Contemporaneamente alla seconda fase dei societari allievi in varie parti d’Italia hanno gareggiato anche gli atleti del settore assoluto. Bella prestazione di Elisa Magni allo stadio Nebiolo di Torino dove si disputavano i Campionati Italiani Universitari. La promessa italiana del lancio del martello è andata ancora oltre la fettuccia dei 59 metri (59,14) conquistando il bronzo dietro la 23enne toscana dell’Assindustria Padova Micaela Mariani (60,26) e la 25enne delle Fiamme Azzurre Laura Gibilisco (59,64). Quattro metri più indietro Valentina Leomanni che a Bressanone le contenderà il titolo under 23. Nei 5 km. di marcia Giorgio Favati, molto più asciutto nel fisico e molto più determinato nella preparazione, ha conquistato un discreto quinto posto con il personale di 22’14”43 arrivando alle spalle della Fiamma Oro Riccardo Macchia (20.55.49), del pugliese della Don Milani Giovanni Renò (21.11.63), dell’emiliano della Fratellanza Luca Monteleone (21.35.66) e del lombardo di Lecco Giacomo Vigano’ (21.52.88) ma davanti ad atleti di un certo prestigio come Andrea Previtali, Mario Laudato e Federico Boldrini. Aveva un po’ illuso il primo salto di Andrea Albero nel lungo atterrato a 6,78 pur con una bava di vento contraria, ma poi il barbuto bianco verde si è perso in una serie interminabile di nulli e di salti non completati. Ottava piazza finale per lui ed un arrivederci a quei 7 metri ai quali aspira da qualche tempo. Andrea Lemmi ha rinunciato agli universitari per confrontarsi a Orvieto nel secondo Memorial Luca Coscioni con i migliori saltatori in alto italiani del momento. Andrea usciva da una settimana passata sotto le mani del fisioterapista per disturbi alla schiena regalo del freddo di Colle Val d’Elsa. Si è stupito anche lui per il bel salto a 2,20 che lo piazzava immediatamente alle spalle di Silvano Chesani (2,28), Nicola Ciotti (2,24) e Filippo Campioli (2,22) Nelle gare di contorno dei societari allievi di Pisa l’Atletica Livorno ha conquistato il titolo regionale junior della 4×400 maschile con il quartetto Cerrai, Bussotti Neves, Landi e Bacci che ha corso la distanza in 3.26.90, non lontanissimo dal primato sociale junior che appartiene dal lontano 85 a Cecchi, Fontanelli, Romano e Marrucci con 3’26”0. Significativa vittoria nei 1500 di Luca Lemmi che sta imponendosi come una delle belle realtà del mezzofondo bianco verde. L’atleta guidato da Saverio Marconi parte in sordina (mai comunque come Lapo) e tiene un ritmo costante che gli permette di fare finali brucianti. Ne ha fatto le spese il fiorentino dell’Atletica Castello Emanuele Fadda, uno che quest’inverno nel cross corto era tra i protagonisti. Personale per Luca 4.03.91, come per Lorenzo Bernini 4.13.06 (risultato che gli è valso la convocazione per la rappresentativa Toscana al Bravin). Ancora fisicamente in difficoltà Federico Meini (4.15.70) e Lapo Bardi (4.19.28). Bella performance per il lanciatore di peso junior Leoluca Fedele che, pur solo in gara e costretto a quattro lanci, per un regolamento assurdo che penalizza oltre misura gli atleti, ha conseguito con m. 13,31 il minimo per gli italiani di Bressanone. Brava nell’asta Letizia Poli (3,30) che ormai gareggia negli intervalli lasciati liberi dai turni di lavoro e Romina Cellini (2,80) alla perenne ricerca di quei tre metri che sono alla sua portata. Joao Neves diventato italiano da pochi giorni con il nuovo nome di Bussotti si è riscaldato per la 4×400 correndo un 400 in 51.94 non lontanissimo dal suo personale. Non male Michele Dini nella stessa gara con 53,13 che sembra aver ripreso interesse all’atletica dopo anni di disaffezione. Più indietro nella preparazione Curzio Pulidori (55.05) e Francesco Peroni (55.23). Stabili sui loro tempi gli ostacolisti Nicholas Tori (1.01.36) ed Eva Guantini (16.43) mentre l’ingegnere aeronautico Enrico Santarpia si destreggia con il martello a 48.68.