L’Atletica Livorno ha voluto festeggiare il ritorno in città della corsa campestre con un progetto assai ambizioso. La completa disponibilità dell’ippodromo Caprilli, teatro delle competizioni, oltre che del campo scuola e degli spogliatoi dello stadio, la chiusura al traffico delle strade tra queste strutture, nonché l’impiego di decine dei nostri tesserati come aiutanti volontari, sono stati i pilastri di un’imponente macchina organizzativa che non ha mancato, soprattutto nelle fasi finali, di mostrare qualche crepa. Nondimeno, la buona volontà di tutti per la riuscita della manifestazione è stata un fatto innegabile. Si spera dunque che l’esperienza maturata quest’anno possa contribuire al successo di edizioni future.
Quest’oggi, in una piacevole mattina di inizio marzo, avevano luogo i campionati regionali individuali e di società delle categorie giovanili, assieme alla quarta e conclusiva giornata del Gran Prix toscano di cross. Più di seicento hanno risposto alla chiamata, sfidandosi nei lunghi giri dell’anello del Caprilli. Certo, mi ha fatto un curioso effetto – non so se voluto – vedere gli atleti riscaldarsi nel tondino come fanno i cavalli, poco prima di essere chiamati alla partenza.
Le prime al via sono state le ragazze. Quasi duecento iscritte hanno animato 1500 metri tiratissimi che alla fine hanno visto prevalere Maddalena Pizzamano della Firenze Marathon su Carolina Boddi. Tra le nostre spicca Emma Colombai, trentaduesima al traguardo. Giusto ricordare anche le sue compagne: Valentina Contucci, Chiara de Lorenzis, Chiara Bianchi, Ludovica Raiola, Carolina Mancini, Vittoria Favilla, Virginia Del Corona, Vittoria Balducci e Sara Menegatti, citate in ordine di classifica, ci regalano la soddisfazione di aver contribuito ad una gara così numerosa con il maggior numero di partecipanti.
Seguivano poi i ragazzi, messi alla prova sulla stessa distanza delle coetanee. La vittoria è andata ad Augusto Casella della Galla Pontedera, davanti a Filippo Mezzetti. Anche qui ha preso parte una folta schiera dei nostri, capeggiata da un discreto Francesco Seba Vinchici, giunto quarantanovesimo. Seguivano poco distanti Niccolò Puleio, Andrea Giovannetti, Giacomo Menichetti, Federico Garofoli e Gabriele Digiorgio, e ancora: Giacomo d’Angelo, Andrea Norfini, Alessandro Lena, Daniele Colombo, Jacopo Farnesi, Antonio Pignata e Giulio Simonini, molti dei quali per la prima volta alle prese con questa disciplina.
Due chilometri attendevano quindi le cadette. Quasi scontata qui l’affermazione di una giovane specialista della campestre quale Giada Romano. Continua in questa categoria il periodo di crisi del mezzofondo bianco verde: pur organizzando la gara, non siamo riusciti a schierare nemmeno un’atleta. Tutto l’opposto della categoria cadetti. È un vero e proprio colpaccio quello di cui si sono resi protagonisti Dario Guidi ed Andrea Mattera. Nono e undicesimo, i due pupilli di Saverio Marconi segnano una tappa importante della loro crescita sportiva, in una gara dall’esito incerto fino all’ultimo in cui il pratese Edoardo Mazzarella andava a conquistare il successo proprio nel giro finale. Non dimentichiamoci poi delle fatiche di Giorgio Balestri e di Francesco Caliò, rispettivamente trentaduesimo e settantaduesimo in classifica.
Terminate le competizioni giovanili, è la volta della sei chilometri riservata agli uomini. Le assenze di avversari pericolosi come Fadda e Mei non possono che aver giovato a un comunque eccelso Luca Lemmi, che tutto solo aveva provato, nel finale, a rincorrere il giovane e forte siepista Umberto Contran. Sarà infine secondo, con una prestazione che gli permette comunque di aggiudicarsi il terzo posto nella classifica del Gran Prix. Dietro Luca, chi più chi meno, i nostri si sono tutti fatti valere: undicesimo il cecinese Lorenzo Bottazzoli, che aveva cercato fino all’ultimo di non perdere contatto dai diretti contendenti per il podio; dodicesimo Antonio Zapparata, che a discapito di ogni sua modesta dichiarazione acquista sempre maggiori credenziali nella corsa campestre; diciassettesimo Francesco Balestrini, che dimenticato il passo a vuoto dei campionati toscani master di Empoli ritorna al modello vincente delle sue efficaci progressioni; diciannovesimo un ottimo Valerio Cecconi, in netto miglioramento rispetto alle gare dell’inverno. Più indietro, Manuel Lucioli pagava un po’ lo sforzo nel giro finale, uno stoico Lapo Bardi onorava con la sua partecipazione la competizione di casa, mentre Francesco Fulceri, Simone Socci, Gabriele Spadoni, e Paolo Cerrone completavano onorevolmente il loro sforzo. Con un po’ di stupore, ritrovo in classifica anche Andrea Foresi, cui va tutto il merito di aver superato, con una preparazione da prove multiple, una dozzina di mezzofondisti “di professione”.
La cinque chilometri donne è l’ultima delle corse in programma. Archiviato il successo della pisana Laura Bottini (brava a battere l’azzurra Camilla Matese) segnalo il brillante ottavo posto della bianco verde Valentina Spagnoli. La giovane promessa allenata da Paolo Angioni, facendo valere la maggiore esperienza, si è presa la soddisfazione di battere Giulia Morelli apparsa in calo nelle ultime tornate. I prossimi campionati italiani juniores prevedono la stessa distanza, ma Giulia avrà tutto il tempo per rifarsi e dare il meglio di sé in questo importante appuntamento.
Alla fase agonistica della manifestazione seguiva poi la lunga attesa per le premiazioni. Alcuni problemi nella definizione delle classifiche hanno svuotato l’ippodromo ben prima della loro soluzione. Un vero peccato per una giornata di festa, che nella sua dimessa conclusione si sporca di un retrogusto amaro.