Torino ci ha accolti meno peggio di quello che le previsioni dicevano. Il primo giorno non ha piovuto e c’è stato pure il sole con vento pressoché zero; il secondo giorno, tranne la pioggia all’ora del lancio del disco maschile e del salto in lungo femminile, è stato accettabile fino ad avere il sole nel pomeriggio.
In questa cornice meteorologica si sono svolti questi campionati che, per risultati sono stati di elevato livello, pensate che i primi due junior maschi sono andati entrambi oltre i 7.000 punti. L’organizzazione, invece, è stata un po’ deficitaria e, soprattutto, la mancanza di una seconda pedana per il salto con l’asta ha protratto i tempi in modo esponenziale costringendo gli junior a correre i 1.500 alle 21.00 con la luce artificiale.
Veniamo ai nostri ragazzi ed a i loro risultati. Diciamo subito che era pressoché impossibile lanciare il disco, sia per la pioggia che per la pedana allagata, come pure per il disco bagnato, questo discorso vale sia per le promesse che per gli junior.
Andrea Foresi è felice di aver contribuito, con i suoi punteggi, insieme a quelli di Signorini e Di Napoli a creare una squadra maschile per i C.d.S. che vedremo come si collocherà in Italia, pensiamo non male, è la prima volta che accade. La sua tendinite, tenuta sotto controllo (non troppo) con il ghiaccio, non gli ha consentito di esprimersi al meglio delle sue possibilità, soprattutto, negli ultimi tempi, non gli ha permesso di allenarsi e rifinire la forma come avrebbe voluto. Comunque ha lottato bene come sa fare lui ed ha ottenuto due p.b. (peso 10,75 e 1.500 4’29”14) nelle altre gare ha tenuto un livello elevato di prestazioni tali che il suo punteggio totale – 6.171 – gli ha permesso di collocarsi al quinto posto nella graduatoria finale su un lotto di quattordici partecipanti che hanno concluso le gare. Ha tentato, senza riuscirci, ma di poco, il suo record nell’asta provando i 4 metri ma facendo un ottimo 3.80, buoni i 100, i 400, i 110 hs, discrete, come detto, salvo il disco, le altre prestazioni.
Federico Di Napoli. Al suo secondo campionato italiano, si migliora di molto e in quasi tutte le gare, ottenendo un buon 13mo posto su 32 partenti e 27 arrivati. Nel dettaglio: inizia male con i 100 dove ottiene un inspiegabile 12”29, ma poi ottiene ben cinque pb rispettivamente nel lungo 6.05, nei 110hs 16”29, nei 400 53”48, nei 1.500 4’42”98, nel punteggio finale 5.448, ne eguaglia due, asta e alto (delle pm) e salvo il disco fa bene le altre gare.
Marzio Signorini si è rivelato la sorpresa del campionato. Arrivato a Torino con il minimo ottenuto per pochi punti migliora tantissimo superando la barriera dei 5.000 di sette punti e non arrivando ultimo ma 23mo su 27 arrivati e 32 partenti. Fa subito bene nei 100 scendendo sotto i 12” con 11”97, migliora anche i 400 con 54”66 e i 1.500 con 4’49”01 ed un rusch finale strepitoso che gli ha permesso di guadagnare quei punti che lo hanno portato sopra 5.000. Ancora: migliora l’asta con 3.10, il lungo con 5.90, l’alto (delle pm) con 1,74, quindi complessivamente ben sei pb. Non parliamo di disco, come detto, ma con lui neppure degli altri lanci dove si difende ma, per ora, le misure sono modeste. Peccato per i 110hs dove era in seconda posizione, davanti a Di Napoli (che ha fatto il pb) fino all’ottavo hs che ha preso in pieno di prima gamba, l’ostacolo risalendo gli ha incontrato la seconda gamba, tutto questo lo ha quasi fermato, lo ha fatto sbandare ma ha saputo riprendersi ed arrivare comunque (16”58) a 13 cent. dal suo pb. E’ al suo primo campionato italiano ed al primo anno junior.
Menzione fuori dal contesto dei Campionati per Eva Guantini che con una tendinite tenuta quasi nascosta ma rivelatasi fatale in campo, malgrado il ghiaccio e la perseveranza, ha finito le gare, salvo gli 800 dove è partita ma si è ritirata. Buon inizio nei 100 hs con il suo stagionale a 15”90, bene nel peso con 10.08 e benino nei 200 con 28”20; impossibile saltare (alto e lungo) con “Achille” così infiammato e quindi risultati modesti. Finisce con 3.241 punti.
Fabio Canaccini