Non che finora avessimo scherzato, ma con domenica scorsa possiamo proprio dirlo: da adesso si fa sul serio. La prima prova del CDS di cross a Empoli è stata competitiva come poche, negli ultimi anni, in regione. Numeri da capogiro: 160 in partenza nella sola prova maschile (10 km per le promesse e i senior), assieme ad una ventina di juniores (6 km). Più unico che raro avere 60 donne al via dei 6 km, e 30 allieve dei 4 km. L’ultimo sparo è per gli allievi (42) e junior donne (10) insieme, entrambi alla prova sui 5 km. I numeri vogliono dire poco, se non si fa anche qualche nome. A farsi vivi, personaggi cui non servono tante prove del Gran Prix per andare forte: Scaini, Jamali, Dardini… E i dominatori delle ultime campestri toscane, Fadda e Mei, si fermano per una volta ai piedi del podio; stesso discorso per Linda Benigni, fresca vincitrice di Policiano.
Dal canto nostro, la migliore bianco verde della giornata è Giulia Morelli, vincente in una gara juniores senza troppe sorprese. Con la seconda classificata (Giada Fabbri) a debita distanza, Giulia ha potuto gestirsi splendidamente, tra le altre cose divertendosi a superare un po’ di allievi che gareggiavano in contemporanea con lei. Dico gestirsi: perché il percorso di questa campestre non era certo di facile interpretazione. Dopo il delirio nel fango di Policiano, tutto sommato è andata anche bene. Nel gelo della notte, il terreno si era in parte ghiacciato. Il bel sole e il passaggio degli atleti l’hanno progressivamente allentato, ma senza effetti catastrofici. Il Parco di Seravalle è il sogno di chi organizza queste manifestazioni: tanto esteso e diversificato da permettere un tracciato quanto mai vario e – nei limiti di chi deve durarci un po’ di fatica – divertente.
Tornando alla gara junior, un bel corteo bianco verde chiudeva al terzo, quarto e quinto posto: Diletta Signori, Enrica Bottoni e Alessia Baldi nell’ordine. Non che la concorrenza fosse poi molta, ma quello di società è un vero e proprio dominio: sedici i punti di vantaggio da Empoli, seconda (e ultima) classificata. Costretta al ritiro, per infortunio, la neo tesserata Matilde di Petrillo, che dovrà aspettare la prossima occasione per dimostrare tutto il suo valore. Poco prima delle ragazze, si consumavano le sorti della gara allievi. Anche senza ripetere l’exploit di Policiano, Dario Guidi si regala un’altra gara discreta, un po’ d’attesa fino alle centinaia di metri finali, quando precede un folto gruppetto in lotta per l’ottavo posto. Con un po’ più di coraggio, avrebbe forse superato Michael Magnani nella classifica dei nati nel 2000. Prima gara in bianco verde, e quindicesimo posto per Luca Mannari: 1,5 km come nelle gare cadetti gli avrebbero fatto molto più comodo! La defezione di Luca Napolitano ci pregiudica purtroppo l’ingresso nella graduatoria a squadre: come sappiamo, occorre un minimo di tre atleti. Cifre che mancano pure tra gli juniores uomini, le allieve (nessuna delle nostre in gara!) e le assolute: Saverio Marconi e Paolo Angioni rimpiazzano bene con la qualità l’endemica carenza di quantità.
Ad ogni modo, le maggiori ambizioni delle società erano riservate alla categoria assoluti, e qui possiamo dire di non aver mancato il bersaglio. Il quinto posto bianco verde (59 punti) con la Toscana Futura a debita distanza (75) è una bella ipoteca per qualificarsi agli Italiani. Non Luca Lemmi, non Federico Meini guidavano i nostri a questo risultato: stavolta il capofila dell’Atletica Livorno era Gianmarco Lazzeri. Partito a dir poco sulla difensiva, il pregio di Gianmarco è stato quello di condurre la sua progressione fin oltre il suo solito, superando i più accreditati compagni di squadra poco oltre la metà gara. Fattosi valere allo sprint con Cannucci, Fahrate e Arrighi, chiude il suo sforzo da quattordicesimo. Ventunesimo arriva Luca, che almeno nel tratto finale reagisce alla giornata no che gli era capitata superando parecchi avversari: tra questi, il nostro Federico (24°), che il suo male invece lo conosce bene e si chiama pubalgia. Se da tali premesse giungiamo a questi esiti, allora per la volta prossima non c’è che da sperare in meglio.
Quarto bianco verde al traguardo, salutiamo il nuovo arrivato Antonio Bombace (71°). Un lungo periodo di ambientamento all’interno del gruppo del mezzofondo ce lo ha reso amico ben prima del cambio di casacca. Quindi, 78° Manuel Lucioli seguito quattro posizioni dopo da Francesco Balestrini: questi tre sono arrivati tutti nell’arco di pochi secondi, in una gara in cui mettevano in scena valori non troppo diversi. 105esima un’altra nuova conoscenza: Emanuele Amorosi, atleta laziale quanto mai volenteroso, ma poco adatto a questo tipo di competizioni. Per tre dei cinque giri, facevano compagnia pure gli juniores. Alessio Ristori parte bene, ma nel finale cede leggermente lasciandosi scappare troppo lontani gli avversari per la vittoria: Lorenzo Casini e Mohammed Bouazize. Un terzo posto tutto sommato niente male, dopo le ultime uscite a Castello e Policiano! Gabriele Spadoni fa undicesimo ed è entro le aspettative: nelle ultime campestri è andato quando più forte, quando più piano, ma la tendenza è al miglioramento.
Gara da dimenticare, invece, per Valentina Spagnoli, se non avesse praticato per giungere al traguardo un supremo esercizio di forza di volontà. Giorni e giorni lontana dal campo per impegni universitari si sono fatti sentire: da metà gara sono insorti, irrimediabili, dei problemi respiratori. Costretta a cedere il posto tra le prime in cui si era inizialmente piazzata, Valentina si difende come può nelle posizioni di rincalzo, e alla fine è 17esima. Ancora una nuova arrivata, ed è 40esima, la viareggina Elisa Spazzafumo. Autrice di una prestazione nelle sue corde, le porgiamo ancora una volta il nostro benvenuto.