Dopo la bella prestazione di Padova di alcune settimane fa, Alessandro Garofoli aveva capito di poter indossare la maglia di Campione Italiano Master M50. Non era però il favorito ad Ancona perchè il genovese Macaluso si era presentato con un tempo migliore sui 60 piani indoor. Il bianco verde, che ha scoperto l’atletica, grazie ai suoi figli, soltanto cinque anni fa si è espresso al meglio conquistando la maglietta di campione italiano già vestita dal figlio maggiore solo un mese fa. Allenato da Patrizio Serru, a sua volta ottimo sprinter in maglia bianco verde negli anni ’80, il suo percorso da velocista è iniziato nel 2016 quando ha corso ad Ancona i preferiti m. 60 in 7”69; già l’anno seguente si è migliorato con 7”58, tempo avvicinato nel 2019 con 7”59” e quest’anno a Padova. Per vincere, l’ingegnere livornese ha dovuto superarsi stabilendo il nuovo personale di 7”54 visto che il torinese Rizzieri era sceso a 7”56. Festa grande per il clan ma anche per Andrea Samaritani, ritornato a gareggiare dopo aver portato all’atletica tutti i suoi discendenti. Andrea è stato un buon velocista in gioventù ma il fatto di aver scelto di allenare i giovani gli da poco tempo per pensare alla sua preparazione. Ha vinto la sua serie con 8”31, a un centesimo da quanto era riuscito a fare a Padova, ma ha gioito per il successo del suo compagno di viaggio.