Nella programmazione d’inizio stagione del settore marcia bianco verde c’era stato l’obiettivo di rientrare in forza nel CDS con almeno le due squadre maschili: allievi ed assoluta. Il primo impegno doveva essere a Cassino ma infortuni e malattie hanno falcidiato le due squadre e i giudici hanno fatto il resto. Si è salvato dal mezzo disastro l’allievo Fabio Barattini che, dopo il buon approccio ai 10 km, marciati per la prima volta a Grosseto a inizio mese, ha preso coscienza della distanza e al secondo tentativo ha terminato la gara in forte crescendo portando il suo personale su strada sotto il muro dei 50 minuti. L’allievo di Giorgio Favati, in una giornata ideale per il clima (17 gradi alla partenza e 20 sul finire) e per il percorso, ha impostato la sua gara sul ritmo del più esperto fiorentino Dolfi, come era avvenuto al Parco Giotto di Grosseto. Avvio relativamente veloce (4’45” al primo km.) si è poi stabilizzato sui 5’al giro, con passaggio in 24’44” ai 5 km. Il suo capolavoro l’ha fatto sul finale. Quando tutti, più o meno, calano il ritmo lui è riuscito ad incrementarlo con una seconda frazione di 5 km. in 24’31” che lo portava ad abbassare il suo recente personale a 49’15” che è una buonissima prestazione per un allievo di primo anno.
Lorenzo Grossi e Giacomo Guglielmi non hanno invece finito la gara. L’allievo di Collesalvetti ha preso una proposta al secondo km., ha visibilmente rallentato ma i giudici sono stati inflessibili e dopo il quinto km. i pallini rossi erano tre e la gara era per lui finita. Il ragazzo negli ultimi tre anni ha subito due squalifiche, tutte e due nel Lazio (Nettuno e Cassino) e tutte e due da membri della stessa giuria. Sarà dura per lui presentarsi a breve in un qualsiasi luogo del Lazio con l’incubo di incontrare gli stessi giudici che guardano più il lato estetico, indubbiamente brutto, che quello regolamentare del bloccaggio e della sospensione.
Giacomo prima di partire aveva avuto il sentore di una certa rigidità anche perché non era certo abituato a partire con 7 gradi dovuti alla neve sulle montagne circostanti ed alle 8.45 che poi erano le 7,45 dovuto allo scatto dell’ora legale. Infatti, è arrivata subito una proposta al primo giro, cosa insolita perché in una gara di 20 km. si aspetta un po’ avendo tante occasioni di rivedere l’atleta su un percorso avanti ed indietro. L’under 23 bianco verde proseguiva con ritmo uniforme in completa solitudine, senza rispondere a chi arrivava da dietro, ma dopo il 12esimo km. arrivavano contemporaneamente altri due rossi ed il capo della giuria lo rincorreva in bicicletta per mostrargli la paletta rossa il più lontano possibile dal pubblico che affollava la zona d’arrivo. Giacomo è però cosciente di essere tecnicamente migliorato e non mollerà certo anche dopo quest’infortunio.