Il saltatore in alto Andrea Lemmi, al Palasport di Genova, è sceso per la seconda volta in pedana ed ha fatto un significativo passo avanti rispetto al suo esordio stagionale. Gara non molto frequentata; Andrea è entrato a 2,00 metri quando tutti gli altri uscivano, ha proceduto da solo saltando alla prima prova 2,06 e 2,12. Maggiori difficoltà a 2,15 comunque superati al terzo tentativo, che sono però un miglioramento di 6 centimetri rispetto a Padova. Ora sta pensando di andare a Pordenone per provare anche quella pedana.
In contemporanea al campionato di lanci a Lucca nell’attiguo impianto indoor di via delle Tagliate si è svolta una mini riunione di salti. Il forte afflusso di atleti e la rinuncia a dividere i saltatori in lungo in due serie (per la solita deprecabile ragione che si sarebbe fatto troppo tardi…) hanno un po’ mortificato i risultati, quasi tutti inferiori a quanto fatto a Firenze una settimana prima.
Si è confermata sui suoi livelli attuali Ilaria Cariello vincitrice della gara femminile con 5,78 come del resto l’allieva Sara Biricotti atterrata a 5,18 mentre Giulia
Favoriti restava fuori dalla finale con un miglior salto di 4,93. In campo maschile il migliore è stato il 23enne Manuel Lenzi, futuro fisioterapista, che continua con gioia a dilettarsi nel lungo. Terza piazza per lui con 6,60, poco avanti a Pistolesi (6,51) e Rinaldi (6,50). Per trovare gli altri si deve scendere al 12° posto con Michael Mazzantini, ormai più istruttore che atleta, che ha saltato 5,96. In fila dietro a Mazzantini un deludente Marco Palumbo (5,87 nell’unico salto buono) e Andrea Warin che con i suoi 5,86 ha migliorato il suo personale all’aperto e che si sarebbe meritato, in quanto allievo, altri tre salti di finale. Questa è stata un’altra anomalia della direzione tecnica della manifestazione. A Firenze nelle manifestazioni di “caccia al minimo” sono ammessi ai salti di finale anche i tre migliori allievi, a Lucca la regola non vale. Boh… Piccolo passo avanti anche per il neo allievo Luca Secchi che ha portato il suo personale da 4,91 a sfiorare i 5 metri con 4,99.
Data la ristrettezza della pedana, per il resto molto buona, le atlete del salto in alto che avevano la rincorsa da sinistra dovevano partire dalla pedana del lungo e questo provocava un ingorgo con i lunghisti che dovevano iniziare con i loro salti di prova. Ne ha risentito Eugenia Fiorelli che ha comunque confermato la misura di 1,50 di Firenze. Un passo indietro per Ginevra Ditrani con il suo 1,45 e stabile a 1,30 Giorgia Serru.
Una notizia a margine. Dopo la gara di Lucca Nicola Vizzoni, insieme al coach Ceccarini, è partito per un abbastanza lungo stage d’allenamento al caldo del Sud Africa.