ALLIEVI VINCITORI NEL CDS IN CASA

Erano più 15 anni che non si svolgeva a Livorno una finale di un Campionato Italiano di Società; da quando la pista dello Stadio non era stata più ritenuta idonea e quella del Campo Scuola rifiutata per la mancanza della tribuna coperta. Ci voleva l’emergenza della non disponibilità, ad una settimana dell’evento, di Agropoli e l’insistenza del CRT per convincere una società toscana a organizzare la finale del CDS Allievi e Allieve riservata alla costa tirrenica. Il caso ha voluto che solo Livorno era disponibile ed il veto per l’assenza della copertura è caduto.

E’ stata necessaria, comunque, una buona dose di coraggio nel prendere in carico una manifestazione a quattro, diciamo quattro, giorni dal suo svolgimento. Va lodato per questo il nostro vice presidente Claudio Cerrai che, ottenuto l’assenso del Consiglio Direttivo dell’Atletica Livorno, ha velocemente tessuto la tela con il sostanziale aiuto del Comitato Regionale Toscano e della Firenze Marathon, società con la quale avevamo programmato di fare la trasferta ad Agropoli. L’entusiasmo dell’ambiente ha contagiato anche le categorie giovanili che hanno aderito in massa, in special modo le cadette e alcuni genitori, che hanno dato un contributo essenziale per la gestione e per la buona riuscita della manifestazione.

I giovani bianco verdi hanno capito l’impegno della società e ci hanno regalato una vittoria, non facile, ma pienamente meritata. Saltata la gara dei 110 hs. che in questa categoria e in questo momento non ha atleti da classifica, i bianco verdi hanno esordito bene nei 100 con il 3° posto di Matteo Ciulli, in grande forma in questo scorcio di stagione e capace di stampare il suo primo tempo sotto gli 11” (10”99), peccato, però, che l’anemometro segnava un vento favorevole di 2,4 m/s che annullava il risultato ai fini statistici ma che diventava un incentivo non di poco conto per l’atleta di Collesalvetti.

In contemporanea nella pedana dell’asta si comportava benissimo Jacopo Naele Fiorini che faceva un percorso netto saltando al primo tentativo 2,60 , 2,80 e 3,00 metri, primato personale uguagliato, che gli valeva la medaglia di bronzo. Il figlio di Massimo vive a Pisa, si allena con il padre, e periodicamente fa un salto a Livorno per esercitarsi con Giusti e provare i cambi delle staffette. Posata l’asta è passato alla pedana del giavellotto e anche qui ha collezionato una medaglia di bronzo con un miglior tiro di m. 44,90 che è una misura molto vicina al suo PB. Proprio nel giavellotto abbiamo visto usare, finalmente, anche in Toscana il “geometer”, misuratore che mette in pensione la rotella metrica e rende la gara molto più veloce.

I 400 metri vedevano protagonisti Tommaso Savoca Corona che, nonostante la necessità di girovagare per i campi della Versilia per allenarsi sotto la cura di Luciano Benvenuti, è sempre ben reattivo arrivando quinto in 52”95. Dopo di lui iniziava la sinfonia vincente del mezzofondo. Ha iniziato l’allievo di De Petrillo Mauro Giuliano in una gara di 1500 tatticissima. Passaggi tutti intruppati ai 400 (1’09”3), 800 (2’26”4), 1000 (3’05”6), 1200 (3’39”7) quando l’amiantino mette il turbo e con un 300 finale in 41”3 vince, a braccia alzate, con 4’21”04. Più difficile ed incerta la vittoria nei 2000 siepi dell’atleta di Daniele Milani Augusto Casella. Fin dal primo metro è stato un duello con il palermitano del Cus Ivan Antibo, nipote del famoso mezzofondista Salvatore che tutt’ora detiene il record regionale dei 5000 di quando correva con la maglia della Giglio Rosso, ma il giovane di Bientina, pur non essendo molto alto, ha dimostrato una tecnica meno dispendiosa nel
superamento delle barriere e sopratutto della riviera. Gli ultimi 150 metri sono stati bellissimi ed il giovane è salito sul più alto gradino del podio con 6’24”15 che è il suo nuovo record personale.

Nel frattempo nella pedana esterna Jean Carlos Marcuccio, che in settimana aveva dovuto saltare alcuni allenamenti per un fastidioso dolore alla schiena faceva il suo dovere nel disco, che non è la sua specialità preferita, chiudendo come 7° e m. 34,85.
Sul far della sera due risultati importanti ottenuti nella pedana del salto triplo e nella gara di marcia. Jacopo Quarratesi superava se stesso e al secondo salto piazzava un 13,28 nella gara frequentata solo nelle gare del CDS che è il suo nuovo primato personale (prec. 13,02) ma sopratutto conquistava il secondo posto che voleva dire 11 punti per la squadra. Superlativo nei 5 km. di marcia Giulio Scoli. L’allievo di Giorgio Favati non finisce di stupire e nell’ultimo appuntamento in pista da allievo parte in testa e costringe il fiorentino Cosi ad avere problemi di bloccaggio, tanto che a un giro dalla fine i giudici lo fermano nella gabbietta della “pit line” per 30” e per il bianco verde è vittoria sicura condita dal nuovo record sociale di 22’12”79 che cancella il 22’21”96 di Messeri nel 2010.

La giornata termina con una bella 4×100 messa in campo da Giuseppe Pucini, composta da Tommaso Savoca Corona, Jacopo Naele Fiorini, Jacopo Quarratesi e Matteo Ciulli che, dopo un brivido al secondo cambio, riesce a qualificarsi come quarta e un 44”37 di tutto rispetto.
Si riprende la mattina di domenica 30 con i 400 ostacoli dove non schieriamo atleti, e la giornata sembra virare verso il peggio quando nel gruppone degli 800 Mauro Giuliano viene toccato da dietro ad un piede e, nonostante il tentativo di rimanere in piedi cade rumorosamente. In altri momenti il ragazzo si sarebbe fermato ma nel CDS anche un punto può avere valore e riprende a correre conquistando con 2’06”76 la sesta piazza con i ringraziamenti dell’intera squadra. C’è subito una bella prestazione di Matteo Ciulli nei 200 dove si apprezza il quarto posto con 22”61, un tempo secondo solo alla sua recente prestazione sulla magica pista di Siena.
Nella pedana amica del salto in lungo Jacopo Quarratesi fa nulli i primi due salti di qualificazione, ma il ragazzo di Massimo Favoriti ha nervi saldi e al terzo tentativo si qualifica per la finale con 6,85 che mette il sigillo sulla vittoria. Al quinto salto aggiunge un centimetro ma il capolavoro è l’ultimo quando non sembra scendere mai sulla sabbia e i giudici sentenziano 7,23 che, grazie anche al vento nei limiti (+0,6 m/s), è il nuovo record sociale che cancella il 7,10 che nel 1974 aveva regalato a Roberto Formichi una maglia di campione italiano. All’atleta l’onore di essere premiato sul podio dal suo tecnico personale con la medaglia porta dalla sorellina che inizia la sua carriera tra le cadette.

Jonathan Marcuccio ha l’ingrato compito di sostituire due atleti spariti dal campo scuola durante l’estate: Digiorgio nell’alto e Ferretti nel peso. Fa il possibile con un decimo posto nell’alto (1,50) e lo stesso piazzamento nel peso (9,01), piazzamenti fondamentali per il successo della squadra. Nella pedana esterna il fratellone Jean Carlos, con l’aiuto di un antidolorifico, lancia il martello a m. 57,78 che vogliono dire vittoria e mettono quasi al sicuro il successo bianco verde ad una gara dalla fine (10,5 punti di vantaggio) su La Spezia e Palermo.
Il quartetto della 4×400 composto da Gabriel Carli, Mattia Barlantini, Tommaso Savoca Corona e Mauro Giuliano deve solo arrivare in fondo, ma i ragazzi si esaltano e lottano per il successo arrivando terzi nel conteggio delle due serie e conquistando con la squadra una vittoria che a livello maschile è storica.

Classifica di Società Allievi

  • Atletica Livorno 181 punti
  • Atletica Spezia 169 punti
  • C.U.S. Palermo 165 punti
  • Siracusa Atletica 144 punti
  • Virtus Lucca 143 punti
  • A.S.D. Milone 131 punti
  • Atletica Grosseto 129 punti
  • Atletica Chiari 126 punti
  • Firenze Marathon 121,5 punti
  • Endas Cesena 111,5 punti
  • Roma Acquacetosa 108 punti
  • Libertas Benevento 101,5 punti

B.G.

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