Aspettando il piatto forte dei Toscani di Empoli, il cross regionale si sollazza con appuntamenti di minor calibro; discorso che vale per l’indomita categoria assoluti, ma non certo per il settore promozionale, che nella mattinata di domenica scorsa ha avuto già modo di calare gli assi nella manica in quel di San Bartolo a Cintoia, in occasione della prima giornata del CDS. I “grandi” hanno gareggiato a luci spente e con un parterre di iscritti degno di una rassegna provinciale; del tutto lecito quindi concentrarsi innanzitutto sui “piccoli”, che a conferma dell’incremento di partecipazione rispetto agli scorsi anni, hanno offerto discrete prestazioni in ottica di squadra.
Singolare controtendenza rispetto alle altre categorie, nei cadetti mancavano i quattro punteggi necessari per concorrere alla classifica di società, ma schieravano al via la punta di diamante della spedizione in chiave di vittoria individuale. Quella di Giorgio Gori è stata una gara strana, con partenza nei meandri del gruppone e recupero imperioso nella fase centrale, arrestatosi proprio quando la testa della corsa era a portata di mano. Alla fine Giorgio presidia agevolmente il terzo posto, ma c’è da chiedersi cosa avrebbe potuto fare con una condotta di gara regolare. 59esimo l’altro dei nostri, Ghassan Haouem.
Viceversa, la migliore prova di squadra è offerta dalle cadette, con Elena Casolaro (11esima) ad anticipare un terzetto tutto bianco verde a ridosso delle posizioni di testa: Emma Colombai (18), Alessia Guarino (19) e Valentina Gussoni (20). Quattro cartucce tutte andate a bersaglio, nell’unica occasione – onore al merito – in cui l’Atletica Livorno batte un’agguerritissima Libertas: a metà dei giochi occupiamo la terza posizione (68 punti) ma siamo più vicini alla Firenze Marathon capolista (51) che alla medaglia di legno (83).
Il settore femminile continua a regalare soddisfazioni anche in categoria ragazze, dove per adesso è quarto posto (73), ma il secondo e terzo distano una manciata di punti (Grosseto e Libertas, 69 e 70). Qui dobbiamo ringraziare soprattutto l’avanscoperta di Sara Quercioli, addirittura quinta assoluta al primo anno di categoria; età condivisa dalla seconda delle nostre, Agnese Panciatici (20esima) che anticipa Eleonora Berti (21) e Agnese Rossi a completare il quartetto andato a punti. Seguono Mathilde Marc (35), Sofia Leoncini (39), Federica d’Agostino (41) e Linda Silvestri (45) ancora nel primo terzo della classifica, e poi Giulia Ghiselli (60), Emma Canessa (63), Linda Leoncini (70) e Bianca Magnani. Senza dubbio la gara più partecipata per i nostri colori.
Tra i ragazzi, il prestigioso argento di Andrea Franchini che è dovuto arrendersi al solo valdarnese Samuel Samele. Ancora nella top ten il compagno Andrea Neri (nono), a rinforzare un’impressione positiva che purtroppo non si rispecchia nel ranking di squadra (ottavi, 170 punti), avendo poi dovuto contare sulle seppur onorevoli prestazioni di Manaseb Scotto (48) e Filippo Cesari (111).
Ed infine, la prima di tutte in ordine temporale, la gara degli assoluti degli assoluti. Nella prova maschile la presenza bianco verde era copiosa, quasi non ci fossimo resi conto del genere di manifestazione, o forse è stata alla nostra irriducibile voglia di gareggiare, al Campionato italiano come alla staffetta di paese. Dopo tante occasioni sfumate, Dario Guidi si gode la sua (facile, ma meritata) vittoria nei 4 kilometri riservati agli allievi (12:48). Quarto un Iulian Gilca in crescita (13:47), settimo Fabio Mignani (15:39).
Dagli juniores in su, l’imperativo è stato partir forte, dare il tutto per tutto dove non c’era niente da perdere, infischiandosene degli otto kilometri e passa… Ovviamente si sono sentiti i botti… meno clamorosi di quanto sarebbero potuti essere in altre occasioni! Anch’io (Gianmarco Lazzeri) casco nella rete; quel che mi preoccupa è che poco tempo fa una partenza del genere l’avrei giudicata lenta… Chiudo settimo (27:51), dopo aver gestito in solitaria oltre metà gara.
Bella la prova di Daniele Conte, la prima in maglia bianco verde. Gli acciacchi che ne avevano ritardato l’esordio c’entrano poco in questo decimo posto (28:13) che poteva esser nono (28:12). Ancora bene Manuel Lucioli (28:28, 11esimo); anche volendo, partire forte a lui non sarebbe riuscito… Si difende discretamente dopo gli ardori iniziali Gabriele Spadoni (28:44, 13esimo); dietro incalzava il veterano Francesco Balestrini (28:59). Quindi un Antonio Bombace che quest’anno in campestre deve ancora quadrare il cerchio (29:50, 19esimo), i due master Maurizio Leoncini (31:26, 23esimo) e Adelmo Gussoni (34:04, 31esimo).
Va così in archivio una gara ai minimi standard, che se non altro servirà ad apprezzare quando troveremo di meglio. Con lo stesso spirito, ma sicuramente molto più divertimento, è ora il turno dei Campionati di campestre a staffetta nella sempreverde Lucca.
Gianmarco Lazzeri