Al primo lancio delle qualificazioni aveva migliorato la già sua miglior prestazione italiana allieve del lancio del martello da kg. 4 e in finale ha fatto suo anche il primato italiano junior che resisteva da quindici anni. Rachele Mori ha espresso il meglio di se nell’occasione più importante dell’anno. Con il suo primo lancio di m. 64,58 entrava nelle grazie dei commentatori, rimasti stupiti dell’enorme passo in avanti della lanciatrice di martello dell’Atletica Livorno. Rachele, in splendida condizione allungava ancora nel secondo tentativo a m. 65,03 e a dimostrazione che non era stato un caso anche il terzo lancio di 64,59 era oltre il vecchio record. L’intervallo tra i lanci di qualificazione e la finale raffreddavano la sua verve, ma il sesto e ultimo, fuori settore di poco, sarebbe stato allo stesso livello dei primi tre. Congratulazioni anche per la medaglia d’argento ottenuto in un contesto importante e congratulazioni al coach Riccardo Ceccarini, che la segue quotidianamente, e che ora potrà andare tranquillamente in ferie ad obiettivo raggiunto.
Alessio Mannucci sperava di concludere la sua ultima stagione da under 23 con una ennesima medaglia nel lancio del disco, ma non aveva fatto i conti con i progressi dell’outsider friulano Saccomani che gli rompeva le uova nel paniere. Quarto posto per Alessio con 56,02 una misura ormai consueta per lui in questo anno non fortunato. Deluso si presentava in pedana del getto del peso e lanciando quasi di malavoglia non si qualificava per la finale arrivando undicesimo con m. 15,39.
Anche Joao Neves Bussotti sperava in qualcosa di meglio dalla sua gara sugli 800. Nei due test in Svizzera aveva dimostrato di aver ripreso una condizione accettabile, in batteria aveva vinto abbastanza agevolmente in 1’49”60 ma in finale si è un po’ piantato. 1’48”79 il suo tempo finale era buono ma sufficiente solo per il primo posto ai piedi del podio. Coach Saverio è comunque soddisfatto per aver ritrovato un atleta dopo due anni di tribolazioni.
Facce lunghe tra i lunghisti di Massimo Favoriti. Era per tutti una gara difficile per le raffiche di vento incostante nella forza e nella direzione. Entrambi fuori dalla finale per una inezia e lontani dai loro massimo stagionali. Nono Jacopo Quarratesi con un miglior salto di 6,99 e decimo Andrea Rinaldi atterrato a m. 6,96. Andrà meglio, almeno per Jacopo, nel campionato riservato agli junior.
Si è fatto festa con le staffette, dove la 4×100 composta da Colombo, Boninti, Garofoli e Mori, giungendo seconda nella prima serie e settima assoluta, ha ancora migliorato il primato toscano abbassandolo a 41”93. Il primato italiano è a portata di mano ma non deve diventare un assillo. Non male anche la formazione femminile con Guarducci, Bottino, Morreale e Buselli che con il suo terzo posto nella prima serie in 47”95 (ennesima prestazione dell’anno sotto i 48”0) si classificava nona assoluta contribuendo alla classifica per il CDS. Ottimo il lavoro di Giuseppe Pucini in un settore non facile da gestire.
Tommaso Boninti ha fatto buona esperienza nei 400 correndo almeno per 300 metri con i migliori e finendo in 49”38, mentre sfortunata Marta Giaele Giovannini costretta a non presentarsi alla partenza della seconda giornata per il riacutizzarsi di un problema muscolare durante la gara dei 200. Un vero peccato perché Marta è diventata una protagonista nelle prove multiple. Era terza dopo le prima 4 gare e tutto faceva pensare che ci sarebbe potuta rimanere fino alla fine.
B.G.