Fioccano le sorprese ai Toscani di Cross di Empoli. Circostanze sfavorevoli si tramutano in trionfi insperati. Parlo dell’ultimo atto del Campionato di Società. A Bucine ci eravamo lasciati con gli allievi in risicato vantaggio sulla Toscana Atletica Futura. Difendersi dagli avversari era impresa tosta ma non impossibile. Davanti va tutto come da copione, con Dario Guidi che resiste quasi fino all’ultimo al tandem degli Assi Seghi-Affortunati. Un podio che riconferma quello del mese scorso, arricchito dal passo avanti di Mauro Giuliano andato a prendersi il sesto posto. Ma dietro era aria di catastrofe: sia Andrea Mattera che Simone Esposito, le due prime scelte per il terzo punteggio, erano costretti al ritiro dai malesseri intestinali. Travolto dalla cattiva notizia, Giorgio Balestri ha trovato la forza di racimolare qualche posizione. E ha fatto bene! Due punti appena sono bastati per ratificare la leadership. Campioni toscani! E per saperlo, abbiamo dovuto attendere le premiazioni.
Sale sul carro dei vincitori pure Iulian Gilca, 28esimo. Fabio Mignani va invece ad aggiungersi alla schiera dei ritirati, trai quali (fortuna nostra) c’era anche uno dei temibili della Futura. Poco biasimo per chi non è riuscito a completare un percorso indurito rispetto agli altri anni, al confronto del quale Bucine conservava tutte le comodità di una gara in pista. Il bel tempo non ha complicato le cose. Oltre ai tre già citati, un altro solo dei nostri ha avuto il dispiacere di alzare bandiera bianca. Si tratta di Emanuele Amorosi. Sfortuna ha voluto che gli si staccasse addirittura la suola da una scarpa. Peccato per lui, una volta che non aveva esagerato con una partenza suicida!
Altre piacevoli sorprese arrivano dagli Individuali promesse. Il titolo maschile è di Raffa(ele) Poletti. È bastato qualche aggiustamento nella tattica, che è venuto fuori tutto il suo potenziale. Bellissima gara in rimonta (ottavo), culminata nel sorpasso di Massimo Mei e nel duello conclusivo con Jilali Jamali: due grandi della specialità. Si allunga l’incredibile striscia di successi in bianco verde della categoria, iniziata in tempi antichi col contributo di Lorenzo Bernini. Al femminile, facile affermazione tra le coetanee per Giulia Morelli (quinta), impegnata in una ben più appassionante lotta per il podio. Partita cauta sugli 8 kilometri di gara, nel finale si è avvicinata molto a Mohamud e De Leo che si giocavano il bronzo. Purtroppo per lei, le energie sono mancate proprio quando sarebbe bastato un piccolo sforzo. Niente male la compagna Enrica Bottoni, un 14esimo posto assoluto che vale (quasi inaspettatamente) il terzo promesse. Tra le juniores, ancora un bronzo per Diletta Signori, come a Bucine a precedere Ferretti.
L’altro medagliato della spedizione si chiama Andrea Franchini che è giunto secondo di un folto gruppone di ragazzi. Così come a San Bartolo, a precederlo solo il fiorentino Samele Balzo in avanti di Manaseb Scotto (14esimo) a precedere Jacopo Del Vivo (107), Mattia Cominale (120), Enrico Moroni (132) e Bernardo Casarosa (144). Delude un po’ il sesto posto del cadetto Giorgio Gori, un podio malamente buttato nel rush finale. Le partenze lente poi non aiutano. Prime campestri della stagione per Nicola Ruffini (42) e Giacomo Balestri (97, fratello dell’eroe della squadra allievi), 109esimo Ghassan Haouem. Come società non abbiamo fatto sfaceli, ma in classifica combinata ragazzi & cadetti occupiamo pur sempre il decimo posto.
Ben meglio nel corrispettivo femminile, dove il ranking per società ci colloca su un onorevole terzo gradino del podio.
Due quarti posti (peccato!) se consideriamo separatamente ragazze e cadette. Tra le più piccole, fa benissimo Agnese Panciatici (nona) con la quale dimentichiamo in fretta l’assenza di Sara Quercioli; discrete pur anche Mathilde Marc (38esima), Linda Silvestri (45), Lara Biagi (54) e Federica D’Agostino (56), arrivate in un fazzoletto di tempi. Tra le più grandi la punta è Elena Casolaro (15) cui seguono Alessia Guarino (27), Valentina Gussoni (28), Chiara De Lorenzis (36) e Francesca Giovannone (43), 101esima Kumari Steckli.
Risalendo le varie categorie – sorvoliamo la juniores maschile, inspiegabilmente senza un bianco verde – troviamo Soukaina Mahboub (27esima allieva) e una buona Matilde Di Petrillo (ottava juniores). Riapprodiamo così alla gara maschile, 10 kilometri che hanno di fatto confermato quinto posto di squadra e qualificazione per i campionati italiani. Ingiustificato terrore di essere beffati da parte di Alessio Ristori. C’è da dire però che proprio per questo il nostro ha fatto l’inverosimile contro il malessere di giornata, portando a casa il 32esimo posto. Fa meglio un ottimo Daniele Conte, che a raccattare morti e feriti si issa fino alla 26esima posizione. Nella lotta fratricida alla conquista di Gubbio, gli altri si comportano tutti bene, arrivando dopo vari rimescolamenti mirabilmente ordinati e vicini. All’esordio assoluto in campestre, buona la prima per Mirko Dolci (55); con la sua solita volata, segue Gabriele Spadoni (57); alla fine paga un po’ pegno Manuel Lucioli (59); qualche posto invece lo recupera Francesco Balestrini (61); e finalmente tiene botta Antonio Bombace (63). Sempre un piacere poi offrire una canotta da gara a Francesco Fulceri (109) che nel finale ha avuto la meglio su un ancora inesperto Lorenzo Imparato (114).
Gianmarco Lazzeri