E’ stata la rabbia per un titolo italiano regalato che ha spinto Elisa Magni ed il suo tecnico a chiedere l’inserimento della gara del martello nell’ambito della prima giornata dei campionati provinciali giovanili. E la rabbia si è espressa con un nuovo record personale, m. 62,13, che la porta ben in alto nelle graduatorie italiane, le dà fiducia per i prossimi campionati assoluti di Bressanone e dimostra ai suoi nuovi dirigenti del Cus Parma che il suo tesseramento non è stato un bluff. Eccellente la sua serie con altri due lanci oltre i 60 metri (60.78, 58.44, 60.51, n, 59.49, 62.13). A fare un po’ di spettacolo anche l’inserimento di una gara di salto in alto dove la fiamma gialla di origine bianco verde Andrea Lemmi ha saltato m. 2,19 che è una misura di buon interesse nazionale.
Passando alle prestazioni dei nostri giovani c’è da segnalare la consacrazione di un gruppetto di femmine che hanno fatto un sensibile salto di qualità. In parte per l’affinamento tecnico tipico del periodo ed in parte anche per la formula dei campionati individuali che non costringe le atlete a doppiare, magari in concomitanza d’orario, gare a volte non gradite ma permette loro di concentrarsi su una sola gara riservando energie preziose. Si è visto quindi la Irene Buselli passare negli 80 ostacoli da 13”1 al suo nuovo personale di 12”2, Carolina Pelagatti nella stessa gara da 13”7 a 12”8, Sara Biricotti nel triplo da 8,79 a 10,30 e la piccola razzente Margherita Guarducci da 8”9 a 8”6 nei 60. Sono tutte atlete giovani, da abbastanza poco tempo nell’atletica ma con prospettive.
I campionati, che pur essendo open, non hanno visto partecipazioni da fuori provincia (in Toscana è ormai ben radicata l’idea che l’attività giovanile debba finire con la scuola e ricominciare in settembre con l’apertura delle aule, concetto che noi abbiamo sempre aspramente combattuto perché l’atletica si fa d’estate e porta la stessa mentalità nelle nuove generazioni di allievi) hanno evidenziato la buona qualità dei vivai dell’Atletica Livorno, della Libertas Runners e del Centro Atletica Piombino in grado di mettere in campo un numero considerevole di giovani. Il particolare regolamento che permette la partecipazione solo ad una gara individuale ed alla staffetta ha permesso di salire sul podio a giovani rimasti per tutta la prima parte della stagione ai piedi dello stesso. Nei 60 ostacoli dietro al “solito” Fabio Denza e Lorenzo Calise ha ottenuto una medaglia di bronzo Kevin Laureano, nel vortex nel mezzo tra i colligiani Denis Martiniano e Mirco Colia un argento per Fabio Barattini, nei 60 la ragazza Margherita Guarducci ha insidiato fin sul filo la piombinese Margherita Leggieri. Laura Spinetti e Emma Susini hanno occupato la seconda e la terza posizione nel peso e Silvia Dini ha abbassato la testa nel lungo solo alla brava Arianna Lazzeri.
Tra i più grandicelli, i cadetti, conferma per Filippo Maria Ferrucci negli 80 con 9”7 che vuol dire argento, buona prestazione di Andrea Foresi nell’asta secondo ma con la stessa misura del vincitore Filippo Maniaci, podio occupato dai bianco verdi nei 1200 con Gianluca Selmi in prima e Alessio Ristori in terza. Negli 80 ostacoli podio esclusivo per le bianco verdi con le giù citate Irene Buselli e Carolina Pelagatti alle quali si è aggiunta Valentina D’Agostino. Terzo posto per Natalia Novi che , dopo essersi scoperta discobola, ha provato anche l’ebbrezza del martello che tanto piace alle ragazze. Detto dell’oro nel triplo di Sara Biricotti, rimane da citare l’argento nei 600 di Giulia Morelli in una bella e combattuta gara.
A conclusione della manifestazione (due ore veloci di gare) le 4×100 dove i bianco verdi da sempre lottano con i giallo neri piombinesi per il primato. Titoli alla 4×100 ragazzi con Diella, Denza, Del Corona, Laureano (55”6), ai cadetti con Ferrucci, Rinaldi, Foresi e Nello (46”6) e alle cadette con Biricotti, Buselli, Marchi, Pelagatti (51”9). Argento per le ragazze con Guarducci, Susini, Raiola e Valori (56.5) ma anche un bronzo con la staffetta B dei ragazzi composta da Santerini, Melani, Poli e Macchia forse i più contenti tra i premiati.