ANCONA 2016: BRONZO ASSOLUTO PER LEMMI & BUSSOTTI

 SONY DSCSONY DSC Tirate le somme della stagione indoor ormai giunta al crepuscolo, i Campionati italiani assoluti al Palaindoor di Ancona sono stati l’ottima chiusura di un buon inizio d’anno per la compagine bianco-verde. Il sabato anconetano ha visto al via Marco Landi, sempre più quattrocentista, e Joao Neves Bussotti, alla sua prima rassegna nazionale indoor con la maglia dell’Esercito.

 Purtroppo, rinunce dell’ultimo momento hanno fatto sì che Landi finisse nella batteria dei 400 insieme a Matteo Galvan vincitore già pronosticato. Senza paura né timore, Landi ha scelto l’unica opzione logica: attaccarsi alle spalle di Galvan, quel che succede, succede. Dopo un passaggio ai 200 in 22”9 e ai 300 in 34”8 in scioltezza, la fatica ha iniziato a farsi sentire, pagando un poco sul finale ma andando vicino al personale con 48”92, nono posto assoluto. Onore a Marco, perché quel modo di amministrare la gara era l’unico per ambire a entrare in finale.

Subito dopo, sono entrati baldanzosamente i pretendenti al trono dei 1500, tra questi Joao, che l’anno scorso fece addirittura una storica doppietta per i nostri colori, facendo suoi 800 e 1500. Un vistoso taping però faceva subito intuire che non tutto era a posto: Bussotti infatti ha gareggiato con una borsite al ginocchio sinistro, non certo una comodità. Subito dopo lo sparo, si vedeva che la corsa di Joao era sofferente, ma sappiamo anche quanto caparbio sia il nostro mozambicano di via Maggi. A due giri dal termine Joao è riuscito a ingranare la marcia superiore, lasciandosi alle spalle Mohamed Abdikadar e aggiudicandosi così la prestigiosa medaglia di bronzo col crono di 3’47”65, risultato dal valore ancora più alto date le condizioni fisiche.SONY DSC

Si passa alla serena domenica di sole (trasformatasi poi in tormenta di pioggia), giornata quasi tutta impegnata sulle pedane: lungo, asta e alto.

IOLYMPUS DIGITAL CAMERAlaria Cariello e Francesca Boccia hanno iniziato quasi in contemporanea la loro avventura ad Ancona 2016. Francesca, dopo due tentativi a 3,60, forse troppo lenti, ha accelerato fiondandosi sopra l’asticella senza problemi. A 3,80 invece avrebbe dovuto ripetere quasi il suo PB di pochi giorni fa, ma questa volta la fortuna non ha arriso alla nostra astista, che ci riproverà sicuramente all’aperto, insieme al suo tecnico Giacomo Giusti.

Compito arduo anche per Ilaria Cariello, la quale avrebbe dovuto saltare vicina ai 5,90 per assicurarsi la qualificazione. Alla nostra stoica saltatrice la grinta certo non manca e ce l’ha messa tutta per entrare tra le prime otto, ma la misura di 5,54 non è stata abbastanza. Appuntamento rimandato alle outdoor.OLYMPUS DIGITAL CAMERA

1_09_03_2016Nel pieno pomeriggio quindi, tutto il palazzetto ha iniziato a scaldarsi e a riempirsi per la gara che tutti attendevano: il salto in alto, stravisto grazie alla presenza del beniamino di casa Gianmarco Tamberi, mentre dei nostri c’era Andrea Lemmi. Andrea, dopo un lungo riscaldamento, ha iniziato a 2,16 passato bene alla prima. Un solo errore a 2,22 e quindi lotta contro il 2,25. Per due tentativi l’asticella ha dato l’impressione di rimaner su per poi cadere nello sconcerto generale: dalle tribune si sono levati dei ”forza Bugo” non solo da parte di livornesi ma anche da altri saltatori, sempre pronti ad incoraggiarsi. Nonostante tutto, il podio è arrivato per Lemmi con un bronzo, alle spalle di Silvano Chesani, d’argento solo per minor numero d’errori.

Finiamo quindi, in ordine cronologico e non d’importanza, of course, con Lorenzo Dini, al via sui 3000. Parlando con prof. Marconi, Lorenzo finora non ha fatto lavori atti alla ”velocità” di un 3000, proprio per questo è ancor più da elogiare il quarto posto assoluto col crono di 8’02”07, tempo che, con una costruzione mirata, sarebbe senza dubbio portato sotto gli otto minuti.

Complimenti a tutti, adesso è l’ora di iniziare a raccogliere ciò che si è seminato d’inverno, per fare delle outdoor 2016 una grande stagione.

Bacci Alessandro

Condividi questo articolo