Non abbiamo perso tempo. In dodici ore abbiamo fatto tutto: viaggio, gara, ristoro. Persino Alessio Ristori si è ripreso dal consueto stato di devastazione post-gara prima del previsto. L’aria frizzantina di Trento è meglio dei sali. E il Gran Premio Mezzofondo non tradisce le attese. Ultimo atto della prima parte di stagione: tre bianco verdi colgono l’occasione, per salutare con un sorriso una fase agonistica che durava dalla primavera.
Il bello di gettarsi nella mischia. In Toscana, quasi sempre, non è possibile. Atleti forti davanti, atleti forti dietro… come perdere, anche in una sola curva, le motivazioni? Ne son venuti fuori, per i nostri, tre tremila trionfali. Giulia Morelli demolisce il personale addirittura di venti secondi: 9:47.56. Prima volta sotto i dieci minuti e record sociale all’aperto. Una gara, la sua, in cui ha preso man mano confidenza. Passaggio brillante (3:15) al primo kilometro. Nel finale, è andata alla caccia del gruppettino di cinque che decideva la corsa. Facendo anche una “vittima”: la coetanea Mara Ghidini. Una prestigiosa top 5, che ci dice ancor più sul potenziale della nostra atleta.
Non che gli altri due siano stati da meno. L’altro progresso monstre è targato Dario Guidi. Alla seconda uscita sotto i nove minuti fa 8:49.93. Trascinato dall’esaltazione e da un treno di atleti che sembrava fatto per lui. Impressionante vederlo in viso: un misto di concentrazione e rilassatezza fino all’ultimo giro. Sul podio di categoria, oggi Dario si risveglia da settimo allievo dell’anno sulla distanza. Alessio Ristori lotta come un leone nella serie di migliori. Ad un primo terzo di gara coraggioso (2:50) segue una lotta serrata per non cedere le posizioni di rincalzo. L’azione non si spenge, stringendo i denti vengono fuori 8:37.84 ed un discreto 17esimo posto. Eppure la sua condizione aveva vissuto giorni migliori. C’è da chiedersi cosa avrebbe potuto fare se una gara del genere l’avesse trovata a maggio.
Gianmarco Lazzeri