Con la chiusura del sipario sui Campionati Italiani Assoluti di Torino, la stagione dell’Atletica Livorno arriva al giro di boa, passando quindi la mano a un agosto di riposo e transizione verso le Finali dei C.d.S. dove ci sarà da lottare col coltello tra i denti. Ironia della sorte: maschi e femmine si scambiano le sedi, con le donne ad Orvieto e gli uomini nel profondo sud di Matera.
La trasferta torinese ha visto un buon numero di bianco verdi prendere parte alla massima rassegna nazionale, da cui è uscita una sola medaglia molto attesa: l’argento nel salto in alto di Andrea Lemmi.
Andrea, in una stagione che l’ha visto volare a 2,26, sia indoor sia outdoor, con la ciliegina della convocazione ai campionati europei indoor di Praga, ha preso di giustizia il suo posto sul secondo gradino del podio grazie alla misura di 2,18. Imprendibile il primo posto, dove per poco l’aviere Marco Fassinotti non strappa il record italiano a Tamberi, fallendo i 2,35 veramente per pochissimo.
Non ha fatto la finale per scelta, ma una gran figura l’ha mostrata anche Filippo “Pippo” Lari, rientrato nell’ardore agonistico dopo due anni di tribolazioni fisiche. 2,06 per Filippo, seguito da tre validissime prove a 2,12, purtroppo non valicato ma non impossibile. Emozionante è stato il vedere gli “avversari” tifare e sostenere Lari nel momento del salto, in maniera particolare i fratelli Ciotti. Questo è il bello del nostro sport.
Quest’anno ha lasciato la sua impronta sul giro di pista, portandolo fino a Torino. Marco Landi, ha chiuso bene la sua prima parte di stagione, correndo la quarta batteria dei 400 in 48”64, tempo lontano per la finale ma ben costruito durante la prova in pista.
Soddisfazione per Francesca Boccia e il coach Giacomo Giusti, infatti Francesca, grazie al suo 3,70 in qualificazione ha potuto agguantare la finale dei campionati italiani assoluti, evento non da tutti i giorni per il salto con l’asta livornese. In finale purtroppo la misura d’entrata era proprio fissata a 3,70 e Francesca è incappata in tre nulli, ma di Torino le rimarrà sicuramente un bel ricordo, una bella esperienza e una bella misura.
Giornata sfortunata invece per Ilaria Cariello, che non riesce a trovare il suo posto in una finale del salto in lungo alla sua portata. Complice un riscaldamento affrettato, a causa della pioggia torrenziale caduta sul capoluogo piemontese, e un edema doloroso a livello del coccige, Ilaria non è riuscita a saltare come avrebbe voluto, soprattutto in fase di chiusura dove per riflesso cercava di proteggere la parte dolorante. 5,60 per lei e una spinta a riprovarci per l’anno prossimo a partire dai campionati italiani indoor.
Gara senza pietà anche per Andrea Bacci che, purtroppo, non ripete il miracolo dell’anno scorso nella medesima pista, quando conquistò il bronzo nella rassegna nazionale juniores nei 400hs. Andrea è andato fuori giri dal quinto ostacolo in poi, perdendo quella ritmica necessaria a mantenere un buon passo, chiudendo infine in 55”82.
Niente da fare anche per il nostro Joao Neves Bussotti che, in una strana gestione di gara da parte del gruppetto di testa, evidentemente alla ricerca del gran crono, si è fatto risucchiare dagli avversari, chiudendo al settimo posto in 3’50”12 stremato. Joao ha dato segni di grande stanchezza, molto giustificabile dalla lunghezza e costanza della sua dorata stagione, nella quale ha vestito tre importati maglie azzurre e dimostrando quanto vale, non solo in Italia ma anche in Europa.
Gara di carattere per i nostri gemelli del mezzofondo Lorenzo e Samuele Dini.
Schierati entrambi nella gara dei 5000, non hanno regalato niente a nessuno senza perdere mai le rispettive posizioni, guadagnandosi inoltre diversi applausi e incitamenti dal pubblico torinese. Samuele è stato sempre tra i quattro fuggitivi verso la vittoria, ma una volta data l’accelerata negli ultimi giri, Samuele ha dovuto lasciar perdere, pensando solo a mantenere il quarto posto. Lorenzo ha invece lottato fino alla fine per la quinta piazza, staccandosi dagli inseguitori a pochi giri dal termine e concludendo la gara pochi metri dietro al fratello.
L’unica gara coperta sia al maschile sia al femminile sono state le siepi, con al via Luca Lemmi e Valentina Spagnoli. Anche il piazzamento dei i nostri due portacolori è stato simile: 12esimo Lemmi e 11esima Spagnoli, entrambi fautori di una prova di gran carattere in un palco agonistico che dà sempre quella spinta e quella motivazione in più a fare bene il proprio compito. Esito finale: 9’21”89 per Luca e 11’11”34 per Valentina.
Passiamo infine alle staffette.
Peccato per la 4×100 femminile, che pur mancando Irene Buselli e la fresca sposina, ma ancora fiera capitana, Michelle Girardi, avrebbe potuto divertirsi di più. La formazione composta da Pollyana Gurrieri, Ilaria Germani, Caterina Bianchini e Ilaria Cariello, è incappata in un errore al secondo cambio dove Caterina è partita molto in anticipo, dovendosi frenare vistosamente per non uscire fuori settore. 50”77 per le ragazze, che avranno modo di rifarsi e tirare fuori le loro unghie affilate sulla pista di Orvieto.
Soddisfazione e grande esaltazione per i ragazzi della 4×400 (Nicholas Tori, Andrea Bacci, Marco Landi, Alessandro Bacci), i quali senza avere niente da perdere hanno conquistato con grinta il terzo posto della serie e il 12esimo complessivo, migliorando di sei posizioni il risultato dell’anno scorso. Emozione per Nicholas Tori, che contrariato per non essere stato inquadrato dalla RAI come lo scorso anno, ha avuto il suo coro personale: “c’è solo un dirigente!“
Frazione da 47”6 per Marco Landi che partendo dall’ultimo posto si è mangiato sul rettilineo finale ben due avversari, consegnando il testimone ad Alessandro Bacci che ha concluso la rimonta sul terzo posto, con un giro da 48”5. Tempo complessivo di 3’19”79, quinto tempo di sempre della nostra società.
Adesso non resta che volgere lo sguardo verso le finali dei C.d.S. E ricaricare le pile per l’ennesima avventura.
Alessandro Bacci