MOMENTI DI GLORIA

Presso il Palasport di Ancona si sono svolti nel terzo w.e. (15 e 16) di Febbraio i Campionati Italiani indoor under 18. Per i colori biancoverdi è stata una edizione memorabile, due giorni di prestazioni entusiasmanti e successi cristallini. Ad aprire le danze sabato mattina poco dopo le 11:00 è Gabriele Mori. Il giovane sprint è reduce dalle vittorie nei campionati toscani sia assoluto che allievi, gare coronate da tempi di tutto rispetto, con un sostanzioso progresso rispetto all’anno precedente, il suo 7”01 è infatti il sesto tempo di iscrizione tra gli atleti in gara. Ma Gabriele è venuto per fare di più, e così mette da parte la sua “famosa” ansia, sfoderando subito una prestazione molto autoritaria con cui vince agilmente in 7”08 la batteria, quarto tempo in totale. Un’ora e mezzo, dopo scende per la prima volta sotto i 7”00 (6”99 il suo tempo), domina la prima semifinale e se ne va “tranquillo” in albergo a ricaricare la batterie. Nel frattempo e sono già le 14:30 esordisce sulla giro che uccide (stavolta il doppio giro dato che siamo la coperto e la pista è di duecento metri) la giovanissima Giulia Bonomo.

Gara ben gestita la sua (forse un avvio un poco prudente) con chiusura nel tempo di 1’02”16 e la sensazione di poter fare molto di più. Dopo Giulia è il momento di Tommaso Boninti, Tommy per gli amici, e di Andrea Franchini (Franco per i suoi sodali). Tommy è il logico favorito di questa gara, ma “stranamente” questo fatto gli ha causato molta apprensione e prima della gara lo si nota meno tranquillo del solito. Ma quando lo start preme il grilletto tutto rientra nella normalità, 23”50 il passaggio a metà gara per poi rilassarsi in un secondo giro quasi in allungo, con chiusura in un comodo 50”80 che gli darà la sesta corsia nella finale di domani. Tommaso ha cercato di spendere meno possibile, nella consapevolezza che il giorno dopo in finale, si dovrà correre forte contro l’avversario di sempre, il ligure Marco Zunino. Per Andrea Franchini essere qui è già una grossa vittoria, perché poco più di un mese fa urlava il suo dolore e la sua rabbia per un infortunio, l’ennesimo, patito sugli ostacoli, che ha comportato quattro settimane di stop completo. Corre la sua batteria con prudenza, ascoltando le reazioni del proprio fisico e chiude comunque in un discreto 53”34. Andrea sa che domani c’è la staffetta 4×200 e prende con serenità questo risultato, concentrandosi immediatamente sul nuovo obiettivo. Le emozioni si susseguono e subito dopo, sono le 15:30, è il momento della marcia femminile. Noi ne schieriamo tre e tutte nella serie migliore, Giada Traina, Martina Quartararo e Valentina Piserini. Pronti via e sembra che le cose si dispongano male per le nostre. La serie è molto affollata con 15 partenti e le giovani biancoverdi rimangono leggermente attardate. Ma bastano un paio di giri per capire che non ce n’è per nessuna. Infatti Giada Traina è già risalita al primo posto e senza esitazione alcuna, impone un ritmo costante tale che una ad una le altre cedono inevitabilmente. A quel punto Giada soffre per un paio di giri, rallentando leggermente il ritmo e perdendo quella solidità tecnica che la contraddistingue da sempre facendo di lei una grande speranza della marcia italiana, ma è solo un attimo un paio di giri, per poi chiudere nettamente prima, con ritrovata sicurezza anche tecnica, in 14’28”02. Giada demolisce così, abbassandolo di 14 secondi il precedente record toscano, detenuto dal 2014 da Giada Ciabini e vince il terzo titolo italiano consecutivo, il primo nella categoria under 18. Dietro di lei, Martina Quartararo con un finale strepitoso si è portata in terza posizione, facendo a pezzi il proprio personale (e alcune incertezze che talvolta l’hanno posseduta) e chiudendo con l’ottimo tempo di 14’46”35. Molto bene anche Valentina Piserini che conquista il 15° posto con un buonissimo 16’09”49. Il giovane tecnico del marcia Giorgio Favati ha di che essere soddisfatto. Nel frattempo sulla pedana del salto in lunga è scesa un’altra talentuosissima ragazza biancoverde ovvero Lara Biagi. La giovane allieva di Massimo Favoriti, anche lei al primo anno nella categoria, non impiega molto a far capire di non essere venuta ad Ancona per fare la comprimaria, e con il primo salto a 5,87m. stabilisce il nuovo record di società under 18.

Dopo questo exploit riemergono alcune piccole insicurezze che le condizionano la rincorsa causando dei nulli e/o degli stacchi anticipati, ma il terzo gradino del podio e conseguentemente la medaglia di bronzo sono ormai suoi e Lara uscirà di pedana felice così come il suo tecnico. Ma se Massimo Favoriti può ora rilassarsi per l’ennesimo successo dei suoi atleti, nel frattempo la tensione sugli spalti raggiunge l’acme. Sono le 18:25 e dietro i blocchi sono schierati i finalisti dei m. 60. In quarta corsia l’agile figura di Gabriele Mori in mezzo ai migliori sprinter delle generazioni 2003 e 2004. Allo sparo Gabriele va via sicuro e leggero (qualcuno dei suoi competitors mostra già strutture molto più muscolate) e con una bella accelerazione ed una buona fase lanciata si va a conquistare il terzo posto e il meritatissimo bronzo, abbassando ulteriormente il fresco r.p., sigla così un 6”97 che non ha uguali nei 70 anni di storia biancoverde. Grande esultanza in tribuna, ma per Gabriele non finisce qui, lui si sta già sintonizzando sulla staffetta del giorno dopo. Si chiude invece la prima giornata e si torna in albergo. Domenica mattina ore 10:00 batterie dei 60hs, il nostro rappresentate è Nicholas Ugati. Dotato di una buonissima tecnica di passaggio e di una struttura fisica veramente invidiabile, Nicholas (Ugo per gli amici) ha nella velocità di base, al momento, il suo punto debole. Corre in quarta batteria e purtoppo non reagisce benissimo allo sparo. Chiude la sua gara in 8”71, pochi centesimi sopra il suo r.p. ma non centra l’agognata semifinale per un decimo. Prestazione sicuramente accettabile, ma “Ugo” può fare sicuramente meglio e lo sa, lo aspettiamo sulla distanza a lui più consona dei 110, certi che se si allena con costanza, i margini sono enormi. Alle 10:30 torna in pedana Lara Biagi per la gara del triplo.

Lara non ama particolarmente questa specialità, ma ha recentemente conseguito un’ottima prestazione atterrando a 11, 71m. e dunque vale la pena di provarci. Si vede però da subito che, almeno nervosamente, qualcosa non gira al massimo e dopo un salto completamente sbagliato e un nullo, rimane una sola prova per centrare la finale. Con il terzo salto atterra a 11,25m. che in quel momento le assicurerebbe l’ottava posizione e dunque altre tre chance, ma poco dopo un’atleta attera a 11,47 relegandola al nono posto. Poco male, questa è una ragazza di grandi capacità, come ha già dimostrato anche nella categoria cadette, e sicuramente potrà in futuro dire cose importanti anche nel triplo. Batterie dei m. 200 un biancoverde ai blocchi si tratta di Federico Garofoli. Federico ha optato per la distanza piana, perché ha avuto un inverno fisicamente molto travagliato e non si sente a posto con la tecnica di passaggio dell’ostacolo. Corre in 23”30 a soli 2 decimi dal proprio personale outdoor, classificandosi 17° nel totale dei 29 partenti di cui ben 6 squalificati per invasione di corsia, dando ampia rassicurazione sulle proprie condizioni in vista della staffetta 4x200m. che si correrà nel tardo pomeriggio. Nella pedana del salto con l’asta, nel frattempo, in una competizione che ha visto schierate ben 25 atlete, cercano gloria Giulia Chelini e Vittoria Favilla. Sicuramente il risultato non le soddisferà appieno, dal momento che chiuderanno con 2,70 la prima e 2,90 la seconda, ma basta rivolgere il pensiero al fatto che si tratta di un campionato Italiano e dunque che si fa parte di una élite, per cambiare le prospettive. La stagione è comunque solo all’inizio e con l’arrivo della primavera, ci sarà modo per il bravissimo tecnico Giacomo Giusti di farle progredire ulteriormente. Ore 14.15 sono schierati dietro ai blocchi gli atleti dei m. 400. Boninti è in sesta corsia, avendo all’interno Zunino. La strategia di gara concordata con il proprio tecnico, cioè con me, è chiara, partire decisi per andare alla “corda” davanti a tutti e imporre il proprio ritmo. Tommy parte abbastanza forte, e lo stesso fa il suo avversario che prova ad attaccarlo in salita all’ingresso della prima curva. Zunino si avvicina notevolmente, ma il biancoverde non si fa sorprendere e sfrutta l’uscita di curva in discesa per allungare e portarsi nettamente davanti al passaggio dei m. 200, che avviene, come preventivato in 23”30.

Lo speaker della manifestazione ipotizza un crollo di Tommaso nei secondi m. 200, ma il biancoverde è rilassato e chiude la gara con il tempo di 48”54 terza prestazione all-time in Italia nella categoria under 18. I tecnici federali in tribuna si stropicciano gli occhi soddisfatti, io sono quasi stremato e sicuramente molto più stanco di Tommy. Ma le gare non finiscono certo qui. Ci sono ancora il salto triplo, i m. 1500 e per finire la staffetta 4×200. Nel salto triplo il nostro rappresentante è Riccardo Ciucci. L’allievo di Massimo Favoriti è atterrato recentemente a 13.25m. conquistando così il passaporto per questi campionati, e dopo un nullo iniziale salta in successione a 12,75m. e a 12,72. Sicuramente Riccardo si aspettava qualche cm. in più, ma l’esperienza è stata comunque importante e se la ritroverà nel suo bagaglio nelle prossime occasioni. Nei m. 1500 si corrono due serie. Giorgio Gori è nella seconda, quella degli atleti con i migliori accrediti. L’atleta di Saverio Marconi, che lo guarda dagli spalti, si difende bene, chiude la sua gara nel tempo di 4’13”82, a soli 3 secondi dal personale corso all’aperto, per una classifica finale che lo vede al 10° posto. Anche per lui una buona esperienza in vista della stagione all’aperto. Siamo a fine manifestazione, gli spalti iniziano un pochino a svuotarsi, ma rimangono comunque molte persone, in particolare tecnici e genitori, per seguire la gara delle staffette, che è anche un confronto tra società sportive. Noi abbiamo la 4×200 allievi.

E’ una formazione molto competitiva, formata per tre quarti da quella che lo scorso anno giunse terza nel tempo di 1’32”53. Rispetto a quella dello scorso anno Andrea Franchini ha preso il posto di Daniele Colombo, ancora ai box per l’intervento di menisco ma in sicura ripresa. Sono molto fiducioso perché in un anno questi ragazzi sono cresciuti enormemente da un punto di vista sia agonistico che tecnico. Come direbbe un famoso allenatore della pallavolo ora hanno l’occhio della tigre. Ho deciso di schierare in prima Federico Garofoli che mi ha dato la sua disponibilità, in seconda Andrea Franchini, in terza Gabriele Mori e a chiudere Tommaso Boninti. So che le altre formazioni hanno messo in prima l’atleta più accreditato, in particolare le Fiamme Gialle Simoni, per potersi piazzare davanti e menare le danze nelle altre tre frazioni, ma io faccio molto affidamento sulla grinta dei miei, e la gara mi darà ragione. Dunque Federico parte bene e passa il testimone in seconda posizione ad Andrea, che al momento del rientro si vede sfilare dall’interno il rappresentante delle Fiamme Oro, ma non demorde e lo tallona tenendolo a portata di tiro, nel frattempo ci avviciniamo anche ai primi. Terzo frazionista Gabriele Mori, il quale evitato abilmente un avversario che gli taglia la strada, si lancia con una progressione entusiasmante e dopo aver “spento” la Fiamma Oro davanti a se nei primi 100m., mette nel miro anche il primo ovvero il rappresentante delle Fiamme Gialle Simoni, e sul rettilineo di arrivo lo supera nettamente, dando il testimone in prima posizione a Boninti. Lo speaker si esalta per l’azione del livornese e le tribune, ancora piene dei genitori e tecnici impazziscono, spingendo Tommaso ad una frazione clamorosa corsa in 21”4, e a coronare il tutto con un titolo italiano super meritato nonché con la nuova miglior prestazione italiana di categoria al time per club, che migliora, nel tempo di 1’30”33, la precedente (1’30”40) appartenuta all’Atletica Bergamo 1959 per ben 28 anni.
Ora capite perché ho intitolato questo resoconto “MOMENTI DI GLORIA”.

FOTO FIDAL/MUTI

FOTO BONANNI-FOTO4GO

FOTO CHIARA MONTESANO/TRACKARENA

Giuseppe Pucini

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