I piattoni di Fossone si dimenticano in fretta. Il cross toscano approda a Castello ed è tutto un affare di pendenze e contro-pendenze. A Policiano sarà anche peggio, ma qui in fatto di salite e di discese non si scherza. Perché sono tante. Innumerevoli drittoni su e giù per gli ulivi. Dove non entrerebbe un pistino indoor si fa spazio a un serpentone di mille metri. A questa classica natalizia non si scampa…
La legge del dislivello vale anche con le temperature. Stamane la conca fiorentina è rimasta a lungo sotto zero.
Alti e bassi che inevitabilmente toccano pure ai nostri atleti. In un mondo fatto a scale, difficile rimanere fermi sullo stesso gradino. Ci riesce Giorgio Gori, unico a confermare il piazzamento della settimana scorsa. Una volata un po’ più difficile di quella carrarese, ma in mezzo ci si è messa pure una caduta… recuperata brillantemente nelle fasi cruciali di gara. Il front-man del gruppo ragazzi si congeda dalla categoria (poteva essere diversamente?) con una vittoria. Guidava un manipolo di giovani bianco verdi comprendente l’ottimo Andrea Franchini (nono), Jacopo Farnesi (12esimo… tre secondi dopo) e Giacomo Balestri (28esimo, ma su sessanta iscritti). Al femminile, 15esimo posto per Martina Quartararo.
Gli altri “big” vanno chi meglio, chi peggio. La nota positiva la suona Alessio Ristori (quinto) che provando a ricucire sulla testa della gara maschile
si è scontrato con un cinico Emanuele Fadda. A vincere là davanti è stato un inarrestabile Raffaele Poletti che sta facendo passi avanti inversamente proporzionali alla gracile costituzione fisica. Ricordiamolo, nel 2017 questo talento vestirà di bianco verde. Luca Lemmi (sesto) soffre un tracciato non proprio adatto alle sue caratteristiche, ma ha la forza per liberarsi in volata di Hicham Midar e soprattutto di un ostico Remo Arrighi. Impresa non riuscita a Giulia Morelli che aveva affidato le sorti della lunga prova femminile (4 km) a uno sprint a ranghi ristretti nella discesa finale.
Pur scollinando in testa, la nostra ha la peggio sulla medaglia d’argento a Fossone, l’esperta Mohamud. Un secondo posto che ha il sapore della continuità più che della sconfitta.
Il mio caso (Gianmarco Lazzeri) è un po’ più preoccupante, avendo peggiorato dalla quinta alla nona posizione, sofferente nei cambi di ritmo. Più in linea con le aspettative le prestazioni di Diletta Signori (esordio stagionale in campestre) ed Enrica Bottoni, giunte a ridosso della top ten (12esima e 14esima). Il vero balzo in avanti lo fa Manuel Lucioli… pur rimanendo dov’era la settimana precedente. Per lui due 26esimi posti che non hanno niente in comune: di tutt’altro valore l’ultimo, strappato a quasi il doppio dei partecipanti. Gara parallela e un po’ sottotono per Dario Guidi (35) e Arianna Scarpa (31), entrambi mancano l’appuntamento con il podio allievi. Discrete le prove di Lisa Cantoni (36) ed Elisa Del Corona (38) malgrado una storta nelle prime fasi di corsa. Sfortuna che colpisce anche Francesco Balestrini (44), scivolato su un terreno che solitamente gli è amico.
Al richiamo dei prati non si resiste facilmente. Risponde presente Irene Bini che conclude la sua fatica con un decoroso 49esimo posto.
Alzano la mano pure Antonio Bombace (58) e Lorenzo Imparato (67), dopo un anno di apprendistato carico più che mai per la sua prima gara FIDAL. Con l’entusiasmo di Lorenzo si chiude un ricchissimo 2016 agonistico. La pausa è breve, ma significativa. Il nuovo anno non arriva mai senza qualche cambiamento… solitamente in meglio.
Gianmarco Lazzeri