Giornata in agrodolce, domenica scorsa ad Empoli, per il mezzofondo bianco verde. In una mattina dalle condizioni atmosferiche precarie, che almeno in parte hanno salvato la manifestazione dalla pioggia, i nostri hanno fatto vedere grandi cose senza per questo raccogliere quanto avrebbero meritato. In palio c’erano i titoli regionali di corsa campestre per le categorie master, assieme a quelli per le staffette promozionali ed assolute. Si gareggiava di fianco allo stadio Castellani, nel parco urbano di Serravalle, su un percorso molto vario che ha retto bene i vari passaggi degli atleti.
Si comincia, la mattina presto, con le gare master. Il nuovo regolamento della FIDAL sui tesseramenti le ha rese affollate come non mai: più di cento hanno preso parte alla sei chilometri riservata alle categorie M35, M40 e M45; tra questi, il trio composto da Francesco Balestrini, Alessio Ghezzani e Federico Meini. Alla sua prima esperienza da master, Federico ci teneva a dimostrare fin da subito il suo valore in questa nuova realtà. Nelle prime fasi di gara si era avvantaggiato senza molta difficoltà sul resto del gruppo, al seguito di Jilali Jamali e Francesco Boldrini. Nel secondo dei tre giri, un ricorrente fastidio a una gamba lo ha costretto a rallentare, difendere e purtroppo perdere nel finale il terzo posto a vantaggio di Gabriele Lubrano. Torna a casa con il secondo posto di categoria, e una maglia di campione regionale ottenuta in quanto primo italiano dietro Jamali.
A suo agio nelle gare più lunghe, Francesco Balestrini ha tentato stavolta una tattica più audace del solito. Partito subito forte, ha un po’ pagato lo sforzo dei primi metri, non riuscendo poi a finalizzare quella rimonta caratteristica di tante delle sue gare. Al traguardo è quindicesimo assoluto e settimo tra i M40, alle spalle dell’avversario di sempre Fabio Malus. Ventitreesimo – e nono M40 – al termine di una gara tranquilla condotta in un continuo crescendo, Alessio Ghezzani ci manda buoni segnali su una condizione in netto miglioramento.
Conclusosi il capitolo riservato ai master, la manifestazione compiva un vero e proprio salto generazionale, passando al settore promozionale. Delle novanta formazioni al via delle quattro staffette 3×1000 metri, l’Atletica Livorno ne schierava due: il terzetto composto dalle ragazze Carolina e Matilde Mancini assieme a Matilde Minuti, e il trio cadetti Giorgio Balestri, Dario Guidi e Andrea Mattera. Mentre le prime finivano ventiduesime una gara tutto sommato regolare, i secondi si rendevano protagonisti di prestazioni arrembanti, con prime parti di frazione molto veloci, e una tenace resistenza nel finale. Bravo soprattutto Andrea, che non si è fatto sorprendere dall’ultimo frazionista dell’Atletica Futura, chiudendo quinto non lontano dai vincitori dell’Assi di Firenze.
Infine, veniamo alla staffetta maschile assoluta. I bianco verdi Federico Di Napoli, Manuel Lucioli, Lorenzo Bottazzoli e Luca Lemmi sono tornati a casa con un secondo posto sicuramente soddisfacente, ma che non può non lasciare un po’ di amaro in bocca a chi, l’anno scorso, ha assistito in prima persona allo stradominio toscano – e al quarto posto nazionale – dell’Atletica Livorno in questa specialità. Nulla da biasimare ai quattro frazionisti, le cui prestazioni singole hanno a mio parere confermato – se non superato: vedi Di Napoli – le aspettative della vigilia. Gli accidenti che hanno impedito la conquista del titolo, a favore della neonata corazzata Toscana Atletica Futura, sono venuti tutti dall’esterno. A cominciare dal sottoscritto, fermato da una fascite plantare, da un Alessio Ristori alle prese con una polmonite, e da un nuovo regolamento che diminuiva le distanze delle frazioni ostacolando potenziali recuperi.
Prossima tappa del cross toscano è la finale del Gran Prix a Livorno, il primo marzo. In attesa della manifestazione di casa, i nostri atleti avranno tutto il tempo per prepararsi e dare il meglio di sé.
Gianmarco Lazzeri.