Nel complesso una buonissima prestazione dei nostri due bianco verdi ai Campionati Europei under 23 che si sono conclusi a Tallin in Estonia. Nel piccolo paese baltico che già qualche anno fa aveva ospitato i Campionati Europei Juniores, Joao Neves Junior Bussotti e Samuele Dini hanno entrambi conquistato un quarto posto che certifica a livello internazionale i progressi dei due atleti allenati da Saverio Marconi. Ci piace citare per primo Samuele, schierato sui 5000 sotto gli occhi attenti di Saverio che, nell’occasione, era nello staff tecnico italiano. Non c’era speranza di vittoria perché il turco/keniota Ali Kaya, lo stesso, che aveva vinto i 3000 indoor quest’inverno e due anni fa a Rieti, da junior, aveva doppiato tutti, era il grandissimo favorito e Samuele, presentatosi con il decimo tempo di iscrizione doveva sperare in una gara tirata per le altre due medaglie in palio essendo abbastanza vulnerabile in volata. Purtroppo per lui tutti si sono guardati con passaggi di 5’36” ai 2000 e 11’23” ai 4000 quando si è scatenata la lotta. Samuele è stato bravissimo a districarsi dal gruppo, a rimontare posizioni ma, nonostante un 2’32” nell’ultimo 1000, è rimasto ai piedi del podio. Il suo tempo finale di 13’56”65 molto vicino al suo personale, ma che era stato ottenuto in una gara tirata, indica che il suo limite attuale è sicuramente da mettere intorno ai 13’40” e che l’atleta si è presentato all’appuntamento in buona condizione.
La gara di Joao sui 1500 era stata evidentemente sul compagno di squadra Abdikadar, e quando il bianco verde ha visto che l’aviere romano gli resisteva, si è come rilassato accontentandosi della medaglia di bronzo, senza tenere conto che a un metro dal traguardo lo spirito pugnace del britannico Neil Gourley si poteva prendere la rivincita della sconfitta in batteria. Cosa che purtroppo è avvenuta nel grande caos della volata. Oro allo spagnolo Alcalà in 3’44”54, argento Abdikadar in 3’44”91, bronzo Gourley in 3’45”04 e solo quarto Bussotti in 3’45”10. Dire comunque che si è delusi per un quarto posto in un campionato europeo non si può e non si deve. Anche Joao si è presentato in buona condizione, ma il suo spunto finale è letale solo se il ritmo ai 1200 è intorno ai 3’ e questo in un campionato europeo era difficilmente attuabile. Abbiamo comunque costatato di avere due giovani di valore internazionale che potranno essere protagonisti, ancora per molti anni.