Tornano a vincere i multiplisti bianco verdi. Dopo la scomparsa di Drovandi c’era la necessità di trovare chi seguisse questo complesso settore e, soprattutto, trovare gli atleti che provassero a fare “le fatiche di Ercole”. Canaccini, oltre a fare il DT, si è preso questo compito lasciando il salto in alto ad Andrea Lemmi. Andrea Foresi l’ha preso in carico da subito, salvo una breve parentesi con la Galeotti; Marsi ha deciso di tornare dopo qualche anno d’interruzione, salvo asta e giavellotto dove invece ha dato continuità alle gare. Così, con Valentina D’Agostino, ed ora – forse – con Silvia Fiorelli, si sta tentando di costituire un vero settore sperando in qualche “passaggio” dal settore giovanile.
Veniamo ai toscani indoor fiorentini. Subito da evidenziare che la Fidal non facilita certo questi atleti. Il nostro C.R., ogni anno, programma le gare a ridosso degli Italiani (quest’anno a Padova il 24 e 25 gennaio cioè una sola settimana dopo i regionali). I campionati, per esempio, potrebbero essere previsti a fine stagione, sono sempre all’inizio dell’attività, invernale ed estiva. Se servono gare a qualcuno per fare i “minimi” mettiamole alla fine di Dicembre (come in altre regioni) o inizio di Gennaio.
Questo costringe a dei tour de force che, nelle multiple, che sono già impegnative, non ce ne sarebbe bisogno !!!, così Andrea si è dovuto presentare in forma per vincere il titolo junior, al primo anno di categoria, cosa che gli è riuscita bene, poiché aveva altri agguerriti concorrenti che lo potevano impensierire. E’ sceso in campo con grinta, forte della sua nota determinazione, ed ha ottenuto buone prestazioni con due record (peso e 60 m.) o di tempi e misure molto vicine ad essi come il lungo con 6.30 (6.36) o l’alto con 1,71 (1.72); in questa gara, una strana progressione, l’ha posto poi di fronte ad 1.77 che, per “paura” ha buttato giù due volte con le mani, al terzo tentativo ci ha provato e poi ha detto …era alto, saltare più di te impressiona, almeno la prima volta, ma ora sono un saltatore…” Una nota curiosa: con il suo 7”38 nei 60 è stato il miglior velocista bianco verde della giornata, compresi gli sprinter che hanno gareggiato nell’individuale. Ha vinto tre delle sette gare.
Marsi è sceso in campo per una verifica in previsione degli italiani, che lo scorso anno non fece per un leggero infortunio, mentre nei campionati estivi è giunto sesto. Era in forse se fare tutte le gare, ed eventualmente come, perché i test sotto osservazione erano: il peso (record a 12,70), l’asta (“pelato” il p.b. a 4,60) e gli ostacoli (9” seconda prestazione di sempre); quindi molto bene. Nelle altre gare buoni risultati in proiezione Padova: ottima prova nel lungo e nell’alto discreto il tempo sui 60 mt. con dubbi sui tempi di tutti perché superiori, di due decimi, rispetto ai tempi della settimana precedente ottenuti dagli altri partecipanti. Anche lui ha vinto tre gare su sette giungendo secondo in tutte le altre salvo i mille metri dove, con Andrea, hanno fatto una passeggiata, ormai l’eptathlon era vinto da entrambi, correndo sempre affiancati e giungendo sul traguardo appaiati con le mani alzate e unite, da bravi compagni di società, di allenamento e di vittoria.
Fortunatamente il tempo era bello perché a Firenze le gare del peso e del mezzofondo si fanno all’esterno (indoor ???).