Non gli son bastati i tre viaggi consecutivi ad Ancona, coronati tra l’altro da una preziosa medaglia sugli 800 ai Campionati Italiani Juniores, a Diego Vernaccini che, sulla base del detto “batti il ferro fin che è caldo”, si è rimesso in macchina ed è andato a Padova per correre per la quarta volta i suoi preferiti m. 800. E ha avuto ragione, non ha forse fatto il tempo che si sentiva in grado di fare, ma è andato più forte che in occasione degli italiani, stabilendo il suo primato assoluto con 1’54”60. Ottimi i passaggi in 27”7 ai 200, 56”4 ai 400 e 1’25”8 ai 600; senza il calo sul giro finale sarebbe arrivato molto vicino a quello che era il suo obiettivo. Bravo Diego, ora vediamo cosa farai in primavera!
A Firenze si continua con le mini indoor valide per le assegnazioni dei titoli Junior, Promesse e Senior. Ha rotto il ghiaccio nella mattina di sabato Dalia Carcea correndo i m. 60 con ostacoli. Superate le batterie in 10”52, corre un’ora dopo la finale concludendo insoddisfatta in 10”60 che la vede chiudere il manipolo.
Si riprende nel primo pomeriggio con le batterie dei m. 60 per assegnare il titolo junior. Tra i maschi gareggia Federico Garofoli che supera le qualificazioni con 7”32, abbastanza lontano da quanto era riuscito a fare a gennaio e in finale non riesce a migliorarsi arrivando quinto in 7”42. Il suo comunque quest’anno lo ha fatto!
Nel tardo pomeriggio corrono sulla stessa distanza le femmine e in questa gara otteniamo il primo titolo della giornata. Superano le batterie Margherita Guarducci con 8”00 e Margherita Del Corona con 8”46. Quaranta minuti dopo si va alla finale e la Guarducci fa la miglior gara della sua ancor giovane carriera stabilendo il suo personale 7”94 per la gioia sua e di coach Pucini vestendo la maglietta di campionessa regionale promesse. L’altra Margherita, la Del Corona, arriva terza in finale B con 8”45 un tempo che conferma la sua forma di gennaio.
Si riprende domenica 14 con l’aggiudicazione dei titoli per i salti. Apre le sfide il lungo femminile dove la lucchese Cecilia Naldi spegne le aspirazioni di una Ilaria Cariello in condizioni non perfette e capace di saltare solo m. 5,14 misura che forse faceva dieci anni fa quando iniziava la sua brillante carriera. Si è rivista anche Silvia Dini, ritornata a saltare dopo un quinquennio, ma la sua condizione tecnica non è certo al top, o almeno molto inferiore a quello che faceva. Quinta con m. 4,91.
Nell’altra sala dell’impianto coperto dell’Asics Firenze Marathon di scena i saltatori con l’asta maschi. Federico Cavallini con 3,75 si deve accontentare dell’argento tra gli junior ma è lontano da quanto saltava solo un anno fa. Stessa misura per Federico Di Napoli che è la migliore dell’anno ma lontana da quelle del recente passato mentre Jacopo Naele Fiorini riesce a superare m. 3,60 e poi si arena qui.
Dopo un terzetto di gare non proprio eccellenti, Francesca Boccia, guarita in pochi giorni dall’infortunio di Modena, ricomincia a saltare misure degne. Dopo l’ormai tradizionale primo errore nella misura d’ingresso salta con sicurezza m. 3,80 facendo mettere subito l’asticella a 4,00 metri. Non riesce a saltarlo ma i progressi sono evidenti e si spera in un campionato italiano ai vertici come ci ha abituato da anni. Nell’ultimo quadriennio Rebecca Raiola ha superato m. 3,10 per ben otto volte e questa misura non è più sufficiente per vincere il titolo promesse che va alla cascinese Viola Visani. Argento anche per la junior Giulia Chelini, terza volta a 2,65 e titolo alla fiorentina Zoe Giusti.
Si ritorna nella pedana dei salti in estensione dove si esibisce la non ancora ventenne Melissa Becherini mai impegnata in inverno in gare indoor. Il suo esordio si apre bene con 10,92 per poi inanellare salti nulli. Ha gareggiato e bisogna essere contenti, i risultati arriveranno. Era dato in progresso anche Riccardo Ciucci che chiudeva le gare dell’impianto coperto con un accettabile ma a suo giudizio modesto 12,89 che non aggiunge niente al suo valore.
B.G.