Si temeva una giornata di pioggia, è stata, invece, una giornata di grande vento e di freddo quella che ha in parte rovinato la festa di tantissimi alunni alla finale del Trofeo
Conti – Calderini del 27 marzo 2014. La nuova formula ha visto la vittoria della Media Bartolena che ha interrotto le speranze della Mazzini di conseguire il decimo
successo consecutivo. Il consuntivo tecnico della manifestazione è stato soddisfacente. Si temeva che lo spostamento delle gare la mattina mettesse in difficoltà il Gruppo Giudici Gara, ma il valido gruppo guidato da Sergio Raminghi, supportato in modo eccezionale dagli alunni della prof.ssa Paola Guerrini, ha gestito il tutto con competenza e con la giusta condiscendenza di una manifestazione che deve essere promozionale. Se la giornata però fosse stata bella, tutta l’organizzazione sarebbe andata in tilt e questo suggerisce per il futuro a una possibile divisione tra le due categorie dei ragazzi e dei cadetti. Un grazie anche alla Consulta
degli Studenti presenti con rappresentanti alla manifestazione finale e che hanno donato magliette ai ragazzi saliti sui più alti gradini del podio.
Passando al setaccio i risultati individuali si nota una bella lotta ai vertici di tutte le gare. Soltanto nel vortex ragazzi c’è stato il dominio di Mattia Accurso e lo stesso è avvenuto nei 1000 ragazzi con l’incontrastato successo del piccolo triatleta Samuele Froglia, negli 80 cadetti, dove il rugbista Mori è stato di gran lunga il migliore e nel lungo ragazzo vinto da
Leonardo Nannipieri. Nelle altre gare si è lottato alla pari come nell’alto cadetto che ha visto accomunati alla misura di 1,42 Marzio Signorini, Gabriele Melani e Samuele Leoni. Due soli centimetri hanno diviso nel peso cadetto Matteo Pisani da Tommaso Berni e vicinissimi sono arrivati nel lungo cadetti anche Tommaso Selmi, Michele Del Corona e Federico Andreani. Ben sei sotto i 3’30”nei 1000 cadetti che con il vento erano diventati difficile da superare. Indubbiamente una buona giornata per l’atletica che ha avuto il pregio, nonostante le difficoltà atmosferiche, di terminare in orario.