A Firenze si sono riaperte le porte dell’impianto indoor del “Ridolfi” per ospitare le prime gare dei salti, mentre a Carrara si svolgevano le gare veloci di corsa e ostacoli. Questa divisione ha impedito a diversi atleti di poter gareggiare in una gara di corsa e una di salti e così sarà per tutta la stagione. Tra l’altro le gare sui 50 mt. non danno diritto ad essere inseriti in classifica nazionale e quindi senza la possibilità di ottenere un’eventuale ammissione ai campionati italiani. Questo perché la FIDAL, malgrado le varie richieste in tal senso, non ha parametrato i tempi dei 50 a quelli dei 60 mt. Per le gare fiorentine l’inizio è stato buono, con dei risultati anche a sorpresa. Vediamo il dettaglio.
Salto con l’asta: vince Di Napoli con un buon 3.95, poi prova il pb indoor a 4.05 e deve aspettare la prossima occasione, ma ci siamo. Scotto fa il pb con 3.65 e arriva quarto però manca l’obiettivo, già alla prima occasione, di fare il minimo per gli italiani outdoor di categoria in quanto la progressione non prevedeva i 3.70 ma i 3.80 che, al secondo tentativo, falliva di poco. Peroni con 3.35 conferma la sua volontà di riprendere, come sta facendo, gli allenamenti interrotti per un bel po di tempo. Infine Mattolini, che parte con un buon 2.45, si ferma a 2.75 che sarebbe stato il suo pb che invece farà nell’alto. Scotto e Mattolini sono allievi.
Salto in alto: dicevamo di Mattolini, Francesco in gran spolvero ha fatto una bella gara, forse scaricando la rabbia di aver in parte fallito l’asta, ottenendo il suo pb alla grande con 1.80 (aveva 1.73 all’aperto) e vincendo la gara, al 3° tentativo a 1.82 ha dimostrato che potrà farlo. Buone rincorse e quando trovava lo stacco giusto volava. Dietro di lui Spagnoli che non trova le giuste sensazioni tecniche, ed i ritmi sono da prima gara, per cui si ferma a 1.65 dimostrando però di valere molto di più. Taddei con 1.50 conferma le sue misure mentre Scotto fallisce la misura di entrata pur dimostrando di valere il compagno di allenamento, alla prossima. Nelle donne Sarti migliora, con 1.54, di un centimetro il pb che deteneva all’aperto, ma dimostrando di essere cresciuta tecnicamente da far pensare in futuro a qualcosa di ancora migliore. Seconda Milani Margherita che ottiene un insperato 1.51 combattuta dalla contemporanea gara di lungo che la vedeva spostarsi da una pedana all’altra e quindi con qualche difficoltà a gestirle entrambe trattandosi, tra l’altro, della prima gara da allieva così come la Sarti, brave.
Salto in lungo: prima la gara femminile dove si schieravano quattro bianco verdi. La prima di loro è la Biagi che, pur mettendo insieme ben quattro nulli, riesce ad entrare in finale dove ottiene un discreto 5.42; dietro di lei l’allieva Milani che salta un turno per la concomitanza, come detto, con l’alto, questo le impedisce di mettere a punto la rincorsa, malgrado tutto ciò avvicina i 5 mt. (4.96); segue la Guarducci Beatrice con un discreto 4.52 e infine la Bardarè con 4.28 anche lei come la Milani al primo anno da allieve. Nei maschi lotta in casa tra Rinaldi e Quarratesi, questa volta la spunta il primo con un bel 7.34 seguito da Jacopo con 7.11. Il primo risultava più carico e motivato, il secondo un po’ più scanzonato in attesa di arrivare alle gare che contano. Per i due atleti di Favoriti sempre belle gare; con loro un Ciucci che otteneva un gran pb facendo la bella misura di 6.76 che migliora il precedente record all’aperto di ben quaranta centimetri e che fa ben sperare nel triplo di cui è più specialista.
F.C.