Il disastrato impianto di atletica di Livorno ha ripreso a ospitare una manifestazione ufficiale di atletica leggera, quello che doveva essere un campionato toscano di lanci invernali dei cadetti ma è stato poi declassato a semplice gara regionale di categoria. Le magagne sono venute al pettine con l’impossibilità di utilizzo della pedana interna del disco ed essere costretti a effettuare la gara su quella esterna del martello che i suoi guai li ha messi ben in evidenza. Non tantissimi i concorrenti con tante importanti società toscane completamente assenti. Per fortuna almeno i bianco verdi erano abbastanza presenti ed i giudici anche sovrabbondanti.
La giornata è incominciata, per quanto ci riguarda, con il bel successo nel martello di Vittoria Trumpy, bella struttura che quest’anno avevamo potuto osservare solo in una gara fiorentina di lungo. La cadetta, ben seguita in pedana da Riccardo Ceccarini, si è imposta alla lucchese Fazzi migliorando il suo personale nel martello portandolo a 38,25. Importante la sua crescita ad ogni lancio: 35,00 – 35.62 – 37,91 – 38,25. Posata nei gesti e negli atteggiamenti, ha la struttura giusta per la specialità. Non vedendola spesso in pedana non sappiamo il suo interesse specifico. Comunque molto brava e attenti alla sua evoluzione. Nella contemporanea gara maschile si è apprezzato l’esordio assoluto del non ancora quattordicenne Niko Frati, quarto nella classifica con 31,52. Cristina Sanfilippo per ora lo aveva impostato nel getto del peso ma, liberato dalle scorie delle poche esercitazioni specifiche, potrebbe avere un buon futuro.
Contemporaneamente nella pedana interna del campo si assiste ad una gara di tiro del giavellotto femminile. Qui si vede l’impostazione tecnica di Giacomo Foresi che convince i suoi atleti a provare anche specialità diverse dalle solite per scoprire anche nuove tendenze. A nostro avviso è un compito importante di un tecnico che lavora con i giovani. La migliore del gruppo è Anna Benetti che, con 17,54, aggiunge un paio di metri ad un suo tentativo di un anno fa. C’è poi Lisa Urgias a 17,21 Eleonora Bastone a 14,31, Sofia Sarri a 13,77 e Alessandra Marasco a 13.30 tutte, più o meno, esordienti nella specialità.
Subito dopo tocca ai maschi e qui si osservano buone strutture, adatte alla specialità come Elia Sighieri che un anno fa aveva già superato i 30 metri ed ora porta il suo personal best a 32,46 seguito a ruota da altri tre come Nicola Tiradritti 30.68 che ha raddoppiato i metri rispetto ad una precedente esperienza, Iacopo Storai, 30.52, che la sua strada sembra averla individuata ma svaria spesso denotando buone sensibilità, Iacopo Ganni personale a 28.83 ma ampi spazi di miglioramento. Esordienti, o quasi, Laerte Manteri 28.60, Lorenzo Francesco Bertini 24.77 e Pietro Magherini 21.06.
Ad esclusione di Sighieri e Storai il gruppo si sposta sulle pedana esterna del disco. Trovano Niko Frati che esordisce con l’attrezzo da 1,5 kg con 24,50 e tutti si mettono in fila alle sue spalle lanciando per la prima volta nella loro giovane vita quell’attrezzo infernale che va dappertutto meno dove vorrebbero. Lorenzo Francesco Bertini fa 22,92, Jacopo Ganni 22.67, Nicola Tiradritti 21,30 e Pietro Magherini chiude con 15.63. Arrivederci alla prossima esperienza!
B.G.