Ha avuto la vista lunga coach Pucini che, mandati a rigenerarsi tutti i suoi velocisti, ha continuato a torchiare Sharon Guerrazzi in vista di un 800 da disputare a Orvieto. Sharon veniva da due prestazioni di buon livello: al Martelli, dove si era costruita da sola il suo nuovo personale sugli 800 e da un 400 da quasi record nella stessa Orvieto. Finalmente la mezzofondista bianco verde non ha trovato la solita gara lenta delle manifestazioni toscane ma una ben tirata nella notte umbra. Sharon ha capito che era l’occasione giusta e ha stretto i denti e seguito il buon ritmo imposto dalla romana Elisa Serafini (vincente in 2’08”62) ed ha combattuto con la perugina Gloria Guerrini (2’10”15) e le altre laziali Consuelo Ciotoli (2’10”70) e Eleonora Checherita (2’11”72) finendo quinta in 2’13”83. Sono altri due secondi di miglioramento e l’atleta si pone nelle graduatorie sociali davanti a Barbara Dini (madre di Alessia Milani) e subito dietro, ma ormai vicinissima, alle stelline di metà anni ottanta Katia Poetto (2’13”0) e Laura Ria (2’13”6). Complimenti a Sharon e a Giuseppe!
Michael Mazzantini è un tecnico che ha capito che i giovani si allenano molto più volentieri se hanno degli appuntamenti agonistici più frequenti di quelli che concede l’asfittico programma gare toscano e si è sobbarcato il non breve viaggio per portare tre suoi giovani virgulti in quel di Boissano. Non sono venuti record personali ma prestazioni incoraggianti e anche una vittoria davanti a atlete sconosciute ma di buon valore. Valentina Arcamoni ha vinto il salto in lungo con 5,02, stessa misura ottenuta una settimana prima a Orvieto e a due cm. dal suo personale. La cadetta ha anche corso nella serie migliore degli 80 ostacoli giungendo seconda con 13”04. Esperienza positiva anche per la longilinea Giorgia Cerretini, che ha scoperto l’atletica quest’anno e che nel lungo ha saltato 4,28 (anche per lei 2 cm. sotto il suo massimo) e ha corso gli 80 ostacoli in14”14. E’ tutt’altro che una saltatrice in lungo Roçio Alejandra Gigena, ma trovare gare di salto in alto non è facile e anche lei si è dirottata sul lungo. E’ rimasta, con 4,08, otto centimetri sotto il suo personale ma la serie di salti è stata sicuramente migliore del suo solito.