L’amaro ricordo di un anno fa a Pescara, quando la Pizi faceva la grande sorpresa di toglierle il titolo italiano junior del martello, è stato cancellato a Bressanone. Elisa Magni, nella sua prima stagione nella categoria promesse, ha confermato il titolo invernale vinto a Viterbo conquistando anche quello estivo nella cittadina alto atesina. Più sicura di sé dopo la smagliante stagione 2010 che l’aveva portata in finale ai mondiali, si doveva guardare dall’avversaria di sempre Valentina Leomanni e dalla imprevedibile Sara Pizi. Ma non c’è stata storia, Elisa ha subito gelato tutte con il primo lancio a m. 59,93 francamente irraggiungibile dalle altre e la maglietta tricolore era sua.
Ci si poteva attendere una seconda medaglia dai 10 km. di marcia junior ma questa volta Filippo Girardi è incorso nel giudizio negativo della giuria ed è stato fermato a metà strada quando viaggiava, con il freno tirato, in una comoda ed inattaccabile terza posizione. Evidentemente andare piano per non mettere a repentaglio l’acquistata possibile convocazione per gli europei gli ha portato male. Ne ha in parte goduto il compagno d’allenamento Luca Messeri, arrivato quarto con 47.37.06, e senza nemmeno un avvertimento quando due settimane prima a Livorno era stato fermato dalle ire della giuria. Così è la marcia e così va accettata.
Un possibile protagonista nel mezzofondo veloce era Bussotti Neves Junior ma le sue gare erano un terno al lotto. Coinvolto in una mischia furibonda dopo 300 metri per prendere posizione riusciva a non cadere come succedeva a Chiaverini, Esposito e Braga ma doveva spendere energie per riportarsi in scia e non ne aveva abbastanza per lo sprint finale. Modesto anche il tempo di 1.55.42 che gli assegnava il nono posto. Nei 1500 del giorno dopo stava un po’ più avanti, in seconda fila di un gruppo di quindici, ma il ritmo lentissimo (2’13” agli 800) favoriva l’ammucchiata e quando è iniziata la bagarre Joao ha fatto la fine di una pallina in un flipper. Sballottato a destra e sinistra è dovuto scivolare in fondo per riprendere a correre. Velocissimo il suo finale (43”7) ma sufficiente solo a conquistare la quinta piazza con 3’57”66.
Encomiabile Elena Faroldi nel giavellotto. Sotto una pioggia battente si conquistava una sedia sotto un gazebo e li rimaneva incollata ed intabarrata tra un lancio e l’altro quasi disinteressata di quello che le succedeva attorno. Ma quando entrava in pedana si trasformava in una leoncina e praticamente non falliva un lancio tra le urla di incoraggiamento della Magni ed i pacati consigli di Mario Poropat. Una crescita continua che la portava ad un sesto posto con 38.43. Brava Elena.
Gare anonime di Alessia Guidi nei 5 km. di marcia (10° in 27’40”20) e Giorgio Favati (11° in 48.09.95), inferiore alle attese Manuel Lenzi (11° nel lungo con 6,74) con un solo salto bello, il primo, ma purtroppo nullo e buona esperienza per Ilaria Cariello al suo primo campionato italiano nella sua seconda stagione da atleta. Undicesima nel lungo con 5.21 e diciassettesima nel triplo con 11.02. Gara lineare nei 400 per Alessandro Bacci, 14esimo in 49”86 in una specialità quest’anno in grande evoluzione. Il sorteggio aveva messo a lanciare Leoluca Fedele, che aveva fatto il minimo per 1 cm., subito dopo il primatista italiano Daniele Secci. Da fuori si vedeva l’imbarazzo di Leoluca ad entrare in pedana e fare otto metri di meno. Gara da dimenticare come la 14esima piazza con 12.27. Duro l’impatto con l’atletica d’eccellenza per il velocista Marco Landi, ma il suo 22.66 che gli valeva il 18esimo posto è incoraggiante anche in funzione della distanza doppia e per il fatto che è anche lui alla seconda stagione da atleta.