I nostri cadetti, quasi in astinenza di gare da oltre 50 giorni , hanno assalito in massa la prima giornata con la bellezza di 52 atleti gara che è un numero al quale nessun’altra società toscana si è avvicinata. Ci fa particolarmente piacere aver visto quasi tutti i tecnici presenti, anche coloro che per motivi professionali sono stati inviati lontano. Uno spirito di corpo che fa bene alla società bianco verde. Tre i titoli vinti nella prima giornata e ben 18 le medaglie assegnate. I tre titoli toscani sono stati appannaggio di Iacopo Storai, Jacopo Ganni e Sara Pasquale delle cui imprese parleremo più sotto.
Iniziando dalle gare maschili si apprezza che ben otto sono i cadetti sui blocchi degli 80 piani e il migliore sarà Lorenzo Francesco Bertini che si qualifica per la finale con 9”95, niente di speciale per lui, ma con il vento ballerino quasi sempre contrario era il massimo possibile. Lorenzo andrà in finale, ma questa si disputerà soltanto pochi minuti dopo aver partecipato con successo ai 300 e non poteva che arrivare sesto con 10”14 e ben 2,8m/s di vento contro. Nessun progresso cronometrico ma buoni piazzamenti per gli altri: Laerte Manteri ottavo con 10.02, Giovanni Tascini 13cesimo con 10”15, Edoardo Borchi 14cesimo all’esordio con 10”18, Davide Carlo Raffo 19esimo con 10”33, Jacopo Ganni 21esimo con 10”34, Pietro Magherini 46esimo con 11”15 e Osvaldo Fabbri 54esimo con 11”57.
Il primo titolo, condito tra l’altro da record personale e minimo per la partecipazione ai campionati italiani, è venuto dal salto in alto per opera di Iacopo Storai. Il ragazzo, capace in più specialità, è entrato in gara tardissimo rispetto agli altri costretto anche ad una finta partenza nei 300 ostacoli ai quali si era iscritto ma che andava a coincidere con i salti finali. Seguito da vicino dalla Bianchini entrava a 1,56 e facendo quasi sempre alla prima prova 1,60, 1,64 (seconda), 1,68, 1,70, 1,72, 1,74, 1,76, 1,78 e cogliendo titolo e primato al secondo tentativo di 1,80 dopo due ore e mezzo di gara. Bravissimo! Non si migliorano ma rimangono vicini ai loro massimi Giovanni Tascini nono con 1,56 e Nicola Tiradritti undicesimo con 1,53.
La terza gara che iniziava presto era quella del lancio del martello e qui il terzetto riesce al completo a mettere piede sul podio che, come avviene da tempo per il settore giovanile, vede sei premiati. Tutti faranno il loro primato personale e questo è altamente probante del lavoro fatto alla base da Cristina Sanfilippo con la collaborazione di Riccardo Ceccarini. Sarà terzo il non gigantesco Niko Frati con m. 42,79 e si metterà alle spalle Elia Sighieri quarto con 41,08 e il sempre sorridente Alessandro Quartararo sesto con 30,92. Si deve tener presente che questi da quasi un mese non possono lanciare sulla pedana livornese per un dissidio tra il Comune e la Ditta per lavori non fatti ad arte e sono costretti a chiedere ospitalità al Centro Coni di Tirrenia. Tra l’altro Quartararo non è salito sul podio per ricevere la sua prima medaglia in quanto impegnato sulla pedana del getto del peso nella seconda serie che si disputava in contemporanea.
Le donne erano impegnate sulla pedana del lungo, seguite da vicino da un attento Michael Mazzantini. A riprova dell’interesse per la specialità delle donne livornesi si contano ben dieci partecipanti. La reginetta della giornata sarà Sara Pasquale che vincerà il titolo con un personale di m. 5,34 che purtroppo non sarà valido per le graduatorie perché ottenuto con 0.2 m/s di troppo alle spalle. La sua serie 5,34, X, 4,99, 5,29 -5,33 (vento nei limiti) – 5,20. Le faranno compagnia sul podio in due: Sofia Del Moro quarta con 4,80, Sofia Sarri sesta con il personale di 4,71 e dovendo rinunciare agli ultimi due tentativi per correre alla lontana pedana dell’asta. Primato personale anche per Alessandra Marasco ottava con 4,61 e per Giulia Del Papa decima con 4,57. Meno brillanti del solito Vittoria Trumpy 20esima con 4,27, Lisa Urgias 21esima con 4,27, Chiara Scotto 23esima con 4,24 mentre non sarebbero andate malissimo, progredendo rispetto al passato, Eleonora Bastone 28esima con 4,14 e Greta Andolfi 42esima con 3,58.
Lasciata la pedana del disco dai maschi ci vanno le ragazze. Tanta buona volontà ma ancora grezze per il poco tempo dedicato in estate. Sarà nona la prestante Terra Bertolini che ha capito di dedicare ai lanci la velocità sperimentata nel recente passato. Sarà nona con 17,14, undicesima Rebecca Cavagnaro progredita a 13,87 e Nadezhda Baudone quattordicesima con 12,27.
Veramente poche le sprinter seguite da Giacomo Foresi, appositamente venuto dalla sua nuova collocazione all’isola d’Elba per seguirle da vicino. Ci sarà comunque una finalista Giulia del Papa che, qualificata in batteria con 11”23 salirà poi sul podio come sesta in 11”07. Le altre saranno Alessandra Marasco 14esima con 11”73 e Viola Gennai 17esima con 11”81 purtroppo tutte lontane dal personale per l’intrusione del forte vento contrario.
300 ostacoli e asta per le cadette iniziano quasi in contemporanea e questo mette in difficoltà alcune atlete. Tra queste Anna Benetti che mentre prova le rincorse deve mettersi sui blocchi della gara ostacoli. La brava Anna va in confusione e si blocca al primo ostacolo. Presa dalla rabbia, aggira l’ostacolo continuando, inutilmente, la gara arrivando al traguardo dove le comunicano la squalifica. Fatica inutile che si ripercuote sull’altra gara. Arriverà quinta nell’asta con 1,80 e salirà sul podio insieme alle compagne Margherita Bonicoli e Sofia Sarri appaiate al secondo posto con m. 2,10. Poco fortunata anche Eleonora Bastone che non supera la misura d’ingresso.
I maschi, lasciata la pedana del disco vanno a quella opposta del getto del peso. Qui sono meno brillanti ma le strutture sono ancora in definire e gettare una palla da kg. 4 il più lontano possibile non è cosa facile. Si farà gloria con i progressi di Elia Sighieri che salirà sul podio al terzo gradino ma portando il suo primato personale da m. 10,96 a m. 12,33 un progresso mica male! Gli altri saranno: nono Niko Frati con il PB di 9,15, undicesimo Alessandro Quartararo con il PB di 7,29, dodicesimo l’esordiente nella specialità Jacopo Boninti con m. 7,06 e tredicesimo un deluso Simone Miele con m. 6,41.
Il tempo, purtroppo lungo per mettere gli ostacoli a posto, ed è la volta dei 300 con barriere. Qui Lorenzo Francesco Bertini ci prova con tutta la sua grinta e conquista una medaglia d’argento con 42”63, togliendo 2 centesimi dal suo PB, quarto sarà il bravo Laerte Manteri che, con il suo 43”81 di secondi ne toglierà più di due. Tanti secondi in meno anche per Mattia Ghisu , settimo con 46”21 (aveva 49”34) e ottavo con 46”41 Davide Carlo Raffo che aveva come pb 47”35.
Sono da poco passate le 17 quando poste le barriere in pista si da il via alla gare dei 1200 siepi. Due i partecipanti che non sembrano però in grande condizione: Matteo Samaritani, pur rimanendo lontanissimo dal suo personale sale comunque sul podio come quinto in 3’57”08 e Andrea Baiocchi il podio lo sfiorerà con il suo 4’02”32 con il quale sarà settimo. Una sola concorrente con la maglietta bianco verde nel tiro del giavellotto cadette: Lisa Urgias sarà decima avvicinando ma non migliorando il suo PB con m. 19,41.
La pedana del salto triplo ci regalerà la terza vittoria della giornata: sarà un sorprendente Jacopo Ganni che, con un crescendo sinfonico da 11,14 salirà sempre con maggior entusiasmo a 11.69 e poi a 12,07, urlando di gioia dopo il 12,35 finale e con vento regolare. Gli faranno compagnia sul podio l’esordiente nella specialità Matteo Sormani quarto con 11,40 e Nicola Tiradritti, sesto con 11,14.
Si finisce con le gare di mezzofondo. Nei 1000, dopo una prima serie nella quale si mette particolarmente in luce il quattordicenne Daniele Santucci che la vincerà e sarà 13esimo assoluto con 3’08”57 e Simone Miele che esordirà nella distanza completandola in 3’15”83 le speranze erano poste in Andrea Manfredi. Il ragazzo che gareggiava sulla sua pista d’allenamento era un possibile vincente. Si mette subito in testa con il suo ritmo tranquillo quando Rahul Repetti lo rileva pensando che andava troppo piano. Ovviamente dopo un giro Rahul aveva quasi esaurito le batterie e scivolava lentamente in fondo al gruppo e sarà 12esimo in 3’08”23. Ai 300 finali Andrea cambiava con decisione e sembrava non aver problemi, ma sul rettilineo d’arrivo arriva alle sue spalle il pratese Polimeni che lo passava con veemenza. Per Manfredi c’era un vero e proprio crollo psicologico tanto da non riuscire a rispondere anche a Fusini di Montevarchi e finire di passo con 2’55”61. Un vero peccato ma è al primo anno da cadetto e non potrà che rafforzare le sue buone caratteristiche.
Nell’analoga gara femminile le nostre due inseparabili saranno divise; correrà nella prima serie Vittoria Garzelli ma è quasi come fosse stata in gara con la compagna Eva Soci perché nella classifica riunita Eva sarà decima assoluta in 3’28”31 e Vittoria undicesima in 3’29”01 come se avessero corso insieme come sempre avvenuto.
B.G.