La giornata della Finale del Gran Prix Fidaltoscanaestate, rimandata per l’allerta meteo, ha finalmente chiuso la stagione agonistica del settore assoluto al Renato Martelli. Tante rinunce da atleti non disponibili a continuare per altri 15 giorni e addirittura già alle prese con le fatiche della preparazione invernale. I nostri giovani non sono stati tutti di quest’avviso ed hanno gareggiato con spirito combattivo tanto da stabiline non pochi primati personali.
Si è incominciato già dai due velocisti in campo nei 200, dove l’allievo Giacomo Luppichini, approfittando anche del fatto che, stranamente, il vento non era contrario come al solito, ha portato il suo PB a 24”05 e il non più giovanissimo master Alessandro Garofoli lo ha portato a 24”76.
Due importanti personali anche negli 800 ottenuti da due giovani che tirano la carretta da inizio stagione e stanno cercando di diventare protagonisti nel mezzofondo veloce. Ottimo il 1’57”66 di Diego Vernaccini che si mangia però le mani per quei 16 centesimi di troppo che gli hanno impedito d’ottenere subito il minimo per i Campionati Italiani Indoor sulla distanza. Egualmente importante anche il 1’58”52 di Matteo Barlantini che può avere la palma dell’atleta più sorprendente dell’anno. Gabriele Spadoni, che probabilmente risente più di tutti di una stagione agonistica lunghissima iniziata con il cross nel dicembre ’18, ha corso in 2’02”17 e Gabriel Carli continua a vincere le serie minori ma il suo 2’04”19 non lo soddisfa per niente.
Dario Guidi si è ben battuto nei 3000 ma il suo 9”04”71 indica che era in riserva di benzina. Gabriele Servolini che sente odor di campestre, dove è stato protagonista, rientra sulla distanza con un 9’47”64 e si rivede dopo il lungo stop per infortunio il triatleta Andrea Borgianni con 10’21”95.
L’estroso Federico Di Napoli sperava di saltare i 4 metri ma i suoi tentativi sono stati vani e si è dovuto accontentare di 3,80 mentre l’allievo Jacopo Naele Fiorini poteva festeggiare il suo miglioramento di 20 cm. con il nuovo personale a m.3,50.
Altra prestazione di rilievo per il saltatore in lungo Andrea Rinaldi (7,33) nella sua migliore stagione agonistica nella quale ha provato a stabilire la miglior prestazione sociale di tutti i tempi fallendola per un solo cm. Di nuovo sopra i 7 metri (7,05) Jacopo Quarratesi ma le sue aspettative, dopo l’exploit di fine 2018, erano ben maggiori. Nella norma i salti di Riccardo Ciucci (5,84) e quelli di Federico Biondi (5,42) che ha fatto arrabbiare, e non poco, il suo coach Favoriti per il rifiuto di fare il titolare nella squadra di Bergamo per non rinunciare alla sua festa di compleanno.
Bravo il silenzioso gigante Diego Paolini che, nell’ultima occasione dell’anno, ha stabilito il suo nuovo vero primato personale nel peso con m. 12,95 e anche l’ex cucciolo, che sta mettendo fisico, Simone Bientinesi che ha esordito con il martello dei grandi lanciato a m. 34,61.
Giulio Scoli, in piena preparazione per la 20 km. di Grottammare, ha marciato bene e con linearità senza alcun aiuto concludendo i 5 km. di marcia in 22’04”49 mentre Giacomo Guglielmi (24’59”52) si è limitato a fare presenza per mettere il timbro sulla vittoria di specialità nel Gran Prix.
Passando alle donne si è apprezzata la vittoria nei 200 di Chanda Bottino in 25’66 in una gara fermata e rimandata per le tante assenze che hanno costretto la segreteria Sigma a rifare la composizione delle serie quando le atlete erano già sui blocchi. Esordio negli 800 della nuova allieva Giulia Santucci salita sul podio come seconda con 2’39”55 e poi Matilde Minuti che la segue nella classifica con 2’43”13.
Gara valida per il titolo toscano allieve per le astiste e sul podio come seconda è andata Giulia Chelini (2,90) seguita da Vittoria Favilla (2,80 personale eguagliato) e da Chiara De Lorenzis (2,60) che faticosamente si riporta in carreggiata dopo l’intervento al ginocchio.
Quattro le saltatrici in lungo in pedana che hanno occupato i posti dal secondo al quinto. La migliore è sempre la capitana Ilaria Cariello con 5,43 nel migliore di 2 salti buoni che ha preceduto nell’ordine Valentina Arcamoni (5,24) nell’ultima apparizione in maglia bianco verde, Giorgia Cerretini (5,21) e Melissa Becherini (4,97).
Si rivede nella pedana del martello dopo tempo immemorabile Ilaria Sangiacomo (37,19) e nel giavellotto mette il suo timbro sulla vittoria Pollyana Gurrieri (34,76). Si finisce in bellezza con la marciatrice Martina Quartararo anche lei in preparazione per gli italiani di fine ottobre e che dimostra una condizione invidiabile stampando il nuovo personale sui 5000 con 26’06”62.
B.G.