Anche per il 2022 è andata in archivio la prima manifestazione nazionale indoor, sempre sotto il tetto del Palaindoor di Ancona, ormai da tanti anni palscoscenico dell’assegnazione dei titoli italiani in sala.
Non c’è che dire, la trasferta degli Junior e Promesse nel capoluogo marchigiano è stato più che positivo, con una gran quantità di record personali, medaglie e un momento letteralmente epocale per l’Atletica Livorno.
L’indiscusso protagonista del sabato è stato Jacopo Quarratesi, il quale è stato autore di una prestazione che da oltre mezzo secolo aspettavamo.
Era il 4 novembre del 1959 quando Luigi Ulivelli saltò 7,55m nel salto in lungo e, da quel giorno, per 63 lunghi anni tanti lunghisti biancoverdi hanno provato a dare l’attacco a quel record sociale che sembrava maledetto. Ci era andato vicino Riccardo Pannocchia nel 1992 (7,52m) e vicinissimo Andrea Rinaldi nel 2019 (7,56m).
Sabato pomeriggio Jacopo Quarratesi, al quinto turno di salti, è volato oltre quei 63 lunghi anni per atterrare a 7,65m, nuovo superbo record sociale e misura che è valsa a Jacopo l’argento nella gara promesse, a solo 1cm dall’oro, vinto dal Carabiniere Dario Dester. Grande soddisfazione ed emozione per Jacopo e per coach Massimo Favoriti.
Sempre dal salto in lungo promesse, ma al femminile, probante settimo posto di Marta Giaele Giovannini, atterrata a 5,85m, misura tra i suoi standard migliori; Marta, dopo l’impegno del sabato, sarà poi impegnata il giorno successivo nei 60hs, che narreremo in seguito. Non decolla purtroppo Lara Biagi, che litiga con le rincorse, mettendo a referto purtroppo due nulli ed un drittone.
Ottimi riscontri dai quattrocentisti juniores, ben tre sui quindici partecipanti, che sarebbero stati quattro se Benjamin Mitchell non si fosse infortunato due weekend fa.
Tommaso Boninti fa subito la voce grossa, imponendosi al piccolo trotto nella sua batteria chiudendo in 49”08 e passando il turno con la Q maiuscola.
Gara più complicata per Federico Garofoli, costretto a fare a sportellate al rientro alla corda dopo il primo giro. 50”09 per Federico, ad appena tre centesimi dall’ingresso in finale ma secondo tempo di carriera al coperto dopo il 49”99 di Padova.
Gran cuore per Andrea Franchini, che decide di partire forte per andare davanti alla corda e tentare il tutto per tutto. Andrea arriva sul traguardo in 50”32 abbassando di un colpo il record indoor di quasi un secondo e di 6 decimi il primato assoluto.
Gara in tensione per Gabriele Mori che non riesce ad esprimersi come nelle ultime uscite, fermando il cronometro a 7”21 nei 60m juniores.
La mattina domenicale si apre nel migliore dei modi.
Dopo l’oro U18 del 2019 e l’argento U20 del 2021, Tommaso Boninti si è laureato di nuovo campione italiano dei 400m col crono di 48″63.
Gara condotta con accortezza e controllo degli avversari, da parte di Tommaso che parte in sordina, uscendo di gran carriera al momento del rientro alla corda e controllando a distanza i possibili attacchi del trentino Carpentari.
Soddisfazione per Tommaso che con questa vittoria nazionale si è messo alle spalle il lungo periodo di stop di gennaio a causa del Covid; se non ci fosse stato, Tommaso sarebbe arrivato ad Ancona con ben altri obiettivi cronometrici, ma anche vincere con autorità dimostra una maturità tattica che pochi possono vantare.
Nelle prime battute del pomeriggio è stata invece Marta Giaele Giovannini a scendere in pista sui 60hs promesse, correndo due turni in due centesimi, ovvero 8″64 e 8″66, per andare a prendersi un bel sesto posto nazionale! Adesso testa alle Prove Multiple.
Finale thriller per Marta: le atlete sono sui blocchi in attesa dello sparo. Poco dopo il via si avverte un altro botto, che alcune atlete interpretano come il controsparo, mentre altre continuano fino al traguardo. Ci vorrà un po’ prima che giuria decida di correre di nuovo. Il botto sentito era quello di un’asta che si stava spezzando durante la flessione e, francamente, in un palazzetto indoor il rumore che si sente in questi casi è molto forte. Succede anche questo.
Ottocentisti da applausi.
Nella prima serie degli 800m promesse parte l’instancabile Diego Vernaccini.
Resistendo ad un ritmo decisamente sostenuto, Diego si è ben districato tra gli avversari per poi involarsi nell’ultimo rettilineo fino al traguardo, tagliato in 1’53″02, stracciando il PB assoluto sulla distanza!
Nella seconda serie arriva il capolavoro di Mauro Giuliano. In una gara dal ritmo veramente indiavolato, dettato dal pavese Sambruna, Mauro si è tenuto nelle posizioni di testa per tutta corsa, uscendo sulle battute finali per battagliare fino al traguardo con torinese Grandis spalla a spalla. 1’51”79 per Mauro Giuliano che oltre al bellissimo bronzo nazionale è andato a ritoccare il PB indoor senza se e senza ma.
Intanto sulla pedana del triplo stava saltando Riccardo Ciucci, atleta cresciuto moltissimo negli ultimi due anni e da cui ci aspettiamo qualcosa di interessante durante questa stagione. 14,16m per Riccardo, stabile sui suoi migliori risultati, che per solo un centimetro non ha agguantato la finale ad otto, ma senza niente da recriminare.
La rassegna per i colori biancoverdi si è chiusa con la 4x200m juniores.
Federico Garofoli, Andrea Franchini, Gabriele Mori e Tommaso Boninti, ovvero la formazione che due anni fa segnò il primato italiano allievi è tornata in pista per un gran risultato ed esso è arrivato, viaggiando a ritmo di 1’28″98: record toscano U20 e U23 a soli 3 centesimi dall’oro, nonostante siano stati inseriti inspiegabilmente inseriti nella serie peggiore, correndo solo contro il cronometro e loro stessi, mentre il delegato tecnico avrebbe dovuto fare la comparazione tra i tempi indoor ed outdoor.
Fatemi fare un commento personale, in riferimento a questa gara.
Questi ragazzi sono da ammirare visto che Tommaso ha ricominciato ad allenarsi da tre settimane dopo due di stop post Covid, ad Andrea è uscita uscita una spalla a dicembre ed eccolo qui sempre pronto a ripartire, Gabriele si è scosso dopo una controprestazione ed ha corso magnificamente e Federico è una garanzia.
Da ringraziare però c’è anche chi ha permesso la qualificazione ma un infortunio l’ha purtroppo tenuto ai box, ovvero Benjamin Mitchell, ragazzo gentile ed educato che con entusiasmo si è perfettamente integrato nel gruppo, e chi si è offerto di fare la riserva con gran spirito d’iniziativa, cioè Daniele Colombo.
Questa, in generale come Atletica Livorno, è la nostra forza: grande voglia, passione, coesione e spirito di squadra, che ammanta anche le prestazioni individuali, non solo quelle di gruppo.
Foto Fidal/Grana e Fabio Franchini
Alessandro Bacci