CINQUE VITTORIE AL VECOLI

La pioggia ha voluto abbastanza bene alla settima edizione del Memorial Vecoli organizzata a Pietrasanta dagli atleti in memoria del loro storico allenatore. Una sfuriata al momento dell’inizio del disco ma la pedana è stata subito ripristinata dai solerti organizzatori permettendo a Alessio Mannucci di mettere in carniere la prima vittoria della giornata. Una bella serie per il campione italiano junior che da ora in avanti lancerà l’attrezzo dei grandi. Miglior lancio il secondo con 52,22, a dieci cm. dal personale, ma ancora due prove oltre la fettuccia dei 50 metri, segnale di una stabilità nella condizione che finirà quest’anno con il CDS di Agropoli.
Seconda vittoria ancora nei lanci nel martello cadette. Rachele Mori questa volta si è superata aggiungendo, con m. 54,54,

quindici centimetri al suo PB. Seguita in pedana da tutto lo staff societario ha avuto ragione delle compagne con le quali giornalmente si allena tra le quali anche Sara Menegatti la quale ha lanciato l’attrezzo da 3 kg a 32,94. I margini di progresso palesati da Rachele, che è al primo anno di attività, sono notevoli essendo, per il momento, impostata su tre giri (ma lo faceva anche un certo Vizzoni).

I lanci sembravano terra di conquista per i bianco verdi perché anche il getto del peso è stato appannaggio di Daniela Mosti. La misura, 8,93, è modesta ma l’atleta, che sta modificando l’azione tecnica, sta attraversando un momento di confusione e difficoltà che si spera sarà superato abbastanza presto.
Dal mezzofondo le altre due vittorie. Nei 1000 cadette facile successo di Alessia Guarino con 3’23”18, poco più di 1 secondo dal suo PB che ha preceduto la compagna d’allenamenti Valentina Gussoni che ha chiuso in 3’37”82. La buona condizione di Alessia è confermata dal fatto che, una decina di minuti dopo la gara, sotto la guida di Bruno Celi ha fatto senza problemi una seduta d’allenamento abbastanza impegnativa.

 

Finalmente non più assillato dai problemi alla caviglia e dai viaggi per seguire le lezioni di economia a Parma, Raffaele Poletti ha conquistato con autorità i 1500, partendo decisamente dopo i primi 200 metri per non seguire un ritmo troppo lento. Passaggio ai 400 in 1’06” e agli 800 in 2’11” ha proseguito con buona baldanza chiudendo nel PB di 4’05”84 (aveva 4’09”02) e precedendo avversari di buon nome come Giacomo Verona, Giovanni Boccoli e Alessandro Casella. Un atleta che, dopo le buone gare nel cross, sembrava un po’ smarrito ma sta ritrovando la buona strada.

Il Vecoli vive sui lanci e nel getto del peso buona figura per lo junior Diego Paolini, sconfitto dal modenese Giacomo Drusiani ma autore di un buon lancio di 12,11 che, a nostro avviso, è il suo vero personale con l’attrezzo da kg. 7,260 perché il fantomatico risultato attribuitogli in maggio a Pistoia è stato ottenuto con 6 kg. Sono cose che purtroppo succedono.

Emma Porciatti se n’è andata infuriata senza salire sul podio del giavellotto cadette (in questo deve ancora crescere) per una giuria che dava per buoni anche i lanci arrivati di coda. I suoi questa volta erano stati tutti regolari con una gara in crescita partita da 27,99 e salita progressivamente a 31,19 e poi 35,30 per il definitivo 36,35. Chi riuscirà a convincerla che potrebbe diventare una protagonista nella specialità visto che Foresi ha perso le speranze?
Un bronzo anche per Matteo Crivelli, orfano questa volta dei compagni Fantazzini e Ceccarini, ma ha fatto un bel passo indietro rispetto al PB del mese di luglio. Cinque nulli e un modesto 49,40 nel freddo della sera. Nell’analoga gara femminile, Natalia Novi, nuovo look con la frangetta a barboncino, ha alternato lanci discreti ad altri decisamente modesti e annullati volontariamente. Ha finito quarta con 49,78 sembrando lontana dalla forma pre estiva.

La gara c’era ma lei no, Soukaina Mahboub è rimasta anonima in fondo al gruppo dei 1500 finendo in 5’23”42 vincendo la volata per il quinto posto con Rossella D’Arata che per età avrebbe potuto essere sua madre. Ha avuto la soddisfazione di vincere la sua serie dei 100 il master Alessandro Garofoli ma, nonostante un vento alle spalle di 3,6 m/s, il suo tempo di 12”15 non lo poteva certo soddisfare.

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