MORI MANNUCCI E BONINTI IN LUCE AL VECOLI

Dopo Lucca e Massa abbiamo a Pietrasanta un bell’impianto di atletica leggera, otto corsie, gabbia del martello e del disco di ultima generazione e un prospetto visivo sulle Apuane che apre il cuore a chi ama la montagna. Il nono Memorial Vecoli e la prima edizione del Viti è stata l’occasione per presentare questo bel gioiello che fa onore alla Toscana. I bianco verdi, come è ormai da tempo, erano iscritti in grande numero e sono stati protagonisti.

Diamo la precedenza alla campionessa mondiale under 20 Rachele Mori che non si è tirata indietro pur essendo reduce da un lungo periodo in sud America e dovendo rappresentare l’Italia tra una settimana nei Giochi del Mediterraneo a Pescara. Seguita in pedana da Massimo Terreni e sotto gli occhi vigili del responsabile nazionale Nicola Vizzoni, iniziava con misure per lei ormai consuete come m. 63,60 e 63,71, ma il suo sigillo lo ha voluto lasciare all’ultimo lancio quando esulterà per il 66,41 che è la terza misura della sua ancor breve carriera di primatista italiana. Brava!

Mentre lei lanciava si schierava nella serie migliore dei 300 Tommaso Boninti alla ricerca della vittoria e se possibile migliorare il suo personale di 34”11. Tommaso è partito piuttosto prudente facendo sua la gara solo con un piccolo cambio di velocità da metà del rettilineo finale. Vittoria in 34”36 ma, a nostro avviso e soprattutto del suo tecnico, obiettivo personale raggiunto senza inconvenienti muscolari visto che aveva gareggiato meno di 24 ore prima sui 400 al Memorial Agosti a Pordenone (secondo in 48”02 dietro lo sloveno Rok Ferlan) ed era rientrato dalla lunga trasferta solo a tarda notte. A Pordenone aveva gareggiato anche Greta Morreale nei 400 in 58”35, quarta assoluta nella gara vinta dalla slovena Veronika Sadek.

La terza vittoria di uno che ha vestito la maglia bianco verde è stata del discobolo, campione italiano 20

22 Alessio Mannucci con un normale per lui 58,03, ma gli avversari erano di prestigio e gli stessi (2° Enrico Saccomano e 3° Giovanni Faloci) che lo avevano insidiato in occasione del titolo italiano. Bravo Alessio! Non dobbiamo però dimenticare anche i due giovani saliti sul più alto gradino del podio: la cadetta lanciatrice di martello Vittoria Trumpy che, dopo il 41,04 vincente, faceva un 39,14 e ben quattro nulli dovuti anche all’impossibilità di allenarsi al campo scuola ed essere costretta a chiedere l’uso dell’impianto di Tirrenia e poi la grinta di Andrea Manfredi nei 1000 vinti a suon di record personale in 2’45”47 per la gioia del tecnico Bruno Celi.

Seguendo l’ordine delle gare ha esordito per prima Lisa Urgias negli 80 cadette, unica volonterosa del numeroso nucleo femminile che si è allenato tutta l’estate. Con un muro di vento contro (-3,7m/s) sarà quinta in 11”69 che in condizioni normali sarebbe stato almeno personale. Un tempo sul quale misurare, poi, i suoi progressi è stato il 9”91 di Lorenzo Francesco Bernini con il quale otteneva la terza piazza sul podio e poi c’erano Nicola Tiradritti settimo con 10”65 e Pietro Magherini dodicesimo in 11”44.

Si passa poi a quella che non a torto viene spesso etichettata come la gara regina dell’atletica: i 100. La prima serie maschile è dedicata dagli organizzatori ai master e, dimenticando che il migliore sarà nella terza, si da libero sfogo alla vittoria in 12”46 del neo master Lorenzo Messeri e nella stessa ci sarà come quinto in 13”13 Andrea Samaritani. Sempre gli organizzatori riuniscono nella seconda gli atleti privi di un tempo di qualifica nel 2022 e saranno tre maglie bianco verdi a sfrecciare nell’ordine sul traguardo con 11”32 per Giacomo Bianchini, 11”48 per Benjamin Mitchell e 11”54 per Andrea Franchini, più indietro il giovane Manaseb Scotto con 12”76. Il master Alessandro Garofoli sarà secondo nella terza serie in 12”12 evitando lo scontro con il figlio Federico che sarà quello che correrà più vicino al suo personale, 11”31 nonostante il vento contrario, precedendo il compagno d’allenamenti Daniele Colombo che ferma il tempo in 11”64. La quinta e ultima serie certifica che il miglior sprinter bianco verde del momento è ancora il ventinovenne Marco Orsellini capace di 11”15 nella pista tornata da tempo ad essere la fucina delle sue fatiche che recentemente le ha permesso di scendere ben sotto gli 11 secondi.

Sei le femmine in tre serie. Sfortunate le due della prima serie quando il vento soffierà di brutto contro (-2,5m/s) e l’ostacolista Eleonora Parlanti correrà in 13”39 mentre Emma Canessa sarà un po’ più lontana in 13”63. La migliore bianco verde della seconda serie sarà Benedetta Quarratesi in 13”10, poi Margherita Milani con 13”26 e Dalia Carcea con 13”34. Quinta assoluta nell’ultima serie la nostra migliore Margherita Guarducci che termina la sua gara in 12”81.

Si passa poi alla velocità prolungata. Si è già detto dell’exploit di Tommaso Boninti ma si deve apprezzare anche la bella galoppata del giovane Federico Garofoli terzo assoluto in 34”79 e poi le belle prestazioni di Giacomo Bianchini con 35”20, Andrea Franchini con 35”42, Bejamin Mitchell con 36”33 e Daniele Colombo un po’ più in difficoltà sulla distanza ma capace comunque di 37”61. Nella gara femminile Eleonora Parlanti con 42”92 in un veemente finale si lascia alle spalle la più quotata Margherita Guarducci che chiude in 42”98 e nell’altra serie, nella lotta in famiglia sarà Emma Canessa a mettersi alle spalle Alessia Milani: 43”52 per l’allieva e 43”94 per la under 23. Ancora leggermente dietro Margherita Milani von 44”11.

Abbiamo già citato la vittoria con primato personale nei 1000 di Andrea Manfredi che vince portando il personale dai 2’47”69 di Rubiera all’odierno 2’45”47. Più indietro sarà quinto Matteo Samaritani con2’58”38 che non aggiunge nulla al suo valore, mentre fanno passi avanti, iniziando ad allenarsi con maggior continuità Rahul Repetti, settimo sceso da 3’08”84 a 3’01”65 e Andrea Baiocchi ottavo ma capace di portare il suo primato da 3’12”82 a 3’07”02. E’ un po’ di ossigeno anche per Saverio che in estate ha visto squagliarsi quasi tutto il settore assoluto del mezzofondo. Una situazione analoga si sta verificando anche nel mezzofondo femminile ma i progressi del piccolo gruppo sono minori. Assente la Soci le cadette di Angioni non provano nemmeno ad attaccarsi ad un treno, magari poi saltando in aria per asfissia, ma arrivano in fondo una dietro l’altra con Vittoria Garzelli settima in 3’28”76, Chiara Martini ottava in 3’30”14 che si migliora di poco meno di 1 secondo e Sara Boncompagni nona in 3’36”15 con un progresso cronometrico di quasi quattro secondi.

La gara dei 1500 maschili vede ai nastri di partenza due atleti: l’allievo Antonio Del Vecchio che terminerà sesto in 4’13”71 e l’esordio assoluto di Gabriel Carli (la sua gara più lunga era stata un buon 800), ed ora tasta i 1500 terminando, piuttosto soddisfatto, ottavo 3’14”60 dimostrando a se stesso che l’dea non era malvagia.

Si chiude all’imbrunire con il salto in lungo. Le due atlete in competizione non sembrano per niente in grande condizione, anzi, dopo un po’ di nulli iniziali sembrano aver assestato la rincorsa ma le misure sono ben lontane da venire. La migliore sarà Lara Biagi sesta con 5,41 all’ultimo tentativo e Marta Giaele Giovannini sarà settima a un solo centimetro

B. G.

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