Non è andata benissimo alla squadra allievi che si era presentata come terza forza ad Agropoli dopo le qualificazioni regionali, ma una volta ampliato il numero delle gare da coprire e non poter usufruire dei secondi punteggi in alcune gare dove eravamo competitivi si è persa molta qualità. Anche il numero ridotto di atleti in alcune specialità ha costretto alcuni a gareggiare in gare non sue. Ha vinto il Cus Palermo sull’Atletica Firenze Marathon ma nel computo finale ci hanno preceduto anche, se di pochissimi punti, il Centro Atletica Piombino (8 punti), la Siracusatletica ((7 punti) e il Team Apulia di Bari (2,5 punti). I giovani bianco verdi nel complesso si sono battuti bene con alcuni personali abbattuti ed altre belle prestazioni che non potranno andare nelle graduatorie per l’eccesso di vento in favore.
Diciannove i punti conquistati nel settore dei velocisti con Tommaso Savoca Corona, che era venuto da Pietrasanta all’Atletica Livorno per fare il mezzofondista veloce e si è visto costretto per le tante defezioni a correre sia i 100 (11”84 che sarebbe stato PB se il vento non fosse stato misurato a +2,9 m/s) sia i 200 (24”05 che per un centesimo è il suo nuovo PB). Sui 400 è stato utilizzato il mezzofondista di Abbadia Mauro Giuliano che si è scoperto sul finale di stagione anche abbastanza competitivo sulla gara di velocità prolungata. 53”69 il suo tempo non lontanissimo dalla sue recente performance di Siena.
Due atleti anche a coprire le gare di mezzofondo. Buon secondo posto di Mauro Giuliano, che già aveva difeso i colori bianco verdi anche nella squadra assoluta, e che nell’occasione correva in 2’01”08. Il bottino personale di punti lo conquistava però la medaglia di bronzo negli italiani dei 10000, Dario Guidi che, dopo un secondo posto nei 1500 con 4’12”51, andava a vincere i 3000 con grandissimo vantaggio sul palermitano Antibo, un nome che ricorda un grandissimo fondista siciliano del passato. Discreto il suo tempo di 9’09”68 in una gara dove conta il piazzamento e non il risultato cronometrico. La presenza di Gilca nelle siepi sarebbe stato un risultato in più ma il ragazzo dimentica troppo spesso la strada del campo d’allenamento ed è stato lasciato a casa.
La partenza di Del Corona per studiare negli Usa ci ha messo in grave crisi nel settore ostacoli. Si è prestato a coprire i 110 il decatleta Marzio Signorini e lo avrebbe fatto anche con grande impegno. Il suo 16”06 sarebbe stato nuovo personale se il vento non fosse soffiato in favore di ben 3,2 m/s. Nessuno a questo punto in grado di coprire i 400.
Marzio Signorini, pur non avendo la struttura di un saltatore in alto, otteneva un buon terzo posto con 1,66 nella specialità, ma quello che sembra diventare giorno dopo giorno un buon specialista è Jacopo Quarratesi, vincitore del lungo con 6,46 (peccato per il troppo vento alle spalle in questo salto e nel precedente di 6,41 che sarebbero stati PB). Il ragazzo, che non era il titolare della specialità del triplo, ha gareggiato al posto di Palomba che aveva dato forfait, ha conquistato una bella terza piazza con m. 11,98, questa volta pienamente regolare. Vuota la casella del salto con l’asta che solo dodici mesi fa aveva due cadetti da podio ma che hanno lasciato.
Un’altra vittoria è giunta da Jean Carlos Marcuccio che, solo 15 giorni fa a Siena aveva preoccupato per i tanti passi indietro, ma solo un paio di settimane lo hanno riportato in carreggiata con una buona serie di lanci culminata con m. 51,03. Carlos si esibiva anche nel disco con un buon quarto posto e m. 38,87. Bel progresso nel tiro del giavellotto di Lorenzo Russo, medaglia di bronzo e PB di una trentina di cm. con 41,82. L’assenza di un vero pesista ha costretto Lorenzo a prendere e gettare la palla di ferro da kg. 5. Risultato non eclatante con 7,79 ma sempre utile.
Giorgio Favati ha fatto turn over tra i marciatori con Scoli che una settimana fa è stato schierato con la squadra assoluta e questa volta è toccato a Marco Melis che, pur proveniente da alcuni inconvenienti fisici si è ben battuto finendo i 5 km. di marcia in 26’53”33.
Una molto improvvisata staffetta 4×100 composta da Russo, Signorini, Quarratesi e Savoca Corona è arrivata in fondo senza problemi in un passabile 46”62.