La quarta edizione del Memorial Mario Vecoli a Pietrasanta rimette in moto la stagione atletica toscana che aveva chiuso i battenti a metà luglio. La manifestazione, che ricorda il tecnico versiliese a lungo responsabile del mezzofondo toscano, ha sostituito Bagni di Lucca che tradizionalmente rilanciava l’atletica, ha avuto una buona affluenza, anche se la pista, a otto corsie, è disastrata tanto che i 300, per sicurezza si svolgono solo su tre corsie.
Una ventina i bianco verdi in competizione con risultati non certo esaltanti visto che la maggior parte rientrava da una sosta più o meno lunga. Partendo dal settore dei velocisti si è visto un Andrea Antongiovanni abbastanza legnoso che, pur spinto ad un vento al limite, ha corso in 11”62 la sua serie dei 100. In proporzione meglio Matteo Rinaldi che ha concluso la sua prova in 11”94 correndo poi anche i 300 in 38”32 e il piccolo ivoriano Diby Kouassi vicinissimo al suo personale con 12”08. Stacanovista Lorenzo Messeri con 12”14 e 40”29, Massimiliano Dello Iacono che da quando è diventato papà di un bel maschietto non si perde più una gara di sprint (12”25) e Valerio Novelli (12”37) che nel gruppo di amatori raccolto attorno a Patrizio Serru ha riacquistato la gioia di correre anche se per il momento molto più piano, vista la mole. Unica rappresentante femminile Giorgia Serru, che inserita in una serie di master, ha corso la distanza in 14”42.
Gianmarco Lazzeri, sulle tribune aveva già indicato quelli che avrebbero conquistato i primi due posti nei 1500, ma il suo spirito battagliero l’ha spinto a lanciare la gara senza timori reverenziali. Ristabiliti i rapporti di forza, ha fatto tutto il resto della gara in quarta posizione con Lorenzo Bottazzoli attaccato alle sue terga. La lunga frequentazione estiva nelle gare su strada non gli ha fatto dimenticare il suo buon finale che gli permetteva di terminate la gara sul terzo gradino del podio con 4’13”26 mentre Lorenzo arrivava poco distante con 4’17”47 che è il secondo tempo della sua carriera. Della partita anche Paolo Cerrone che, molto irrobustito rispetto al passato, finiva in 4’21”17 e Gabriele Spadoni che chiudeva in 4’36”22. L’unico di tutta la spedizione che riesce a fare un personale è il cadetto Dario Guidi. Il fratellino minore della ex marciatrice Alessia ha corso i 1000 in 2’56”61, più per la spinta della crescita fisica che per la frequenza del campo scuola.
Per la prima volta nella storia bianco verde nessun saltatore in gara ma tanti lanciatori. Ha iniziato, molto bene, Alessio Mannucci nel disco allievi con un bel miglior lancio di 48,32 e che ringrazia l’Atletica Pietrasanta, nella figura del suo presidente Innocenti, per avergli organizzato la gara in un primo momento non prevista. Ovvio che, essendo gara aggiunta all’ultimo momento, ha dovuto gareggiare alle 14,30 quando il sole picchiava più che mai e il riposo tra un lancio e l’altro glielo dava solo il compagno di club Mirco Giovanni Colia autore di un buon 34,66. Con l’attrezzo da 2 kg. saliva al terzo gradino del podio Davide Paolini (34,66) soddisfatto solo in parte perché in allenamento lancia sempre almeno due metri più avanti.
Abbiamo schierato anche un lanciatore della futura squadra master in Andrea Samaritani, ex velocista che portando al campo il figlio che frequenta il Cas ha riallacciato i rapporti agonistici. Ora lancia il giavellotto con diletto a 25,32 in attesa di altri progressi. Com’è tradizione il meeting culmina con le due gare di martello con Natalia Novi, 43,14, non in palla ma decente, Martina Pellegrini, che si era portato in vacanza l’attrezzo senza poi poterlo usare, capace di tre nulli e Matteo Crivelli, fuori fase, che annullava volontariamente i suoi lanci tanto erano corti e terminando con 48,86 molto lontano dal suo top.