DOPO L’ALLUVIONE…

Non era facile prendere la decisione di andare.  Eventi catastrofici come quelli accaduti nella notte tra  il 9 e il 10 settembre 2017, in cui la vita di centinaia di persone viene messa in pericolo e sconvolta, fare sport, partecipare ad eventi agonistici pone ad ognuno delle domande molto intime.

In questa occasione anche noi bianco verdi ci siamo trovati davanti al dubbio se rinunciare o andare e “combattere” sportivamente con tutte le nostre forze, per fare si che la vita riprenda il suo corso, senza dimenticare chi ha subito così tanto ed anzi farlo anche per loro. E così è stato. Agropoli è distante 650 km. da Livorno, ma il cuore è rimasto accanto a chi ancora oggi combatte con il fango e i disastri originati dall’alluvione, ed in particolare vicino a chi in quella notte ha perso i propri cari.

La nostra squadra maschile dopo le fasi di qualificazione regionale aveva ottenuto un punteggio altissimo e si presentava all’appuntamento campano come la squadra da battere.

Qualche infortunio e le più che legittime diverse esigenze di programmazione della stagione agonistica di altri, ci rendevano consci  che non sarebbe stata una passeggiata, e così è stato. Ad una prima giornata di sofferenza che ci ha visti addirittura ultimi in classifica, e che si è chiusa purtroppo con l’infortunio di Fabio Denza terzo frazionista della 4×100,  è seguita una seconda  decisamente positiva che, con l’andare delle gare, ha visto la classifica migliorare costantemente fino al quinto posto finale,  a parità di punteggio con la Virtus Lucca, che ci ha preceduti solo in virtù del maggior numero di vittorie individuali.

Veniamo dunque al dettaglio delle singole gare.

La manifestazione inizia con i 110hs. Il nostro portacolori Fabio Denza pur difendendosi egregiamente non riesce a portare punti nel carniere bianco verde e chiude la sua gara nel tempo 16”34 che non gli garantisce altro che la undicesima piazza. Ricordiamo, per inciso, che la formula della finale prevede 8 punti al primo e poi a scalare fino ad un punto all’ottavo classificato.

 

Poco dopo va in pedana Alessio Mannucci. Il Disco è la sua gara preferita, e si capisce subito come, nonostante sia reduce da una lunga e faticosa stagione agonistica, culminata con la partecipazione ai Campionati Europei della categoria Under 20, il “gigante” allenato dal Prof. Carnevali  sia in ottima condizione. Ottiene una buonissima serie di lanci che culmina con la misura di 51,91 aggiungendo un metro e sessanta centimetri al recente record personale. Seconda piazza per lui dietro ad un irraggiungibile, per ora, Nazzareno Di Marco.

 

Sulla pedana dell’asta nel frattempo è entrato in gara Luca Marsi. Non sarà una giornata semplice per Luca, limitato da un problema ad un tendine di achille e da una condizione fisica non ottimale. Salta con sicurezza i quattro metri, ma poi rinuncia a proseguire la gara, nella consapevolezza che oggi le misure per ottenere i punti sono fuori dalla sua portata.

Sarà poi la volta dei m. 400, con Marco Landi che, reduce da una primavera scoppiettante di risultati ed un’estate molto più difficile, si schiera con l’obiettivo di raggiungere almeno il podio. Una gara  assennata, con un avvio prudente ed un buon finale gli garantiscono la seconda piazza nel tempo di 49”31, ed altri 7 preziosi punti per la squadra.

Nelle gare successive, ovvero m. 1500 e giavellotto, Raffaele Poletti e il già citato Luca Marsi, si difendono con “onore” pur non riuscendo a portare punti alla causa bianco verde. 4’03”04 sarà il crono finale di Raffaele nuovo personale, mentre Luca sempre più dolorante al tendine, dovrà lanciare da fermo, e otterrà 42,57 m.

Un mezzo miracolo lo compie invece nel triplo Andrea Rinaldi, il quale tornato a saltare in questa specialità dopo lungo tempo, centra con 14,31 m., al primo tentativo, cogliendo così un inaspettato quanto graditissimo settimo posto e 2 punti per l’asfittica classifica livornese.

Si difende con onore il giovanissimo Giulio Scoli nella 5 km. di marcia, e si assicura con il suo 24’33”66 il settimo posto e due punti. Non è certo poco per il giovane allievo seguito da Giorgio Favati.

L’ultima gara della giornata è la 4×100, e, come già detto, chiudiamo nel modo peggiore possibile.

L’infortunio a Fabio Denza durante il cambio con Foresi preclude, forse, alla formazione il raggiungimento dell’ottavo posto che avrebbe assicurato un’altro punto. Da notare peraltro le buone prime due frazioni di Tori e Alessandro Bacci, contraddistinte da un cambio quasi perfetto.

Si torna dunque in albergo con il morale basso per un punteggio di prima giornata che non rispecchia certo il valore dei nostri ragazzi, ma con la consapevolezza di poter suonare tutt’altra musica il giorno seguente.

Domenica mattina, sveglia alle 6:30 per tutti, colazione alle 7:00. Alle nove in punto inizia il lancio del martello. Schieriamo due atleti in questa gara e tutti e due si comportano secondo le migliori aspettative. Terzo posto con la misura di 61,53 metri per Eric Fantazzini, e settimo posto con 52 metri e sessantacinque centimetri per Dario Ceccarini, ovvero rispettivamente altri 5 e 2 punti per la nostra classifica. Bene così!

La gara di triplo del giorno prima ha lasciato strascichi. Il “Maestro Jedi” del salto in lungo, così è sopranominato Andrea Rinaldi, è quasi bloccato dal mal di schiena, ma non si arrende. Esegue il primo salto con “l’altra gamba” ovvero la destra, quella “non preferita”, nella speranza di non sentire dolore, ma il risultato è veramente modesto. Allora decide di rischiare e dopo aver conquistato la finale con un salto da 6,59 m., assicura altri 2 punti alla squadra saltando un discreto 6,75 m. e salendo al settimo posto nella classifica finale.

Sono le 10,15 quando scende in pedana Filippo “Pippo” Lari. Non scopro certo niente se dico che è uno dei più grandi talenti che la ns. società abbia mai avuto tra le proprie fila. Oggi rientra in una competizione importante avendo con poche certezze, ha infatti alle spalle solo un paio di gare, ma ultimamente le sensazioni sono buone e il suo allenatore Andrea Lemmi, a bordo pedana, sembra molto fiducioso. Pippo entra a 1,95 e fino a 2,06 inanella 4 salti bei salti vincenti, poi la progressione dice 2,09 e qui la sua gara si conclude. Quarto, un buon piazzamento, ma deve essere solo il punto di partenza, nella speranza che la sorte gli conceda un po’ di tregua. E’ un ragazzo molto educato anche se taciturno, ma non per questo meno amato dai compagni e dai suoi dirigenti. Forza Pippo l’atletica è ancora il tuo sport.

Andrea Bacci si era stirato un flessore poco più di dieci giorni prima, ma stringendo i denti ha voluto assicurare la sua presenza in questa finale, non certo per se stesso, ma nella speranza di aiutare comunque la squadra. Purtroppo si è visto subito come la condizione non lo sorreggesse e il suo 57”77  va archiviato senza ulteriori commenti. Andrea è un atleta giovane e di talento ed avrà ancora moltissime occasioni per farsi apprezzare.

Chi invece è proprio in stato di grazia è Alessio Mannucci. Oggi è di scena nel getto del peso, gara che frequenta raramente. Ma qui conta la squadra e Alessio non si tira certo indietro. Con una serie di lanci incredibile raggiunge non solo la vittoria, ma anche la misura strepitosa di 16,09 metri, ovvero due metri e 30 centimetri meglio di quanto vantasse precedentemente. I compagni sono in estasi, e agli accompagnatori luccicano gli occhi quando Alessio sale sul gradino più alto del podio. Statene certi, di questo atleta sentiremo parlare a lungo in futuro.

Seguono poi gli 800 con un bravissimo e giovanissimo Mauro Giuliano, atleta del 2001 come Giulio Scoli, il quale va a cogliere, in una gara tanto tattica quanto difficile, un bel personale con 1’59”16. Prima volta sotto il muro dei 2 minuti per l’atleta di Abbadia San Salvatore. Il suo bel risultato non basterà a portare punti alla squadra, ma fa vedere di che pasta è fatto questo taciturno ma simpatico ed educatissimo ragazzo.

Controprestazione invece per Marco Landi, che forse ancora affaticato  dal 400 del giorno prima, corre un anonimo 22”41 in quella che, quest’anno, è stata la sua gara migliore ovvero i 200m. Ma Marco non si tira certo indietro, e meno di due ore dopo correrà anche la staffetta 4×400. Così sono i nostri ragazzi, tutti!

E’ ora il momento dei 5000 e per una volta ancora i gemelli Dini tornano a vestire il bianco verde.   Lorenzo e Samuele stanno preparando l’esordio in mezza maratona, e, in questo momento i ritmi veloci di un cinquemila non sono certo graditi ne consueti, ma i due “finanzieri” rispondono presente alla chiamata della società di origine e dunque corrono, cercando di portare quanti più punti possibili. Alla fine saranno secondo Samuele e terzo Lorenzo, altri 13 graditissimi punti.

Il tempo 14’33” e qualche decimo per entrambi (manco a dirlo), rappresenta poco più di un buon allenamento per questi due talenti purissimi, ma l’Atletica Livorno ringrazia.

 

Rimane ora da correre solo la 4×400. La società del Presidente Marco Marzi chiede al multiplista Andrea Foresi un sacrificio, e dopo averlo schierato nella sfortunata 4×100, lo allinea anche alla partenza della staffetta del miglio. Andrea corre con criterio e chiude la sua frazione molto bene (anche se lui non sarà contento, ma è un perfezionista). Parte poi Giacomo Bianchini, e il viareggino, con un distribuzione da manuale, fa registrare un ottimo parziale di 49”9, prima di lasciare il testimone ad Alessandro Bacci. Alessandro, dopo un fermo agonistico di alcuni mesi torna a correre per difendere gli amatissimi colori bianco verdi. Una frazione da 50”50 la sua, contraddistinta da un grande recupero sugli avversari. A questo punto il testimone passa nelle mani di Landi, che con ottimo senso tattico, difende con successo la seconda posizione dagli attacchi della Virtus Lucca. Più che dignitoso il tempo finale di 3’22”01.

 

La classifica combinata delle due serie ci vedrà poi al sesto posto totale, il che vuol dire altri 3 punti.

E’ dunque arrivato il momento delle classifiche finali. Siamo consapevoli di aver recuperato rispetto al primo giorno, ma non sappiamo ancora quanto. Poi dopo la lettura da parte dello speaker che sancisce il quinto posto (ma a noi piace considerarlo quarto a pari merito), si riparte verso casa,  con la certezza di aver espresso ancora una volta, fino in fondo, i nostri valori e non solo quelli sportivi.

Un ringraziamento va agli accompagnatori, ed in particolare ai tecnici Mario Poropat e Andrea Lemmi  ed al dirigente Lucio Sangiacomo.

 

W l’Atletica Livorno

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