Gran Prix di Cross secondo atto come da copione a Castello, periferia fiorentina, che è un punto fisso del circuito da anni, anche se il percorso è cambiato spesso. Presenti sempre gli ulivi e questa volta un atmosfera primaverile che ha però provocato il fango nascosto in ogni curva con derapate e cadute in serie. Ne sa qualcosa il cadetto Andrea Neri che, attaccato come una sanguisuga al gruppo di testa, alla prima curva secca in discesa finisce per le terre e consuma energie per riprendere e pagare poi sul finale. Ottimo, comunque, il suo risultato, sesto tra i cadetti, che lo proietta come atleta interessante per il suo futuro da allievo nel 2020.
Grande era l’attesa per il rientro in competizione su un cross di 4 km. per Giulia Morelli dopo 8 mesi di cure ad un piede infortunato nell’unica gara in pista del 2019 e l’esordio è stato estremamente positivo. Hodan Mohamed Mohamud, nonostante i suoi 43 anni, è sempre la regina del cross toscano ma la bianco verde è forse l’unica che, acquisendo una nuova abitudine alle gare, possa insidiare il suo regno. In gara si è vista la paura di farsi di nuovo male, ma la sua condizione non può che crescere e il suo secondo posto attuale non è stato mai messo in discussione da atlete importanti come la giovanissima Stettino e le varie Bortolotti, Giachi, Canuto e Cipollini.
E’ mancata la Bottoni che, avendo avuto un problemino muscolare in settimana, non ha voluto rovinare un inizio di stagione che per lei può essere importante, e il suo posto, ottava, è stato preso dalla compagna Diletta Signori. Anche la simpatica atleta di Paolo Angioni era rimasta ferma per tutta la stagione agonistica 2019 su pista per problemi vari ed ora, con la sua corsa leggera, inizia a raccogliere buoni frutti. Veronica Cai, da Bientina, finisce 30esima e quinta tra le junior, facendo suo il duello con la compagna di squadra Matilde Minuti, 32esima e ottava tra le allieve, mentre la viareggina Giulia Santucci, poco abituata al cross, non riesce a portare a termine la sua gara.
Ci si aspettava una buona prova di Dario Guidi, che a Fossone era risultato il migliore dei nostri, ma la sua ultima gara da junior non è stata fortunata. Partito baldanzoso tra i primi è poi precipitato a centro gruppo dopo dei fuori pista per scivolate in curva. Si è dovuto anche fermare per controllare un polpaccio sanguinante ed ha poi continuato in riserva solo per non uscire completamente dalla classifica futura degli under 23.
Il migliore dei bianco verdi è quindi stato Gabriele Servolini, allievo di Francesco Mottola, arrivato 19esimo e che vestiva per l’ultima volta la maglia bianco verde essendo scaduto il contratto con il CGC Viareggio che ha chiuso definitivamente l’attività. Un peccato perché il ragazzo ha buone doti e dal prossimo anno gareggerà per l’Atletica Camaiore. Il migliore tra gli autoctoni è stato Gabriele Spadoni, 22esimo, che non ha la stessa condizione di un anno fa di questi tempi ma è sempre competitivo anche se, quando i km. da percorrere saranno tanti di più teme di andare in crisi.
Detto di Guidi, arrivato 29esimo, ci sono molto vicini Augusto Casella, anche lui alla sua ultima gara da allievo, arrivato un paio di posti avanti a Diego Vernaccini (31° il primo, 33° il secondo) ma, mentre il primo non è sembrato soddisfatto tanto da non andare alla premiazione, il secondo lo era per avere questa volta concluso la fatica non riuscita a Fossone. Nicola Ruffini, 39°, sembra aver dimenticato i guai che lo avevano frenato nella stagione in pista e la condizione di Fabio Mignani (49°) e Dario Santambrogio (65°) è in risalita dopo i ritiri nella prima prova. Non ce l’ha fatta a finire l’ottocentista Mattia Barlantini, occhiali da intellettuale che, finito quattro volte a pelle di leone in altrettante curve, ha detto prudentemente basta!
B.G.