Era già successo a Rachele e a Mauro di esordire in maglia azzurra con il record personale e anche Giulio Scoli non è voluto essere da meno. Il diciottenne marciatore allenato da Giorgio Favati ha gestito bene la sua 10 km. a Podebrady ed ha terminato la sua gara abbassando di 9 secondi il suo personale sulla distanza che era stato di 46’49” sul finire del 2018 a Pescara.
Partito abbastanza allegro con un 4’24” al primo km. trascinato dalla pancia del gruppo (era 17esimo) si è andato stabilizzando tra 4’36” e 4’47” al km. e guadagnando una posizione alla fine della gara dando il suo contributo al trio di marciatori azzurri (c’era anche il fiorentino Cosi e il bergamasco Meli) per la conquista dell’argento a squadre dietro la compagine francese e davanti ai cechi, agli slovacchi, ungheresi, irlandesi e lituani, Un segno di maturità per un atleta estremamente serio e concentrato su quello che sta costruendo. Un’esperienza importante che ci regala un marciatore più che mai determinato e pronto per nuovi e più importati traguardi grazie anche all’oculatezza con la quale è condotto dal suo giovane coach. Ora occhi al 28 aprile a Roma dove potrà ritoccare anche il personale su pista in occasione del CDS tra le società del centro Italia.
B.G.