Nella seconda edizione della manifestazione indoor dedicata al salto in alto organizzata dalla Virtus Lucca, non sono voluti mancare Andrea Lemmi e Filippo Lari. Andrea aveva un buon ricordo dello scorso anno quando aveva vinto superando l’asticella a m. 2,26 per la prima volta nella sua vita e Filippo, pur reduce da problemi influenzali, era solleticato dal gareggiare in una gara breve e intensa come sono le esibizioni a invito. Sette i saltatori in pedana e Andrea Lemmi ribadiva la sua affezione all’impianto che d’inverno lo ospita ed era superbo nel saltare 2,24 che gli dava la vittoria sul nazionale croato Melon. Faceva poi mettere l’asticella a 2,27 ma, dopo un primo tentativo, rinunciava sentendo qualche scricchiolio alla schiena, che non era il caso di sollecitare troppo a una settimana dagli assoluti. Non male anche Filippo Lari giunto terzo dietro i due nazionali con 2,12 a un centimetro dal suo personale. Lo junior tentava poi 2,16, che è il minimo per i mondiali di categoria, ma aveva esaurito tutte le energie.
Come avanspettacolo per il buon pubblico di appassionati anche una gara congiunta di cadetti e cadette. Personale per Melissa Becherini capace di superare l’asticella a 1,53 pur continuando a staccare a pochi decimetri dalla fettuccia che unisce i ritti e salendo in verticale grazie a dei piedi niente male. Più tecnica, ma meno esplosiva Marta Giaele Giovannini che, nel 2015, aveva saltato anche lei 1,53 a Grosseto in occasione di una prova multipla e qui rimaneva ancorata a un comunque buono 1,50. L’emozione faceva un brutto scherzo a Rocio Alejandra Gigena, abituata a iniziare a saltare molto più in basso e che ha fallito per tre volte l’ingresso a 1,38.
Tra i maschietti si è fatto notare Gabriele Digiorgio, anche lui pervenuto al personale di 1,53 (aveva 1,50 fatto due volte a Piombino e a un’indoor a Firenze). Risultato ottenuto con un dispendio enorme di energie per le rincorse più volte ripetute senza avere il coraggio di saltare.