Al termine della manifestazione del 9 febbraio il Pala Mandela Forum chiude i battenti per il suo 32esimo anno dedicato all’atletica leggera.
Spazi sempre molto più ristretti per un impianto che deve convivere con altri sport e spettacoli e che quest’anno era confinato nel bel mezzo dei Campionati Italiani Allievi, Junior e Promesse che hanno fatto fare i salti mortali a chi voleva parteciparvi.
Noi al solito eravamo abbastanza numerosi, anche se ai nostri tecnici non piacciono le gare di mezzofondo indoor e questo ha abbassato notevolmente le presenze. Tre i titoli toscani: quello junior nel lungo di Dennis Nesimoski e quello assoluto e junior nel triplo femminile di Sara Biricotti. Il diciottenne di Colle è incostante all’interno della singola gara ma una zampatina riesce sempre a metterla; il salto di m. 6,77 con il quale ha vinto il titolo non aggiunge molto al suo curriculum anche perché gli inizi di carriera erano invitanti, ma è giovanissimo e i 7 metri non devono rimanere un miraggio. Sara Biricotti sembrava sparita dall’atletica che conta, ma quest’inverno c’è stato un bel cambio di rotta. Nessun problema muscolare, una preparazione più continua e, dopo il quinto posto agli italiani junior, la bella prestazione dei toscani con un miglior salto di 11,84 che metteva alle spalle, per la prima volta, la sua capitana Ilaria Cariello seconda con m. 11,72.
Ci teneva a vincere il titolo junior anche Giacomo Bianchini, ma non era nella serie dei migliori, dove c’era lotta e ha vinto molto agevolmente la
sua serie dei 400 in 51”86 dimostrando di essere pronto (sono sue parole) a scendere sotto i 50” nelle gare outdoor. Buon secondo nel getto del peso Diego Paolini con 12,82 che, dopo la sua gara nel sottoscala, si è sorbito cinque ore di gare dalle tribune. Note liete anche per l’elettrico Federico Di Napoli, indefesso protagonista in tutte le indoor con due gare (perché non gli permettono di farne di più): 2,95 nell’asta all’Asics Firenze Marathon e poi un bel salto di 1,70 in alto al Mandela che è il suo nuovo PB.
Riavvolgendo il film della manifestazione si è apprezzato il 400 di Marco Pellegrini (58”24) non lontanissimo dal suo migliore all’aperto, l’1,65 sempre nell’alto di Marzio Signorini che ha messo dietro gli “specialisti” Alessio Rosi e Gabriele Melani (entrambi 1,60). Rosi si è poi esibito anche nel lungo con 5,48 dove si è potuto apprezzare la verve di Iacopo Quarratesi (5,83).
Bello l’esordio nei 200 della neo allieva Alessia Milani che, nonostante la grande difficoltà a rimanere in corsia nelle strette curve, è stata capace
di correre in 28”39. Stessa disabitudine, ma buon livello anche per la veterana (sono più di 15 gli anni di attività continuativa) Eva Guantini (29”27) e la giovanissima Margherita Del Corona (29”33). Eva si esibiva anche nell’alto sfiorando il suo personale a 1,40, fallito per pochissimo, e rimasta con l’iniziale 1,30. Uscita in lacrime dalla pedana Melissa Becherini delusa della sua prestazione di 1,45. Si è rivista nel triplo, dopo un anno di stop precauzionale, Giulia Favoriti con un incoraggiante 10,24 soprattutto per non aver accusato i problemi muscolari che la attanagliavano quando effettuava la gara.