A BECUZZI E BITOSSI UN TRIATHLON DA FINE STAGIONE

La provincia di Livorno ha dato il via alla seconda fase della Coppa Toscana Ragazzi/e in quel di Cecina. Ci è stato spiegato che una data così anticipata, rispetto alle altre province toscane, era obbligata per mancanza di impianti liberi e si era coscienti che con i giovani ancora in vacanza diventava un handicap non di poco conto per le società livornesi. Ne siamo usciti, come Atletica Livorno, con pochi partecipanti rispetto alle nostre abitudini ma almeno con due vittorie, una con Ottavia Becuzzi tra le femmine e l’altra con Matteo Bitossi tra i maschietti. Inoltre è stata vinta la graduatoria provinciale con 14029 punti dei ragazzi e 16307 delle ragazze.

Ottavia ha dovuto lottare contro un muro di vento contrario nei 60 ostacoli, ma il suo 9”83, per lei insoddisfacente, era irraggiungibile dalle avversarie; nel salto in alto uguagliava con 1,46 il suo primato personale e nel tiro del vortex riusciva a trovare la giusta folata contraria che permetteva all’attrezzo di cadere a m. 37,03, qualche centimetro oltre il suo personal best. 2423 i punti conquistati che la porranno tra le migliori specialiste toscane del momento. Gli hanno fatto compagnia altre 4 compagne qualificate: al secondo posto Giulia Lauretti con 2051 punti conquistati con 11”36 negli ostacoli, 1,34 nell’alto e 35,64 nel vortex, al quarto posto Sofia Cosci più conosciuta come marciatrice e che ha sommato 1556 punti con 12”09 nei 60 hs., purtroppo solo 1,00 metro nell’alto e m. 30,50 nel tiro del vortex, al quinto posto Giulia Garzelli con 1485 punti acquisiti da 12”59 nei 60 hs., m.1,15 nell’alto e m. 23,97 nel vortex e come settima con punti 1391 l’altra giovanissima Anita Costantino con 12”11 negli ostacoli, m. 1,15 superati nell’alto e 16,31 nel vortex.

Lotta in famiglia anche nel triathlon B maschile, che ha visto conquistare il vertice da un ragazzo, Matteo Bitossi con 1960 punti, che avrà ancora un anno da spendere nella categoria essendo nato nel 2010. Il biondo Matteo, come la compagna Ottavia, è molto interessante e un eventuale abbandono dell’attività sarebbe un grosso danno per le speranze future del club bianco verde. Matteo ha vinto con 10”12 nei 60hs., 1,40 nell’alto e 43,19 nel vortex tutte prestazioni di buon livello. Ha tentato, senza fortuna, di contrastarlo il compagno Leandro Malloggi che di atletica in casa ne ha sentito parlare tanto da un padre saltatore, tuttora sesto nelle graduatorie sociali del triplo. Leandro però precede Matteo solo nei 60 hs. corsi in 10”03 ma deve abbandonare le speranze dopo l’alto (1,25) e il vortex (32,02) per un totale di 1680 punti. Gli altri saranno quarti con Tommaso Magherini (punti 1502 da 10”14 nei 60 hs., 1,20 nell’alto e 32,02 nel vortex), sesti con i 1489 di Fabio Savi (11”43 nei 60 hs., 1,25 nell’alto, 34,18 nel vortex), settimi con i 1400 punti di Martino Mariani (11”85 nei 60 hs., 1,20 nell’alto, 35,01 nel vortex) e decimo con i 951 punti del marciatore Giacomo Traina (12”21 negli hs., 0,90 nell’alto e 24,26 nel vortex).

Nel triathlon A femminile, quello che prevedeva di gareggiare nei 60 piani, nel lungo e nel getto del peso la medaglia, d’argento, tocca a Matilde Ungheretti, l’atleta che risultava migliore nel peso e che vede il maggior numero di magliette bianco verdi in competizione, ben 11 su 23 competitrici. 1746 i punti raggranellati per il secondo posto da Matilde che ferma il cronometro su 9”12, salta m. 4,06 e getta la palla di gomma da kg. 2 a m. 8,16. Sfiorerà il podio con il suo quarto posto e 1654 punti Ambra Luchetti (8”97, 4,09 e 6,68), sarà quinta con 1550 punti Giulia Pellegrini (9”45, 3,96 e 6,93), sarà decima con 1269 punti Cecilia Gennai (9”33, 3,06 e 5,94), tredicesima con 1182 punti Nicoletta Lo Giudice (10”36, 3,43, 6,17), quindicesima con 1152 punti Elena Balestri (10”17, 2,88 e 6,89), diciassettesima con 1122 punti Greta Scoli (9”97, 3,30, 5,06), diciottesima con 1092 punti Bianca Ganni (10”00, 3,18, 5,10), diciannovesima con 1071 punti Vittoria Basile (10”40, 3,14, 5,79), ventiduesima con 1017 punti Barbara Bonacchi (10”11, 2,92, 5,17) e 23esima con 986 punti Rachele Gambarini (10”23, 2,80, 5,37).

I nostri maschietti tradizionalmente sono sempre molto meno numerosi e questa volta nell’analogo triathlon erano solo quattro. Ancora medaglia d’argento con 1754 punti per Michele Cappagli che va tenuto d’occhio perché è del 2010 e fa prestazioni migliori di molti suoi competitori di un anno in più: farà 8”52 nello sprint, un notevole 4,80 nel lungo e getta il peso a m. 9,61. Leggermente sotto tono e quarto Giulio Del Moro reduce da infortunio e vacanze: sarà quarto con 1436 punti e 9”06 nei 60, 4,34 nel lungo e 8,78 nel peso. Al settimo posto con 1210 punti troviamo l’albanese Kledor Qato capace di correre i 60 in 9”54, saltare in lungo m. 3,88 e gettare il peso a m. 8,63. Un po’ più lontano, sedicesimo con 647 punti Filippo Scotto con 10”39 nei 60, 2,73 nel lungo e 6,59 nel getto del peso.

Molto scarna la presenza degli atleti nelle gare extra. Nella serie unica dei 300 ostacoli per cadetti ottimo esordio di Lorenzo Francesco Bertini. Vince e convince con un eccellente 42”65, tempo molto interessante per uno che esordiva sulla distanza. Due i nostri schierati alla partenza dei 150, gara spuria e poche volte inserita nei programmi. Il forte vento contrario al rettilineo d’arrivo non ha permesso prestazioni di un certo peso: Jacopo Ganni sarà quinto in 19”33 e Pietro Magherini ottavo in 21”43. Nella serie per cadette niente di notevole per Alessandra Marasco terza in 21”44, per Anna Benetti quarta in 22”53, per Sofia Sarri quinta in 22”97 e Eleonora Bastone sesta in 23”06, tempi tutti ampiamente superiori a quanto erano riuscite a fare in primavera.

Pur vincendo non poteva certo essere contento Giacomo Bianchini alla ricerca di una prestazione degna di quanto era riuscito nel recente passato. E qui, oltre al vento c’era anche la penuria di avversari in grado di stimolarlo. Si ferma a 50”08 e non sa dove potrà riprovare prima di partire per il Portogallo dove terminerà gli studi universitari. Dimenticavamo l’esordio assoluto nei 300 ostacoli di Lisa Urgias che ferma i cronometri su un 52”01 da non buttare.

B.G.

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