atlSono soltanto ventotto i ragazzi in maglia bianco verde in competizione per un titolo toscano della categoria, nettamente meno numerosi delle compagne, ma diversi di loro riescono a mettersi in evidenza e, cosa insolita, i migliori sono della generazione 2010, quelli che il massimo del rendimento, continuando l’interesse per l’atletica, lo potranno esprimere nel 2023.
Anche tra i maschi si inizia con la gara dei m. 60 con ostacoli ed i nostri si troveranno quasi tutti nelle posizioni d’evidenza pur non entrando nessuno tra i premiati. Il migliore, ottavo, sarà Leandro Malloggi che riuscirà nell’impresa di eguagliare al centesimo il suo personale che era 9”52; meno brillante, ma aveva la testa altrove dovendo fare poi la sua gara di elezione, Matteo Bitossi. Finirà tredicesimo con un sempre apprezzabile 9”85. Il primo personale abbattuto sarà quello di Tommaso Magherini che, in una serie molto combattuta, finiva in 9”86 per un quattordicesimo posto ben avanti al più accreditato Giulio Del Moro, diciassettesimo con 10”13. Un primato personale ci sarà anche nella settima serie con Pietro Silvestri sceso da 12”80 a 12”60 che indica il buon impegno ma ancora necessità di lavorare sulla tecnica.
Si passa poi alle gare di sprint con la disputa dei m. 60 piani. Qui nessun specialista affermato ma alcuni rientrati all’atletica dopo aver saggiato altre specialità sportive. E’ il caso di Vittorio Maria Pizza che chiuderà la sua gara in ventitreesima posizione in 8”61 ma la sua struttura ed il suo incedere è interessante più del tempo anche se appartenente a uno che l’atletica l’aveva abbandonata. Un primato personale, 8”62 partendo da una base di 8”7, veniva accreditato anche a Giacomo Panerai altro giovane atleta di interesse. Tra i gareggianti abbiamo visto al 52esimo posto Giacomo Dilaghi con 9”06, l’esordiente Michele Somma capace di 9”78 per un 85esimo posto, Leonardo Ballabio con 9”95 e 94esimo, Filippo Scotto con 10”26 che gli vale la 102esima piazza e l’altro esordiente Filippo Ceccarini che sarà 113^ con il suo 10”98.
La prima medaglia viene dal salto in alto ad opera di un dodicenne come Matteo Bitossi. Il biondo specialista inizia a saltare a 1,41 e procede senza errori fino a 1,47 che sarà la misura che gli consegnerà il bronzo. Gli faceva compagnia in pedana Leandro Malloggi, meno accreditato e che aveva incominciato a valicare l’asticella a m. 1,10, 1,20, 1.25, 1.30, 1,35 arrendendosi alla misura di 1,38 con la quale avrebbe eguagliato il suo personale. Sarà, comunque, 14esimo assoluto. Nella pedana accanto c’erano altri due specialisti che avranno il piacere di fare il loro personale: Mattia Rotini sarà 21esimo con 1,30 (aveva 1,15) e Leonardo Ballabio sarà 38esimo con m. 1,20 (aveva 1,10). Tutti e quattro sono sembrati molto contenti.
Come avevamo già visto con le femmine, seguire il lungo maschile non è stato facile. Relegato sulla pedana verso la curva nord si è notata la contentezza di Michele Cappagli, altro dodicenne, che salirà sul podio, come quinto assoluto, con il personale di m. 4,95 (aveva due cm. in meno) e la nuova delusione di Giulio Del Moro che da un po’ di tempo non ne azzecca una e questa volta arriva 21esimo con m. 4,15 poche posizioni avanti a Fabio Savi 24esimo capace di un miglior salto di 4,04. Si migliora di un centimetro saltando m. 3,79 Martino Mariani per un 35esimo posto e in una serie a parte, solo soletto Filippo Scotto 71esimo con 2,89.
Unico bianco verde Pietro Silvestri affronta il tiro del vortex. Avrà la soddisfazione di portare il suo PB da 22,38 a m. 26,30 per un 44esimo piazzamento finale.
La riunione per i campionati si avvia alla fine con le ultime competizioni. Nel getto del peso sono due i ragazzi in maglia bianco verde ed entrambi fanno il loro dovere. Due prestazioni non ancora di vertice ma molto interessanti: Vittorio Maria Pizza porta il suo PB da m. 9,52 a m. 9,80 per un diciassettesimo posto e il compagno Mattia Rotini lo copia arrivando due posizioni dietro ma migliorandosi da m. 8,64 a m. 9,71 che è un balzo non di poco conto.
Ci sono poi le innumerevoli serie dei 1000 e qui non rimaniamo sorpresi delle due medaglie appannaggio dei nostri ma, semmai, dei loro continui progressi. Argento per Michele Cappagli, sempre più sorprendente visto che non si allena specificamente come mezzofondista ma il suo 3’02”04 è un ulteriore passo avanti di ben 3 secondi. Brillante anche Jacopo Sorbo, quinto assoluto, con 3’06”40 e un progresso di 4 secondi che non è cosa da poco. Completamente esordienti sulla distanza il piccolo Michele Lumetta, 35esimo con 3’35”27 e Lorenzo D’Attoma 51esimo in 3’58”81.
Per fare una gara in più, perché la gara non valeva per il titolo, i maschietti hanno messo su una 4×100 improvvisata. Il quartetto composto da Martino Mariani, Giacomo Dilaghi, Fabio Savi e Tommaso Magherini arriverà decimo con 57”77. Puro divertimento!
B.G.