a gareggiare presto a metà gennaio ed è stato un continuo progredire nella forma e di conseguenza nelle misure superate. L’esperto saltatore in alto, curato da Fabio Canaccini, ha vinto la gara fiorentina con la migliore prestazione della stagione (2,20). Un po’ di apprensione in tribuna quando non ha proseguito la gara, ma la spiegazione era dettata dal risparmiare energie per gli imminenti campionati italiani assoluti. Del resto doveva essere un allenamento con tanti salti, ma senza esagerare. Alla prima prova 1,80 – 1,91 – 2,00 – 2,06. Una certa difficoltà a 2,10 superati solo al terzo tentativo
e a 2,14 al secondo, poi tutto liscio a 2,18 e 2,20 dopodiché diceva stop.
La giornata non è vissuta solo sui voli di Andrea, ma ha visto anche un bellissimo duello nel lungo tra il piombinese Mercati e Manuel Lenzi. Manuel non la spuntava, ma con 6,93 stabiliva la miglior prestazione della sua abbastanza lunga carriera indoor. Bellissima la serie migliore dei 400. La pista fiorentina, con un anello di soli 160 metri, non permette grandi prestazioni, ma gli atleti hanno dato spettacolo con continui superamenti e Alessandro Bacci che a 40 metri dal traguardo era riuscito a prendere la testa si è un po’ imballato facendosi superare sul traguardo e doveva consolarsi con il titolo promesse in 51”29.
Nella marcia 3 km. a Viola Lonzi non è riuscito il colpaccio di vincere la gara junior, ma il suo progresso cronometrico (da 17’12”0 di Levanto all’attuale 16’37”28) è indicativo di un approccio serio alla specialità. Che Luca Marsi sia uno stakanovista era noto, ma che s’impelagasse in tre gare in contemporanea non lo avremmo mai immaginato. Ha iniziato le qualificazioni del lungo con un discreto 6,37, si é tolto le scarpe per lanciare nel sotterraneo il peso con record personale nonostante i soli 3 lanci consentiti, è tornato per la finale del lungo che però nel frattempo si accavallava con il salto in alto. Nonostante l’impossibilità di provare la rincorsa a gara iniziata riusciva a superare 1,84 lasciandosi tre tentativi per il personale a 1,91, falliti, ma non per molto. Nei 1500 il sempre più sorprendente allievo Alessio Ristori toglie altri tre secondi al suo miglior tempo portandolo a 4’21”87 nella gara che vedeva all’esordio l’ex marciatore Manuel Lucioli (4’37”41).
Si ripetono nel salto in alto Ginevra Ditrani (1,50) e Giorgia Serru (1,30), mentre preoccupa la stagnazione dei risultati nel lungo di Tommaso Pistolesi (6,23), di Michael Mazzantini (6,18) e soprattutto del neo bianco verde Marco Palumbo (5.70) che non riesce a indovinare una rincorsa.