ANCORA MANFREDI SUGLI SCUDI AL FOSSONCROSS

Come è diventata ormai consuetudine è il Fossoncross, arrivato alla settima edizione, ad aprire la stagione della corsa sui prati. Essendo ancora nel 2022 le categorie non potevano essere aggiornate ma già si può vedere cosa succederà da Arezzo in poi quando ognuno gareggerà nelle proprie. Si temeva la pioggia, che è venuta, ma non in modo sensibile, ed il prato ha tenuto e ne è uscita una serie di gare molto combattute e veloci. Siamo stati protagonisti con Andrea Manfredi, vincitore tra i cadetti, ma di questo parleremo più avanti.

Si inizia puntualmente alle 10,10 con la giusta decisione di dividere le gare giovanili per sessi, contrariamente a quanto aveva previsto il programma. Partono le ragazze che si danno battaglia sul chilometro e mezzo. Beatrice Pieri rimane chiusa nel gruppone in partenza ma poi, metro su metro, si affaccia alle posizioni che contano facendo anche un bel finale che le darà il sesto posto assoluto. Il tecnico Curzio Pulidori ha optato di portare solo le nate 2010 e ha fatto bene perché Beatrice ha annusato i vertici della categoria con il suo parziale quarto posto. Su 42 arrivate abbiamo apprezzato il quattordicesimo posto (ottavo tra le 2010) di Vittoria Basile, il veemente finale di Emma Conzato 23esima (15esima tra le dodicenni) e i buoni progressi di Emma Bortolotti, 33esima e 23esima tra le nate 2010). Nel complesso una buona classifica per una categoria che nel recente passato non figurava tra le protagoniste.

Più numerosa la squadra bianco verde dei maschietti che parte dopo 20 minuti. Salgono sul podio due che sono stati protagonisti anche in pista: Michele Cappagli e Leonardo Marchetti. Michele, che in pista si è fatto valere, dimostra di avere la garra giusta anche per il cross e sarà quarto assoluto (terzo dei nati 2010) un posto avanti al più accreditato Leonardo limitatamente alla corsa sui prati. Cappagli ha nei finali un suo punto di forza, cosa che non appartiene al giovane Marchetti allenato da Bruno Celi. Interessante il 19esimo posto (nono dei 2010) di Filippo Ceccarini nome nuovo nel settore che può dirsi interessante. Più dietro, si sono contesi il 25esimo posto Matteo Bitossi e Fabio Savi per i quali la corsa sui prati non sembra essere l’obiettivo massimo avendo avuto già belle esperienze nella stagione sulla pista e sulle pedane. Ha gareggiato anche Michele Somma, 42esimo, ancora acerbo ma molto volenteroso.

Solo dieci minuti dopo è la volta delle cadette. Tre le bianco verdi in gara, tutte allenate da Paolo Angioni, si è distinta Eva Soci, che da un anno è attesa ad una messa in vetrina. Ha il fisico ma si ha l’impressione che le sue gare siano sempre improntate al timore di saltare per aria. Da un po’ inizia a non farsi staccare subito e a tenere le protagoniste in piena vista. Sarà un buon quinto posto finale dietro quelle che certamente saranno protagoniste nella stagione e lei potrebbe esserci. Bel passo avanti per Sara Boncompagni, nona che lascerà la categoria tra meno di un mese e sembra rivitalizzata. Non si può dire lo stesso di Vittoria Garzelli, decima, ma che ha affrontato l’impegno con la testa altrove. Quasi irriconoscibile rispetto alla pista. Speriamo solo in un passo falso.

La gara dei cadetti, sempre sui 2500 metri, era da noi ben attesa per verificare il valore toscano di Andrea Manfredi che, poco tempo fa, si era messo bene in evidenza nella gara piemontese. Il 14enne di Celi, che gareggiava a pochi km. da casa, ha fatto una gara d’attesa, mai lasciando a più di un metro la cima del gruppo ma, quando si è sentito odor di traguardo, non ce n’è stata più per nessuno. Il suo cambio di ritmo è stato violento e nessuno dei contendenti ha potuto tenergli testa. Indubbiamente un giovane che sta mettendo in vista le penne maestre. Matteo Samaritani, uno che si allena con la dovuta voglia, non perderà di vista il vertice della gara ma sarà comunque sul podio come quinto, guardandosi le spalle, con un certo sospetto, di un rientrante Daniele Santucci. La gara carrarina per Daniele è la certificazione che ha la stoffa e il suo sesto posto deve convincerlo che può fare di più e di meglio. Il più giovane della famiglia Baiocchi, Andrea, deve ancora fare il salto di qualità ma il 16esimo posto tra i cadetti dovrà rafforzare la sua volontà.

Poco dopo le 11 si inizia con gli assoluti al femminile. Siamo rappresentati da tre atlete, la locale Giorgia Guccinelli alza bandiera bianca causa malanno influenzale. Sarà Caterina Ferretti a tenere alti i colori bianco verdi. Com’è sua abitudine, parte tranquilla ma attaccata al gruppetto che si contenderà il successo sui 3 km. del percorso. Sul finale ci prova a seguire la scia della giovane Fraquelli, ma il ritmo imposto dalla diciannovenne lucchese era impossibile per l’atleta di Saverio Marconi che tira i remi in barca scivolando sempre ad una interessante quarta posizione. Confusa nel gruppo ci sarà Veronica Cai che arriverà 14esima assoluta, mentre Costanza Gualtieri, battagliera nella prima parte della gara finirà in fondo con un 25esimo posto finale.

Chiudono la giornata i maschi con lo sparo d’avvio alle 11,26. E’ la gara più affollata della giornata. Si corre sui 5 km. e il migliore sarà Nicola Baiocchi, che un paio di settimane fa aveva conquistato il titolo toscano allievi sui 10 km. su strada. Sarà sempre il migliore dei nati 2005 ma a debita distanza dai protagonisti che saranno Ghergut, il sempre vitale ultraquarantenne Curovic e un bianco verde di alcuni anni fa come Raffaele Poletti ora all’Atletica Castello. Nicola sarà nono mentre Mauro Giuliano, che con Nicola sperava di arrivare, dovrà accontentarsi del 21esimo posto. Quarto degli allievi in gara abbiamo visto Antonio Del Vecchio con un 24esimo posto finale capace di anticipare l’arrivo al ben più esperto Gabriele Spadoni che si dovrà accontentare del 31esimo posto. Ancora in difficoltà in una gara assoluta l’allievo Flavio Sorbo che finirà lontano al 68esimo posto.

Il programma delle gare continuerà tra due settimane all’ex ippodromo di Fucecchio dove andrà in onda una seconda gara con caratteristiche molto diverse ma altrettanto spettacolare.

B.G.

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