Il Campo Scuola Renzo Corsi di Siena, che aveva inaugurato la stagione post lockdown all’inizio di luglio, ha riaperto i battenti per i Campionati Regionali Allievi e Junior più alcune gare per il settore assoluto. L’impianto è l’unico in Toscana che permette al pubblico, pur rimanendo all’esterno sulla collinetta del parco che costeggia la pista, di vedere con una certa comodità la manifestazione. La prima giornata è finita con sei bianco verdi saliti sul podio per ritirare la maglietta di campione 2020 ed alcuni risultati di un certo rilievo.
Già a luglio Rachele Mori aveva riaperto il contendere con una bella prestazione e anche questa volta è stata la prima a gareggiare e a vincere il titolo allieve nel martello. Non è stata una gara memorabile per lei, anzi, dopo le super prestazioni delle due giornate padovane con il record italiano under 20 migliorato in tre occasioni, ha rischiato di non qualificarsi con due primi lanci nulli. Dopo essersi concentrata con successo sull’attrezzo da kg. 4, tornare su quello leggero ha portato qualche scompenso tecnico. La ragazza è però intelligente e si è accontentata (sarebbero in molte a poterlo fare) di un terzo lancio di m. 66,10 sufficiente per lasciare ben distanti le avversarie e chiudere la partita.
Il secondo a conquistare un titolo, allievi in questo caso, è stato Nicholas Ugati nei 110 ostacoli. Il ragazzo, passato quest’anno sotto le cure di Alessandro Bacci, migliora fisicamente ed anche tecnicamente ogni giorno che passa. Aveva un personale di 15”67 e in una gara, con vento nullo, si è migliorato di quasi mezzo secondo, che è un enormità anche per un giovane, abbassandolo a 15”27. Vittoria netta e congratulazioni all’atleta e al tecnico.
Terzo titolo e tanta gioia per Gabriele Mori visto il tabellone dei tempi che indicava 10”83. La gioia era in parte per il titolo vinto ma anche per la competizione familiare. Il tempo sarebbe stato migliore di quanto il famoso babbo Fabrizio aveva fatto alla stessa età. La comunicazione del vento, che era di +2,3m/s, rimandava la lotta a distanza ad una prossima occasione. I progressi sono sensibili e continui e questo è un incentivo a continuare con gioia le fatiche che gli impone coach Giuseppe Pucini.
Il compagno di allenamenti Tommaso Boninti non è voluto essere da meno. Il campo dei partenti dei 400 allievi non era stimolante per lui, ma averli tutti davanti in corsia poteva essere un incentivo alla rincorsa. Ancora un buon trecento, ma un rettilineo finale che non è quello dello scorso anno. I progressi, vedesi il 49”20 finale, sono però evidenti anche se non sensibili ed il prossimo banco di prova sarà la gara per il titolo italiano a Rieti. Il titolo toscano sia da aperitivo!
Deprimente la gara dei 400 junior femminili con in competizione solo due atlete, entrambe bianco verdi. Chanda Bottino, che già aveva avuto problemi ad entrare nell’impianto per riscaldarsi perché i controllori all’ingresso avevano bloccato i cancelli per eccesso di persone in campo rispetto alle norme, ha vinto con facilità sulla compagna d’allenamento Alessia Milani, ma i loro tempi, non eccelsi, al momento nel quale scriviamo non sono stati ancora comunicati. Il coach Fabio Canaccini ha provato con urla belluine a stimolarle ma la classifica era già scritta prima di partire e altri stimoli non c’erano.
Il sesto ed ultimo titolo era anche lui già scritto in favore dell’azzurrino di Massimo Favoriti Jacopo Quarratesi. Quando in palio c’è un titolo è quello che conta (Juve insegna) ma né l’atleta, né il tecnico possono gioire per il risultato di m. 6,54. La pedana di Siena non è molto rispondente, la gara si è svolta al buio e gli stimoli erano assenti. Sarà per la prossima occasione.
C’è stata anche un’altra vittoria, quella sui 1500 dello junior Augusto Casella, ma non valida per il titolo che sarà assegnato in ottobre, non si sa ancora dove, in occasione della giornata dedicata alle prove di endurance. Augusto ha letteralmente dominato la gara, pur rimanendo lontano dal suo personal best con 4’14”77, ma quando è arrivato, il secondo non era ancora entrato sul rettilineo finale.
Bravi anche gli altri bianco verdi presenti, ma non protagonisti in quest”occasione. Alessandro Igor Gualtieri rimane con 30,14 nel lancio del disco da kg. 1,5 tre metri sotto il suo personale e si accontenta di un sesto posto, stesso piazzamento nel giavellotto allievi da 600 gr. per Simone Rizzacasa con un miglior tiro di m. 30,48 e tantissimi nulli per spanciamento dell’attrezzo in caduta.
E’ andata molto meglio nel lungo allieve Lara Biagi, seconda con m. 5,48 ed una serie di salti molto interessanti. Vicinissima al personale, sempre nel lungo, Beatrice Guarducci con 4,60 che le valeva l’ingresso in finale come ottava. Sono rimaste fuori dalla finale Federica D’Agostino, decima con m. 4,45 e un posto dietro Alessia Dentone con m. 4,40.
Sempre nel lungo femminile, ma riservato alla categoria assoluta, si è rivista Ilaria Cariello, seconda con m. 5,40 e Valentina D’Agostino che nella lotta familiare a distanza ha preceduto la sorellina con m. 4,66. In quello maschile allievi sarà secondo Daniele Colombo con un promettente salto di m. 6,30 mentre Davide Giusti aveva difficoltà a confermare i recenti progressi rimanendo sotto i 6 metri con un migliore di 5,96 che gli valeva la sesta piazza.
Negli ostacoli junior terzo posto, che in tempi precedenti al Covid sarebbe stato una medaglia di bronzo per la collezione di Dalia Carcea, ma il suo 17”87 gli faceva storcere il naso con ragione.
Nelle altre gare di corsa abbiamo visto una Margherita Del Corona correre i 100 junior in 13”44 che sarebbe stato bronzo e Matilde Baldanzi settima con 14”98. Uno dei pochi primati personali della giornata è stato quello della sorellina di Jacopo, Benedetta Quarratesi capace di scendere nei 100 allieve dal precedete PB di 13”22 a 13”07 per un quinto posto finale, mentre la sorellina di Margherita Virginia Del Corona giungeva 11esima in 14”49. Escursione nei 400 per il mezzofondista di Saverio Marconi Diego Vernaccini che, pur con una partenza al rallenty, faceva il personale con 52”48 che gli affidava la quarta piazza.
Per concludere la lunghissima giornata due gare di mezzofondo nel settore assoluto. Nei 1500 maschili Dario Guidi, che già 48 ore prima aveva corso e vinto sulla distanza a La Spezia ha fatto da battistrada anche a Siena piantandosi però sul finale e terminando terzo in 4’13”49. Più collaborazione nella gara femminile (per fortuna, non assegnando il titolo, il direttore di riunione ha riunito le nove atlete in una unica serie anziché le tre previste in base alle categorie) che ha visto una vivace, ma ancora lontana dalla forma ottimale Giulia Morelli. Anche lei, affamata di gare, aveva vinto 48 ore prima a La Spezia sulla stessa distanza dei 1500 e qualche tossina gli era rimasto nelle gambe. Non ha resistito al cambio finale della Piazzi giungendo seconda, poco distante, in 4’41”67 e spera di trovare in qualche regione, facilmente raggiungibile, almeno un 3000 per mettere a frutto il lavoro fatto con il neo pensionato Paolo Angioni.
B.G.