Campionati ieri (juniores e promesse), campionati oggi (universitari), campionati domani (allievi ed assoluti). L’agenda affollata non ha spaventato il Comitato toscano che ha voluto inserire nella serata del 15 la sesta giornata dell’amato Gran Prix. Un livello tecnico non eccezionale, con le teste di serie assenti od impegnate nella rifinitura, era il minimo che potevamo aspettarci. Ma come spesso succede a confermare la regola sono proprio le eccezioni. Così pure a Campi ci è scappato qualche personale. E dove non è stato, abbiamo visto i bianco verdi impegnarsi in belle sfide.
Tramonto, clima piacevole, leggera brezza verso l’arrivo… E dire che siamo a metà giugno, nel temibile calderone fiorentino! Ad ogni modo, condizioni perfette per correre un 1500. Con un po’ d’impegno, magari saltavano parecchi personali. Ma era anche un’occasione d’oro per noi seconde leve, che per una volta partivamo da favoriti. Così abbiamo perso la testa e ci siamo risolti ad un volatone tattico. In queste situazioni Alessio Ristori aveva già dimostrato il suo valore e lo conferma anche adesso, cogliendo il giusto spunto ai meno 300. Vittoria in 4:09.39, tempo che non gli rende giustizia.
Altri quattro atleti in meno di due secondi, tra cui il sottoscritto (4:10.50). Sono stato a lungo in testa alla gara, più a controllare che a dannarmi l’anima. Allo sprint, ho la peggio su un agguerritissimo Bouazize, che si prende il podio. Nel frattempo Federico Meini ritrovava un po’ di se stesso là dietro nel mucchio, nono in 4:16.98. Un’altra gara arrembante di Dario Guidi, che ritocca ancora i suoi limiti finendo dodicesimo in 4:20.06. Più staccato, ma comunque difesosi dal naufragio, c’è il 4:27.36 di Gabriele Spadoni (17esimo). Fa piacere che anche questi due giovani bianco verdi si siano conquistati la prima serie.
Un batteria quasi monocolore – o meglio bi-colore – la trovavamo al primo sprint dei 100 metri donne. Ben cinque dell’Atletica Livorno su sette ai blocchi di partenza. Dissonava soltanto la prima (Sofia Dini, 12.43) e l’ultima (poi ottava, Eleonora Salvadori). In mezzo è un tripudio bianco verde. Caterina Bianchini vince la sfida di casa con un ottimo 12.50 ed il primato personale ad un passo. Poi Irene Buselli (12.68) a completare il podio, Giorgia Bono che prosegue nel suo periodo d’oro (12.81 e PB), Sara Repeti di nuovo sotto i 13” dopo tre anni (12.99, 7a) e Pollyana Gurrieri (13.18, 8a). In seconda serie troviamo Martina Sangiacomo (13.60) e Vittoria Marzana (14.10); se non si sono migliorate, è questione di centesimi. Poi il 14.93 di Valentina d’Agostino e l’esordio sulla distanza (14.53) di Irene Bini.
Valentina se la cava molto meglio nel giavellotto in cui si impegna pure oggi con la seconda prestazione di sempre (30.95). Peccato per lei, nessuna atleta a sfidarla nella sua categoria. Sempre in tema di lanci, un 12.02 per l’allievo pesista Mirco Giovanni Colia. In ogni caso, partecipazione in questo settore che si conta sulla punta delle dita. La consumata esperienza sulla pedana del triplo ha fatto di Giulia Favoriti una campionessa di regolarità. Ai Toscani di Firenze fu 10.49, adesso 10.48 (sesta). Non facendosi mancare nulla, si è presa anche un 10.47 in mezzo alla serie di salti!
100 metri uomini, Marco Landi è tornato. Vicino alla barriera degli 11” (11.03), in lotta fino all’ultimo per la vittoria. Col suo secondo posto ribadisce di non essere solo un ottimo400ista, occupando comodo comodo la categoria dei velocisti “a tutto tondo”. Bell’11.49 di Matteo Michelotti, che si piazza al settimo posto. Matteo Rinaldi esce vincitore della sua serie con tanto di primato personale. 11.79, ma il buon vecchio speaker gli aveva abbuonato quattro decimi, dandolo per vincente nello sprint successivo! Federico Cerrai (11.88) e Massimiliano Dello Iacono (12.20) picchiano ancora sui propri tempi. 12.30 e 12.69 i riscontri cronometrici di Lorenzo Messeri e Marco Pellegrini.
Sul giro con ostacoli si ripete con ruoli invariati la sfida tra Papisse Fall (53.27), Wilhelm Gaggioli (53.61) e il nostro Andrea Bacci (54.72). Tra il gran tempo di Firenze e il mezzo disastro di Bressanone, Andrea trova quanto meno un equilibrio: un secondo peggio del primo, ed uno meglio rispetto al secondo.
I Toscani-spezzatino di staffette hanno mostrato non poche volte i loro difetti in termine di partecipazione. Per quanto ci riguarda, anche stavolta il nostro “dovere” l’abbiamo fatto. Nel pugno di squadre al via delle 4×100 l’Atletica Livorno non è mancata. E al femminile ci prendiamo pure il titolo, con Pollyana Gurrieri, Irene Buselli, Giorgia Bono e Caterina Bianchini che completano in 50.20. Brividi al secondo e al terzo cambio, quando abbiamo rischiato di non farcela. Dall’altro lato ci prendiamo il terzo posto (46.32) col quartetto inedito Massimiliano Dello Iacono – Federico Cerrai – Lorenzo Messeri – Edoardo Petrachi (benvenuto fra noi).
Gianmarco Lazzeri