L’obiettivo della prima giornata della fase regionale del CDS 2018 per la nostra squadra maschile era quello di raggiungere subito i 14.800 punti necessari per confermare anche per questa stagione la finale Argento con certezza, ma i bianco verdi dovranno impegnarsi fortemente anche nella seconda giornata di fine maggio ad Arezzo per evitare sorprese. Questo nonostante un 12esimo posto nella graduatoria nazionale con 14.563 punti e una squadra sicuramente indebolita rispetto al 2017 senza Marco Landi, indispensabile nel settore velocità, senza i gemelli Dini che non hanno più i requisiti per vestire la maglia bianco verde, con Joao Bussotti spettatore perché in ritardo di preparazione e Raffaele Poletti in bacino di carenaggio. Ce la possiamo fare, ma non dimentichiamo che la seconda fase è la settimana prima dell’importante appuntamento dei Campionati Italiani Individuali Junior e Promesse di Torino e la nostra squadra è composta essenzialmente di queste categorie.
Esaminando, settore per settore, i risultati di Campi Bisenzio iniziando dal settore velocità vediamo il bell’esordio del neo allievo Matteo Ciulli (11”23 nei 100 purtroppo ventoso e 23”28 nei 200), la bella condizione di Luca Poggianti (11”58 e 23”38 (PB)) e le prestazioni di Massimiliano Dello Iacono (11”96), Lorenzo Messeri (12”01 e 24”74), Marco Pellegrini (24”95) e Leonardo Russo (27”62). Nei 400 si festeggia il miglioramento cronometrico di Giacomo Bianchini (50”29) che rosicava, però, per quei 15 centesimi che lo tengono ancora lontano dal minimo per gli italiani individuali, e si ringrazia Alessandro Bacci (51”64) sempre in pista nonostante il poco tempo da dedicare all’allenamento personale per l’impegno tecnico con i suoi allievi.
Tanti primati personali nel mezzofondo partendo dagli 800 di Mauro Giuliano sceso a 1’56”24 e poi Simone Esposito (2’04”93 e 4’19”63 nei 1500),
Gabriele Spadoni (1’59”69 e PB nei 1500 con 4’09”48), Ion Gilca (4’24”20), Dario Guidi (15’57”10 nei 5000 dopo il suo tribolato inverno), Lorenzo Imparato (16’38”86) e Daniele Conte (16’48”26). Importantissimo il contributo nei 3000 siepi di Luca Lemmi, specialista insostituibile, con il suo 9’39”80 come lo è stato Alessio Ristori pedina fondamentale nei 1500 (3’59”98 a 2 cent. dal suo personale di Orvieto) e nei 5000 (15’36”53). Tanti giovani negli 800 con Gabriel Carli (2’03”20), Augusto Casella (2’03”59), Mattia Barlantini (2’07”70), Dario Santambrogio (2’12”04), Gabriele Servolini (2’14”20), mentre Federico Del Pistoia, poco abituato alle gare in pista, rientrava prima della tangente e veniva squalificato. Nei 1500 c’erano anche Andrea Mattera (4’25”34) , Manuel Lucioli (4’26”40) e l’esordiente Leonardo Caneve (4’46”87), mentre nei 5000 si è apprezzato l’impegno di Mirko Dolci (16’26”32).
Gli ostacoli non sono specialità per tutti e noi siamo riusciti a schierare il decatleta Andrea Foresi nei 110 (16”56) e nel giro di pista un buon Andrea Bacci (54”81) coadiuvato dal giovane decatleta Marzio Signorini (al PB con 1’02”76).
Miglior punteggio complessivo nell’alto per un tonico Andrea Lemmi salito a 2,15 e corso pazzo di gioia a strappare una margherita e consegnarla, con un bacio, alla fidanzata che lo incitava dai bordi del campo. Dietro di lui Marzio Signorini (1,70), Gabriele Digiorgio, un piacevole rientro (1,60) come Federico Di Napoli.
Pur a corto di preparazione a causa della frequenza al corso regionale istruttori, Luca Marsi non ha messo in difficoltà la squadra schierandosi, raschiando il barile della preparazione di anni, nel salto con l’asta issandosi a 4,00 metri.
Sempre positivo il gruppone di saltatori di Massimo Favoriti con Andrea Rinaldi che, con spirito di corpo, ha rischiato le caviglie nel triplo (13,80) dando poi il meglio di sé nel lungo sfiorando i 7 metri (6,96). Con lui il giovane Iacopo Quarratesi (6,55), Davide Spagnoli (6,35), Michael Mazzantini (5,96), Federico Di Napoli (5,70) e Davide Di Prizio (5,34).
Alessio Mannucci, nonostante un ginocchio non perfettamente a posto, è salito due volte sul primo gradino del podio con prestazioni per lui normali (49,33 nel disco e 14,41 nel peso) coadiuvato da Diego Paolini (12,37 nel peso) e Ivan Senegaglia nella sua nuova vita nel disco dopo anni di giavellotto (34,19). Ha fatto venire i sudori freddi ai suoi supporters Eric Fantazzini che, nel martello, ha rischiato di rimanere fuori dalla finale dopo due nulli rimediati con un terzo fatto al rallenty e con soli tre giri. Entrato in finale ha poi dominato con un miglior lancio di m. 63,98. Folto il gruppo di giavellottisti di Mario Poropat e miglior prestazione di Denis Martiniano (48,92) e poi Andrea Foresi (47,52), Lorenzo Russo (40,41), Gabriele Penco (38,21) e il veterano Lorenzo De Felice (34,11).
Gara sotto l’acqua per i marciatori e prestazione tranquilla, ma niente più, per Fabio Barattini (47’12”17) mentre Giacomo Guglielmi è incappato in una giornata no (51’18”93).
Una 4×100 un po’ improvvisata, ma dignitosa, composta da Luca Poggianti, Andrea Bacci, Andrea Foresi e Matteo Ciulli ha chiuso in 44”75; molto meglio la 4×400 che è stata in lotta per il bronzo fino agli ultimi 30 metri quando Alessandro Bacci dopo aver preso il testimone in testa dai compagni Federico Di Napoli, Giacomo Bianchini e dal fratello Andrea, ha finito la benzina lasciando strada al C.A. Piombino e concludendo in 3’25”48.
B. G.