Il Nelson Mandela Forum ha riaperto i battenti all’atletica per una settimana piena di appuntamenti. Nella prima giornata in campo i titoli dei concorsi per allievi, la marcia e il mezzofondo. Ha incominciato benissimo Marta Giaele Giovannini che, dopo il titolo toscano nelle prove multiple, ha fatto suo anche quello del salto in lungo. Marta ha un buon feeling con le pedane al coperto, dove ha collezionato le sue 5 migliori prestazioni della ancor breve carriera. E’ salita sul gradino più alto del podio con un salto di m. 5,38 a due cm. dal suo migliore di sempre ed è stata accompagnata sul podio, terza, dalla compagna Valentina Arcamoni che, seguita da Federica Lischi, saltava dalla gioia, quasi incredula, per il suo nuovo record di m. 5,26 (aveva 5,09 da pochi giorni).
Contemporaneamente sull’adiacente pedana del salto in alto era argento per lo specialista delle prove multiple Marzio Signorini che, pur rimanendo sotto di 3 cm. dal suo recentissimo PB, con1,65 precedeva Gabriele Melani che saliva anche lui al PB di 1,65 ma con più errori. Rimaneva fuori dai premiati Alessio Rosi con 1,60 che si rifaceva poi nel lungo con il nuovo personale di m. 5,83.
Sempre nel salto in alto al femminile l’argento andava a Melissa Becherini con 1,50 ma molto incerta nella rincorsa, ripetuta innumerevoli volte anche a misure basse. Buon esordio assoluto dopo pochissimi mesi di apprendistato per Chiara Brugnoni che, con una rincorsa ancora brevissima, saltava 1,45.
Terminato il lungo femminile, vanno in pedana i maschietti. Abbiamo citato Rosi, ma l’impressione migliore l’ha data Jacopo Quarratesi, uno che nelle categorie promozionali non riusciva a farsi notare. L’allievo con il codino migliora a ogni gara e l’entusiasmo cresce. Ha sfiorato questa volta i 6 metri (5,98) ma sono altri 11 cm. di miglioramento e quasi mezzo metro dall’inizio della stagione indoor. Marzio Signorini, soddisfatto di quanto fatto nell’alto, si fermava a 5,42.
L’impianto del Mandela non ha più una pedana del salto con l’asta omologata e le atlete sono state costrette ad emigrare nel non lontanissimo impianto coperto del Ridolfi senza l’apporto del pubblico. Ha vinto un argento con 2,75 Rebecca Raiola che piano piano si avvicina alle misure di fine 2016 e non male anche Chiara Filippi con 2,55 solo 5 cm. sotto il suo personale.
I lanciatori di peso, anche loro nascosti al pubblico gareggiando nel sotto tribuna, hanno visto un discreto Jean Carlos Marcuccio che ha esordito tra gli allievi con m. 11,64 anche se la specialità ormai è in sottordine al preferito martello. Si è migliorata di 1 cm., ma ci ha espresso la sua delusione, Giulia Grossi che non si vuole accontentare di un miglior lancio di m. 8,09.
Passando alle gare sull’anello buon esordio del neo allievo Tommaso Savoca Corona che non aveva mai visto una pista indoor e che sui 400 ha corso, battagliando, in 55”2. Poi ancora una gara in rimonta nei 3 km. di marcia per Marco Melis, non lontano dal podio con 14’24”5 ma con ancora le scorie degli 8 km. di pochi giorni prima a Grosseto. Sempre nella marcia, ma sui 2 km., insperata medaglia di bronzo di Matilde Minuti (10’59”8) e difficile gara per Rachele Benedetti (12’09”1) andata in crisi respiratoria negli ultimi 300 metri che le facevano perdere tantissime posizioni.
Tattica analoga dei nostri mezzofondisti giovani con avvio controllato e volatone finale per la vittoria nella serie. La rimonta di Giorgio Gori è stata bella a vedersi, ma la serie non era la migliore, ed il giovane virgulto di Saverio Marconi si doveva accontentare di un piazzamento con 2’17”6 negli 800. Più lontano il più giovane dei Balestri, Giacomo, che ha terminato la sua gara in 2’36”2.
Anche i ragazzi correvano sugli 800 e Andrea Franchini metteva in mostra le sue doti velocistiche (cosa molto importante nel mezzofondo corto) con un finale che gli regalava una medaglia d’argento con 2’29”3. Non male anche Andrea Neri (2’47”9) mentre al nuovo Eugenio Moroni (3’21”3) si sono dimenticati di dire che si gareggiava in un impianto coperto e riscaldato e ha corso con tuta e maglia sociale sopra la tuta che non è il massimo in una gara lunga. Pur in serie diverse le due pupille di Curzio Pulidori hanno corso sugli stessi tempi: 3’01”2 per Giulia Griselli e 3’02”0 per Eleonora Berti tempi incoraggianti per non specialiste.
Hanno chiuso i milers in due serie. Il nuovo allievo di Luciano Benvenuti Gabriel Carli ha corso in sordina, non conoscendo la distanza, ma quando ha sentito odor di traguardo ha cambiato ritmo e ha finito molto forte in 4’39”6 che è un buon punto di partenza. Mauro Giuliano si è buttato, invece, a tenere alto il ritmo, ma quando la lotta si è fatta dura è sfilato nelle posizioni di rincalzo, quarto in 4’26”3 tempo comunque ampiamente migliorabile nel prossimo futuro.