Una Marignana, tradizionalmente imbandierata in occasione delle commemorazioni del 25 aprile, ha ospitato sui suoi sentieri collinari come da tradizione ultradecennale la prima prova regionale della corsa in montagna. La Toscana non ha una grande tradizione in questo tipo di competizione e il settore tecnico del Comitato Regionale Fidal ha creduto opportuno lanciare il settore promuovendo raduni specifici per la categoria cadetti. Peccato però che questi raduni per ora si siano svolti tutti tra Vallombrosa e Abbadia San Salvatore, trascurando completamente le tante montagne della costa. Noi abbiamo partecipato con un manipolo abbastanza qualificato e ne sono usciti alcuni risultati importanti.
Marco Magistro, atleta quasi sconosciuto, anche tra noi, fino a quest’inverno quando si è messo in luce in alcuni cross per cadetti. Nel piccolo paese alle porte di Camaiore, Marco ha messo in mostra le sue buone prospettive, che derivano anche da aver soggiornato in Valle d’Aosta dove la specialità della corsa in montagna fa parte del loro DNA. Gara sui 3 km. in una giornata non fredda ma accompagnata dal borbottio di un temporale scatenato sulla montagna alle spalle del paese. Magistro, che a inizio stagione è passato dalle cure del prof. Saverio Marconi (che ha chiesto alla società di limitare il suo impegno tecnico) a quelle del giovane entusiasta Curzio Pulidori, ha iniziato la gara con prudenza studiando bene il percorso nel suo primo giro ma poi si è scatenato e non ce n’è stata più per nessuno. Corsa di testa solitaria, tendendo le orecchie a sentire se qualcuno lo stava rimontando. Ma non ce ne sarebbe stata più la possibilità di rimontarlo. Vittoria in 11’37” con quasi mezzo minuto di vantaggio sul lucchese Giulio Guccioni. Più dura è stata la gara di Andrea Manfredi, diretto dal tecnico Bruno Celi, che un anno fa aveva fatto il suo debutto con un terzo posto. Conosceva il percorso ma le sue condizioni fisiche non erano al top ma, sentendo nella rampa finale gli accorati incitamenti dell’entusiasta mamma, riusciva a rimontare il fiorentino Del Vicario conquistando ancora la medaglia di bronzo completando la distanza in 12’13”. Leonardo Marchetti, al primo anno nella categoria, non sfigurava pur cosciente che un anno meno nella categoria giovanile è un handicap non indifferente, sarà decimo con 13’18”. Matteo Samaritani era intenzionato a fare una gara di testa, ma già dopo poche centinaia di metri si accorgeva che non era giornata e scivolava indietro fino ad arrivare 13esimo in 13’47”. La decisione più logica sarà poi quella di rinunciare al raduno tecnico in montagna del 1 maggio e di leccarsi le ferite magari gareggiando solo in pista per la prossima volta.
Due gli allievi in competizione sui 5 giri del percorso aspro e a questo punto anche bagnato dalla pioggia. Apprezzabile la prestazione di Andrea Masi, allenato a Castelfranco di Sotto da Daniele Milani, ex fondista bianco verde che, solo una settimana prima, conquistava il titolo regionale a Reggello dei 30’ in pista sotto una pioggia mista a neve. In quest’ambiente la sua tecnica di corsa, con il busto molto sbilanciato in avanti, si notava meno mentre rinveniva da dietro conquistando un apprezzato secondo posto in 21’29”. Indubbie le congratulazioni avute dal clan. Prudente in partenza Elias Traversari, da lungo tempo assente dalle competizioni e che ha chiesto di riprendere l’attività sotto la guida del tecnico Battelli. Sarà, in rimonta, quarto in 22’57”, contento del rientro e ansioso di riprendere ad allenarsi nel mezzofondo avendo abbandonato velleità di velocista.
L’Atletica Livorno si è classificata solo tra i cadetti e dopo questa prima giornata sarà in testa a pari merito, 97 punti, con gli ostici avversari della Firenze Marathon.
B.G.