UNDER 23 BIANCO VERDI OLTRE LE PIU’ OTTIMISTICHE PREVISIONI

Dopo diversi anni si è tornati a disputare i CdS U23 con la vera formula coinvolgente l’intera squadra e non solo coloro presenti ai Campionati Italiani. La somma dei migliori risultati ottenuti nelle diverse gare fino al 31 luglio, sommati, hanno dato un risultato che ha classificato la nostra squadra maschile alle finali nazionali delle prime dodici Società italiane. Purtroppo la nostra squadra femminile, dopo grandi risultati e, soprattutto, grande impegno da parte delle ragazze per coprire tutte le gare possibili, non si è classificata per poco e quindi onore a loro che ci hanno provato fino in fondo.

A Pavia nei giorni 22 e 23 di Settembre si è disputata la finale nazionale dove i nostri ragazzi sono stati ammessi come ultima formazione e ne sono usciti al nono posto su tredici, si perchè la Fidal, dopo ricorso di una società, l’ha dovuta ammettere. Questo ha modificato non di poco lo svolgimento delle gare, specie le corse disputate a serie dove, invece di due serie, se ne sono dovute disputare tre con 4-4-5- atleti per serie; ciò ha comportato che qualcuno si sia trovato in una serie diversa da un avversario diretto che, nello scontro frontale, forse, avrebbe cambiato l’esito e il risultato. Negli 800 si è corsa un’unica serie con tredici atleti alla partenza in linea con problemi anche in riunione tecnica dove si è dovuto far capire che le serie, in una gara veloce come gli 800, sarebbe stato un assurdo in quanto, spesso, si hanno gare tattiche e quindi diverse tra loro.

Torniamo alla buona posizione finale della nostra squadra che ha dimostrato compattezza, impegno, affiatamento, senso di appartenenza da parte di tutti che, omogeneamente si sono sostenuti, incitati e aiutati. Bravi, bravi aldilà dei risultati individuali ottenuti che, ovviamente, sono stati molto buoni in quanto, sommati tra loro, hanno dato il punteggio finale che ha permesso questo buon comportamento. I ragazzi hanno avuto modo di conoscersi meglio, di stare insieme, di approfondire l’amicizia, condizioni che, solo con questa formula, possono essere esaltate e loro lo hanno saputo fare. Mancato un po di folklore che si vede in occasione delle finali assolute, ma c’è tempo per rimediare, se la federazione manterrà questa formula.

Pavia è stata una bella trasferta, tempo ottimo per fare atletica, pista e pedane buone, organizzazione discreta e logistica (grazie Claudio) ottima.

Individualmente il punteggio maggiore è stato portato da Alessio Mannucci con 25 punti (1° nel disco con 53.62 mt. e 2° nel peso mt. 15,42) posizioni ottenute conducendo due buone gare con misure, sul finire della stagione, di buon livello, soprattutto è stato trainante per gli altri.

Da ringraziare Andrea Foresi che ha rinunciato all’asta in favore di Di Napoli in quanto dovevamo raggiungere almeno i nove risultati junior previsti dal regolamento per essere classificati. Federico ha fatta la sua onorevole gara anche se, visti gli allenamenti, avrebbe potuto fare di più ma l’emozione da titolare gli ha giocato un brutto scherzo con il rischio di zero punti perché, la misura di entrata (3.40), l’ha ottenuta al terzo tentativo completando la gara a 3.60 , la misura superiore (3.80) anche se fatta, a parte che sarebbe stato il suo pb, non cambiava la classifica ed il punteggio di 4 p.

Foresi ha quindi fatto l’ultima frazione della 4×100 correndo molto bene, anche se il cambio con Del Corona è stato quello un pochino pasticciato, mentre gli altri sono andati molto bene.

I punteggi scartati (18 su 20 gare) sono stati quelli di  Poggianti nei 100 dove ha fatto la sua gara con impegno e con il risultato che al momento è stato più che apprezzabile 11″66 con tre punti; l’altro quello di Spadoni negli 800 dove ha preso due punti, ci torno dopo.

Nei lanci da evidenziare, dopo Mannucci, il pb di Martiniano che avvicina nel giavellotto i 55 mt (54.43) con un crescendo di lancio in lancio che ha portato Poropat dalla prostrazione (primo lancio a 37.33) alla felicità, un buon 10 punti conquistati. Fantazzini che, nella sua città natia, di fronte a nonni e parenti, si emoziona e dopo due nulli iniziali, anche per lui il rischio degli zero punti era molto vicino, ha fatto il terzo lancio di qualificazione a tre giri e poi si è un po’ sciolto facendo un 58.38 mt. che lo classificava al secondo posto con ottimi dodici punti.

Nei salti, Andrea Rinaldi come, convenuto, faceva un primo (e unico) salto a mt.13.85 controllando poi la gara (7 p.), se ci fosse stato bisogno avrebbe saltato ancora ma dato che non sarebbe cambiato molto si è risparmiato per la domenica, dovendo fare il lungo in seconda giornata (!!??). In questa gara non si esprimeva al meglio perché stanco ma, come dice il suo coach Favoriti, bisogna che si alleni con più costanza per avere minori cali come in questo caso. Una buona stagione per lui che, proprio per questo, si è sentito un po’ deluso da questa gara dove ha fatto solo 6.85 mt. ma con buoni nove punti. Nell’alto era schierato Signorini, vuoi per avere un risultato junior, vuoi perché, al momento, dobbiamo avere fiducia che arrivi un altista degno della tradizione e dei nomi di questa specialità in colore bianco-verde. Anche lui avrebbe potuto fare un po’ di più, ma la progressione assoluta ancora la mal digerisce, e con un buon secondo tentativo a 1,80, fallito di un soffio, finisce la gara con la misura di 1.70 e 4,5 punti.

Nella velocità, detto di Poggianti, restano i risultati di Bianchini che nei 400 ottiene un buon 49″36 e 8 punti e nei 200, il giorno dopo, con un leggero disturbo di stomaco, non riesce a fare meglio di 22″99 (5 p) però si riscatta in una 4×400 tutta Junior. A proposito di staffette riprendiamo la 4×100 conclusa in 44″37 e 4 punti, detto di Foresi, veniamo alle altre tre frazioni: parte Poggianti e fa la sua parte con buon cambio con Signorini che riprende qualche metro cosi come Del Corona, dopo un cambio fluido con Marzio, riprende anche lui qualche metro che viene perso nel cambio finale dove Foresi si è dovuto girare rallentando leggermente. Nella 4×400, detto delle buona frazione di Bianchini veniamo agli altri: parte – un po’ piano – Di Napoli che, pur riguadagnando qualcosa nel finale, porta il cambio a Del Corona che, con una buona frazione, contiene il distacco e recupera qualcosa come fa Signorini che porta il testimone a Bianchini che chiude in 3’36″59, un solo punto ma non scartabile perché nono risultato junior.

Negli ostacoli prove più che dignitose di Del Corona, che corre la gara con gli hs a 1,06 in 16″16 e 4 punti e di Di Napoli che, comportandosi secondo i ritmi provati poche volte, chiude in 1’00″88 ma guadagnando posizioni e portando alla squadra ben 6 punti..

Mezzofondo con l’altro pb della spedizione a cura di Spadoni che nei 1500 fa una gara accorta ma non remissiva, anzi, tutt’altro, dopo aver tenuto un buon ritmo per i primi 1200 metri sferra una progressione agli ultimi trecento e poi uno sprint agli ultimi cento che, oltre al record in 4’03″49 lo colloca nelle buona posizione di ottavo e sono altri 6 punti. Corre gli 800 il giorno dopo ma non riesce ad entrare in gara vuoi per lo sforzo del giorno prima, vuoi per la partenza in linea e vuoi perché, rimasto un po’ nelle retrovie nel primo giro, dura fatica a risalire nel gruppo, finisce con 1’59″29. Poletti nei 5000 corre bene e deciso i primi tremila, poi comincia ad accusare uno dei dolori che quest’anno lo hanno afflitto e inizia a calare di ritmo ma non molla perché capisce il gioco di squadra e chiude in 15’45″66 in nona posizione. Una ottima prestazione, come grinta, convinzione e tempo la ottiene Alessio Ristori (9’46″95) che alla sua prima esperienza nelle siepi, una gara mai fatta e preparata in pochi giorni, dimostra che può fare molto di più ed anche bene, ha corso con attenzione, non si è fatto intimorire, ha mantenuto alto il ritmo a centro gruppo affiancando e superando piano piano i compagni di corsa ottenendo per la squadra dei bei nove punti.

Nella marcia un ormai maturo Fabio Barattini controlla bene, cala un po’ il ritmo a centro gara, ma mantiene bene la posizione conquistata e con un discreto 22’09″13 porta ben 10 punti alla squadra che, ripeto, si è comportata ben oltre le previsioni.

Al prossimo anno, grazie a tutti e speriamo insieme alle “bimbe”.

 

Fabio Canaccini

 

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